Ansia da uso continuativo del farmaco ?
Buongiorno, ho 51 anni, in passato avevo accusato alcuni momenti in cui il respiro si faceva difficile e non controllato, stato che era riconducibile mi era stato detto ad uno stato d'ansia, ma questo durava al massimo 4:5 giorni e poi spariva, anche per parecchi mesi o anni.
Purtroppo due anni fa ne subì uno abbastanza pesante e qualche giorno dopo alla remissione del sintomo mi venne un acufene, non so se è stato un caso, e da quella volta le cose si fecero più difficili per il fastidio che mi dava questo nuovo disturbo.
Senonchè il mio psichiatra mi diede da prendere un neuroelettico (Trilafon 8 mg) per lo stato ansioso, di cui io mi trovai bene anche per l'acufene in quanto mi attenuava il ronzio.
Per un anno e mezzo che lo presi, non tutti i giorni, non ebbi più alcuna crisi di ansia e di respiro, col settembre scorso, che per 4 giorni di fila non lo presi ebbi un primo attacco di ansia abbastanza forte, poi lo ripresi a prendere e l'ansia sparì, ma è dagli inizi del dicembre scorso, nonostante che continui sempre a prendere il farmaco, l'ansia da allora mi risulta sempre latente, in quanto mi basta poco perchè si ripresenti, sopratutto verso sera, in questi giorni poi sta anche peggiorando sensibilmente.
Domanda 1 : possibile che dopo tutto questo tempo l'ansia ora mi sia causata dal farmaco che in questo lungo periodo ho sempre preso più o meno regolarmente e che il mio corpo adesso "respinge" ? (mi preoccupa in particolare la permanenza del sintomo visto che in passato l'ansia tendeva a risolversi da sola come avevo detto, specifico che stavo molto peggio psicologicamente e a depressione i mesi successivi a quando presi l'acufene rispetto ad ora)
Domanda 2 : è possibile che aver sospeso il farmaco per 4 giorni consecutivi mi abbia causato un attacco di ansia ? (sapevo che bisognerebbe dismetterli molto gradualmente, cosa che invece il mio psichiatra dice di no che non c'è nessun problema a dismetterli di colpo, mah, tra l'altro ora il psichiatra vorrebbe che raddoppiassi la dose di quel farmaco , mah 2 volte !)
Vi ringrazio infinitamente per una cortese risposta
Purtroppo due anni fa ne subì uno abbastanza pesante e qualche giorno dopo alla remissione del sintomo mi venne un acufene, non so se è stato un caso, e da quella volta le cose si fecero più difficili per il fastidio che mi dava questo nuovo disturbo.
Senonchè il mio psichiatra mi diede da prendere un neuroelettico (Trilafon 8 mg) per lo stato ansioso, di cui io mi trovai bene anche per l'acufene in quanto mi attenuava il ronzio.
Per un anno e mezzo che lo presi, non tutti i giorni, non ebbi più alcuna crisi di ansia e di respiro, col settembre scorso, che per 4 giorni di fila non lo presi ebbi un primo attacco di ansia abbastanza forte, poi lo ripresi a prendere e l'ansia sparì, ma è dagli inizi del dicembre scorso, nonostante che continui sempre a prendere il farmaco, l'ansia da allora mi risulta sempre latente, in quanto mi basta poco perchè si ripresenti, sopratutto verso sera, in questi giorni poi sta anche peggiorando sensibilmente.
Domanda 1 : possibile che dopo tutto questo tempo l'ansia ora mi sia causata dal farmaco che in questo lungo periodo ho sempre preso più o meno regolarmente e che il mio corpo adesso "respinge" ? (mi preoccupa in particolare la permanenza del sintomo visto che in passato l'ansia tendeva a risolversi da sola come avevo detto, specifico che stavo molto peggio psicologicamente e a depressione i mesi successivi a quando presi l'acufene rispetto ad ora)
Domanda 2 : è possibile che aver sospeso il farmaco per 4 giorni consecutivi mi abbia causato un attacco di ansia ? (sapevo che bisognerebbe dismetterli molto gradualmente, cosa che invece il mio psichiatra dice di no che non c'è nessun problema a dismetterli di colpo, mah, tra l'altro ora il psichiatra vorrebbe che raddoppiassi la dose di quel farmaco , mah 2 volte !)
Vi ringrazio infinitamente per una cortese risposta
[#1]
Non mi è chiaro se lei abbia anche altre patologie, tra cui l'ipertensione cardiaca, che sarebbe anche una possibile causa dell'acufene.
In ogni caso non mi è chiaro se lei conduce una vita completa e gradevole oppure se ha fattori di stress, o peggio se non ha nulla da fare dalla mattina alla sera che preoccuparsi dei suoi sintomi come un ipocondriaco.
L'ansia di solito è a volte un messaggio che il corpo dà alla mente (prodotto dalla mente sul corpo in realtà) per indicare che bisogna fare dei cambiamenti di stile di vita.
Quello di essere un "soggetto ansioso" è uno stile di vita inaccettabile, quello di fare "uso cronico ma anarchico" di psicofarmaci è altrettanto sbagliato, anche perché manda in confusione il collega che la segue dal vivo.
