Ansia, attacchi di panico e paroxetina
Salve a tutti
Sono un ragazzo di 23 anni. Questa estate durante un periodo di forte stress, in particolare causa esami universitari, ho sofferto di attacchi di panico e ansia generalizzata. Il problema era divenuto così invalidante che decisi di recarmi da uno psichiatria. Lo stesso mi ha diagnosticato DOP e mi ha prescritto l'assunzione di 20mg di paroxetina (compresse). Il farmaco ha senza dubbio avuto effetto ed ad oggi non ho più avuto attacchi di panico. A volte ho ancora episodi di ansia, ma limitati nel corso della giornata e facilmente controllabili. VI scrivo tuttavia per un problema che è emerso nell'ultimo mese: una stanchezza davvero delebitante. Ho sempre dormito non più di 7 ore a notte e non ho mai avuto necessità di riposi pomeridiani. Negli ultimi tempi dormo almeno 8-9 ore a notte e spesso mi riposo anche il pomeriggio. Inoltre mi sento sempre stanco (in particolare la mattina) e sbadiglio frequentemente. La mattina, appena svegliato, faccio davvero fatica ad alzarmi dal letto. Quello che mi preoccupa è che lo psichiatra non mi ha saputo dare una spiegazione a questa stanchezza, e mi è stato detto che non dovrebbe dipendere dal farmaco. E' vero?
Nell'ultima settimana ho comunque dimezzato la dose di paroxetina, ma non noto alcun beneficio. Anzi, la scorsa notte ho fatto più tardi del solito e oggi mi sono sentito stanchissimo. Da cosa più dipende tutto ciò? Può essere un sintomo dell'ansia (che tuttavia credo di non avere), un effetto collaterale o dipendere da qualcosa altro?
Grazie
Sono un ragazzo di 23 anni. Questa estate durante un periodo di forte stress, in particolare causa esami universitari, ho sofferto di attacchi di panico e ansia generalizzata. Il problema era divenuto così invalidante che decisi di recarmi da uno psichiatria. Lo stesso mi ha diagnosticato DOP e mi ha prescritto l'assunzione di 20mg di paroxetina (compresse). Il farmaco ha senza dubbio avuto effetto ed ad oggi non ho più avuto attacchi di panico. A volte ho ancora episodi di ansia, ma limitati nel corso della giornata e facilmente controllabili. VI scrivo tuttavia per un problema che è emerso nell'ultimo mese: una stanchezza davvero delebitante. Ho sempre dormito non più di 7 ore a notte e non ho mai avuto necessità di riposi pomeridiani. Negli ultimi tempi dormo almeno 8-9 ore a notte e spesso mi riposo anche il pomeriggio. Inoltre mi sento sempre stanco (in particolare la mattina) e sbadiglio frequentemente. La mattina, appena svegliato, faccio davvero fatica ad alzarmi dal letto. Quello che mi preoccupa è che lo psichiatra non mi ha saputo dare una spiegazione a questa stanchezza, e mi è stato detto che non dovrebbe dipendere dal farmaco. E' vero?
Nell'ultima settimana ho comunque dimezzato la dose di paroxetina, ma non noto alcun beneficio. Anzi, la scorsa notte ho fatto più tardi del solito e oggi mi sono sentito stanchissimo. Da cosa più dipende tutto ciò? Può essere un sintomo dell'ansia (che tuttavia credo di non avere), un effetto collaterale o dipendere da qualcosa altro?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
mi sembra estremamente improbabile che la sonnolenza possa essere determinata dalla paroxetina.
Si tratta infatti di un effetto collaterale improbabile e che in ogni caso avrebbe dovuto manifestarsi molto prima.
In questa sede è però impossibile fornire una spiegazione a tale fenomeno.
Ha provato a consultare il suo medico di famiglia in modo da escludere eventuali cause organiche (funzionalità tiroidea, pressione arteriosa, glicemia...)?
Cordiali saluti,
mi sembra estremamente improbabile che la sonnolenza possa essere determinata dalla paroxetina.
Si tratta infatti di un effetto collaterale improbabile e che in ogni caso avrebbe dovuto manifestarsi molto prima.
In questa sede è però impossibile fornire una spiegazione a tale fenomeno.
Ha provato a consultare il suo medico di famiglia in modo da escludere eventuali cause organiche (funzionalità tiroidea, pressione arteriosa, glicemia...)?
Cordiali saluti,
Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat
[#5]
Forse intendeva IGG.
Si tratta di un esame che mette in evidenza la presenza di anticorpi contro la mononucleosi, ma non indica necessariamente una malattia in atto (potrebbe anche risalire a molto tempo fa).
In ogni caso per un dubbio di questa natura sarebbe più opportuno rivolgersi ad un infettivologo.
Cordiali saluti,
Si tratta di un esame che mette in evidenza la presenza di anticorpi contro la mononucleosi, ma non indica necessariamente una malattia in atto (potrebbe anche risalire a molto tempo fa).
In ogni caso per un dubbio di questa natura sarebbe più opportuno rivolgersi ad un infettivologo.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.6k visite dal 07/02/2015.
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