Dopo un episodio psicotico...
Nel 2012 ho avuto un episodio psicotico. Non ho avuto allucinazioni ma un delirio, soprattutto di riferimento e paranoico.
Ho iniziato una cura con Xeplion che mi è stato gradatamente ridotto e a Marzo sarà eliminato del tutto.
Da quando il delirio è passato, io mi sento bene, ma ho notato che ho molta meno energia e voglia di fare le cose, come uscire e farmi un giro, ad esempio. Tendo a preferire lo stare in casa più spesso di prima, però quando voglio uscire, con un po' di sforzo in più, lo faccio lo stesso.
Questa situazione era peggiore un anno fa, ora mi sento decisamente meglio. Volevo chiedervi se posso sperare che col tempo ritornerò a condurre la stessa vita attiva di prima dell'episodio, senza dovermi sforzare più di tanto.
Ho iniziato una cura con Xeplion che mi è stato gradatamente ridotto e a Marzo sarà eliminato del tutto.
Da quando il delirio è passato, io mi sento bene, ma ho notato che ho molta meno energia e voglia di fare le cose, come uscire e farmi un giro, ad esempio. Tendo a preferire lo stare in casa più spesso di prima, però quando voglio uscire, con un po' di sforzo in più, lo faccio lo stesso.
Questa situazione era peggiore un anno fa, ora mi sento decisamente meglio. Volevo chiedervi se posso sperare che col tempo ritornerò a condurre la stessa vita attiva di prima dell'episodio, senza dovermi sforzare più di tanto.
[#1]
É presumibile che la buona risposta alla terapia possa mantenersi anche successivamente, considerato il periodo di circa 3 anni di terapia di mantenimento. Non specifica se questo é stato l'unico episodio e se é stato correlato ad abuso di sostane e in quanto tempo si é ottenuta l'eliminazione completa dei sintomi.
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Gentile utente,
Ma la diagnosi è stata fatta al di là dell'episodio, ovvero l'episodio è una diagnosi dei sintomi di quel momento, però poi la cosa è stata qualificata in termini di previsione del decorso e delle modalità eventuali di recidiva ?
Ma la diagnosi è stata fatta al di là dell'episodio, ovvero l'episodio è una diagnosi dei sintomi di quel momento, però poi la cosa è stata qualificata in termini di previsione del decorso e delle modalità eventuali di recidiva ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Utente
E' stato l'unico episodio, non vi è stato abuso di sostanze. L'episodio è andato avanti per 7 mesi senza cura di alcun tipo.
Mi chiedo però se la mia pigrizia acquisita per così definirla, passerà del tutto perché mi sento sempre un po' bloccato e vorrei riprendere a vivere con più leggerezza.
Mi chiedo però se la mia pigrizia acquisita per così definirla, passerà del tutto perché mi sento sempre un po' bloccato e vorrei riprendere a vivere con più leggerezza.
[#6]
Gentile utente,
Un episodio del genere raramente è isolato, quindi il programma per il futuro dovrebbe comprendere una diagnosi più accurata. Non ci sono stati episodi nuovi ma c'è stata una cura, per cui potrebbe trattarsi di una forma continua che senza cura torna fuori presto, o di una ricorrente che può non esprimersi con altri episodi per mesi, anni, ma questo è da vedere ovviamente, e ci sono elementi che fanno prevedere un po' meglio quello che può succedere.
Inoltre, la diagnosi può orientare verso cure anche diverse dallo xeplion, in termini di tollerabilità.
Un episodio del genere raramente è isolato, quindi il programma per il futuro dovrebbe comprendere una diagnosi più accurata. Non ci sono stati episodi nuovi ma c'è stata una cura, per cui potrebbe trattarsi di una forma continua che senza cura torna fuori presto, o di una ricorrente che può non esprimersi con altri episodi per mesi, anni, ma questo è da vedere ovviamente, e ci sono elementi che fanno prevedere un po' meglio quello che può succedere.
Inoltre, la diagnosi può orientare verso cure anche diverse dallo xeplion, in termini di tollerabilità.
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I sintomi che accusa vanno analizzati bene con lo specialista che conosce la sua condizione clinica, per stabilire se facciano parte del quadro clinico o se siano prevalentemente da imputare a effetti avversi della terapia farmacologica. Lo specialista dovrà dunque valutare se continuare ancora la terapia oppure se tentare di ridurla e valutare nel tempo l'andamento. Come già. Anticipato dal collega, in queste situazioni, una percentuale intorno all'80% dei pazienti sperimenta poi nuovi sintomi entro due anni dalla sospensione della terapia. In genere se i sintomi insorgono in seguito all'assunzione di sostanze e queste vengono eliminate, vi é maggiore probabilità che i sintomi non ritornino facilmente alla interruzione della terapia. Vanno considerati anche altri fattori che noi non conosciamo, quali la familiarità, la funzionalità e la personalità pre morbosa, ossia prima della malattia, etc.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.6k visite dal 07/02/2015.
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