Non sono in grado di rispondere sulla causa dell'ansia, perché non conosciamo la causa di nessuna patologia psichiatrica. Ogni ipotesi sarebbe valida, il problema è la soluzione ai suoi problemi.
Una vita sana, gradevole e completa, l'assunzione corretta dei farmaci e il tempo, soprattutto il tempo, sanano ogni ferita...
In ogni caso non mi è chiaro se lei conduce una vita completa e gradevole oppure se ha fattori di stress, o peggio se non ha nulla da fare dalla mattina alla sera che preoccuparsi dei suoi sintomi come un ipocondriaco.
L'ansia di solito è a volte un messaggio che il corpo dà alla mente (prodotto dalla mente sul corpo in realtà) per indicare che bisogna fare dei cambiamenti di stile di vita.
Quello di essere un "soggetto ansioso" è uno stile di vita inaccettabile, quello di fare "uso cronico ma anarchico" di psicofarmaci è altrettanto sbagliato, anche perché manda in confusione il collega che la segue dal vivo.
Non sono in grado di rispondere sulla causa dell'ansia, perché non conosciamo la causa di nessuna patologia psichiatrica. Ogni ipotesi sarebbe valida, il problema è la soluzione ai suoi problemi.
Una vita sana, gradevole e completa, l'assunzione corretta dei farmaci e il tempo, soprattutto il tempo, sanano ogni ferita...
Dr. Manlio Converti
[#2]
Utente
La ringrazio inanzitutto di essersi interessato alla mia situazione e ai consigli che da, è da 2 anni che mi è venuto l'acufene, ma che io sappia non credo di aver problemi cardiaci, almeno mai avuti prima, se intende la pressione sanguigna è sulla norma se non anche bassa; l'acufene da quanto si legge è dovuto a molti fattori tra i quali anche a stati ansiosi, solo che una volta preso raramente capita che se ne vada da solo.
Quanto alla vita che conduco in effetti sono disoccupato da abbastanza tempo e vivo da solo (aggiungo anche se al momento non ho problemi economici immediati), ma comunque già questo spiega che ho qualche problema di troppo, però come dicevo rispetto ai primi tempi che avevo avuto un brutto periodo di depressione causa acufene, ora riesco a gestirmi meglio con qualche interesse e tutto sommato non mi pare di sentirmi particolarmente "ansioso", se non che i miei sintomi si stanno protraendo dal dicembre scorso.
Quanto all'uso dei psicofarmici cronico è vero, lo sto usando perchè mi riduce l'intensità dell'acufene a una condizione più sopportabile, su consenso del psichiatra, dell'effetto "calmante" del farmaco alle dosi che prendo non ho mai avuto il sentore che mi facesse qualche cosa, fin'ora le cose le stavo sopportando abbastanza bene, ma ora c'è questa nuova situazione, e non capisco cosa sta succedendo, ecco perchè ho posto alcune domande, riconosco un tentativo forse maldestro di farmi un autodiagnosi ...
In ogni caso se gentilmente se ne sa di più di quello che chiedevo, grazie
Quanto alla vita che conduco in effetti sono disoccupato da abbastanza tempo e vivo da solo (aggiungo anche se al momento non ho problemi economici immediati), ma comunque già questo spiega che ho qualche problema di troppo, però come dicevo rispetto ai primi tempi che avevo avuto un brutto periodo di depressione causa acufene, ora riesco a gestirmi meglio con qualche interesse e tutto sommato non mi pare di sentirmi particolarmente "ansioso", se non che i miei sintomi si stanno protraendo dal dicembre scorso.
Quanto all'uso dei psicofarmici cronico è vero, lo sto usando perchè mi riduce l'intensità dell'acufene a una condizione più sopportabile, su consenso del psichiatra, dell'effetto "calmante" del farmaco alle dosi che prendo non ho mai avuto il sentore che mi facesse qualche cosa, fin'ora le cose le stavo sopportando abbastanza bene, ma ora c'è questa nuova situazione, e non capisco cosa sta succedendo, ecco perchè ho posto alcune domande, riconosco un tentativo forse maldestro di farmi un autodiagnosi ...
In ogni caso se gentilmente se ne sa di più di quello che chiedevo, grazie
[#3]
Dare una regolata alla sua vita, almeno riempiendola di senso, con impegni anche semplici o di volontariato, relazionare con tante persone, sempre nuove, mantenendo amicizie sincere...
Andare da uno psichiatra dal vivo per ottenere quel minimo conforto possibile, dai farmaci, da una psicoterapia o dalla semplice comprensione umana, impossibbile online...
Insomma come già detto:
Una vita sana, gradevole e completa, l'assunzione corretta dei farmaci e il tempo, soprattutto il tempo, sanano ogni ferita..
Andare da uno psichiatra dal vivo per ottenere quel minimo conforto possibile, dai farmaci, da una psicoterapia o dalla semplice comprensione umana, impossibbile online...
Insomma come già detto:
Una vita sana, gradevole e completa, l'assunzione corretta dei farmaci e il tempo, soprattutto il tempo, sanano ogni ferita..
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 03/02/2015.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.