Informazioni urgenti

Gentili dottori mi appello non soltanto alla vostra professionalità in materia ma anche e soprattutto alla vostra umanità, al vostro buon senso, all'amore per il vostro lavoro che vi ha portato fino a qui. Per favore potreste parlarmi in maniera chiara e schietta della nota(ma volutamente ignorata per interessi economici) PSSD: sindrome iatrogena causata da psicofarmaci SSRi/SRNI. Vi prego aiutatemi. Sono un ragazzo di 25 anni sicuramente avrete figli della mia età, provate a pensare per un attimo soltanto se fossero loro nella mia situazione!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

La sua domanda, come la maggior parte delle domande poste su questa sindrome, partono già con una convinzione.

Se è convinto che si tratti di una sindrome nota ma ignorata per interessi economici, ha già detto tutto.

Se invece vuol sapere al momento quel che se ne sa, ci sono una serie di casi, la cui raccolta va fatta sulla base di criteri precisi e non di una auto-presentazione, perché è una delle sindromi con un alto tasso di auto-diagnosi sbagliata, non fosse altro perché ad esempio non inizia durante ma dopo la cessazione dei suddetti farmaci, o perché legata non ai farmaci assunti ma alla ricaduta del disturbo dopo la cessazione, o ancora al tipo di malattia che ostacola i rapporti stessi, o ancora ad altri medicinali che ostacolano la sessualità, ancora in corso, etc.

Sicuramente la risposta a questi medicinali è eterogenea, e l'effetto durante la cura è piuttosto tipico sulla sessualità.

Lei che tipo di medicinali ha assunto, per che diagnosi, da quanto li ha sospesi e che problemi ha sul piano sessuale ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Ho preso zoloft 100 mg per un anno e mezzo. mi era stata diagnosticata ansia generalizzata associata a fobia sociale. prima di iniziare la cura non ho mai avuto in tutta la mia vita problemi sessuali: erezioni potenti e durature, massima sensibilità agli organi genitali, eiaculazioni abbandanti, libido altissima. Dopo la prima assunzione di zoloft, ripeto la prima, a 25 mg, ho notato subito un leggero calo della libido. nelle settimane successive la libido si è completamente azzerata, erezioni completamente assenti sia involontarie che provocate manualmente, pene in costante situazione di flaccidità, oltre all'erezione mancante si aggiunge anche la completa mancanza di eiaculazione. per non parlare poi dell'anestesia genitale ovvero anche al tatto. Ripeto prima di iniziare la cura non ho mai avuto problemi di questo genere e ci tengo a ripeterlo ancora MAI! tutti i problemi sopra descritti sono iniziati subito dopo la cura, hanno perdurato per l'intero anno e mezzo di cura con zoloft e continuano tutt'ora dopo 8 mesi dalla sospensione dal farmaco. Qualcuno è disposto seriamente ad aiutarmi? eiste una cura, anche sperimentale, per la mia situazione che viene chiamata da quanto ho letto pssd?Vi prego specialisti datemi una mano se non volete esporvi qui sopra a scrivere per ovvie ragioni contattatemi in privato non so piu come fare.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Che accertamenti andrologici ha fatto in merito a questo problema ? Esami ormonali, ad esempio ? Dopo la sospensione dello zoloft, avvenuta a 8 mesi, ha cambiato cura o non ha più assunto niente ? E se no, perché i sintomi psichici sono risolti, oppure per altri motivi (8 mesi sono un periodo breve di cura, quindi forse la sospensione è avvenuta per gli effetti collaterali, ma non è stata proposta alcuna sostituzione ?).

Per quanto concerne la sessualità, dopo la sospensione il profilo è rimasto uguale o cambiato, nel senso: a) riesce a masturbarsi, e con che frequenza: b) ha avuto partners e rapporti, e con che esito.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Ai chiarimenti già richiesti dal collega aggiungo una mia perplessità, vale a dire come mai con effetti sessuali così importanti, tanto da determinare l'impossibilità all'eiaculazione, come da lei riferito, la terapia é stata portata avanti per un anno e mezzo? In genere il disagio correlato agli effetti sessuali non viene tollerato che per alcuni mesi portando poi alla riduzione o alla sospensione della terapia o alla sostituzione della molecola.
Riguardo gli esami ormonali presterei particolare attenzione anche ai livelli sieri i di prolattina.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Prima di tutto la cura è durata un anno e mezzo( da otto mesi l'ho sospesa invece ed è scritto chiaramente ) Sono stato da un endocrinologo e ho fatto tutti gli esami necessari compreso i livelli di prolattina, testosterone, testosterone libero, ecc ecc ecc più una ecografia scrotale e addominale! Inutile dire che risulto perfettamente sano! In più aggiungo che ho praticato nuoto per 15 anni a livello agonistico e per tale motivo sono sempre stato monitorato con esami sia clinici che di laboratorio come di prassi fanno tutti gli sportivi! E sono stato sempre sano al 100%!la cura con zoloft non è mai stata sospesa o sostituita perché il mio psichiatra si ostinava a dire che era quella più adatta alla mia patologia e che anche sostituendola gli effetti sessuali sarebbero rimasti in quanto tutti gli ssri danno tali effetti. Mi diceva semplicemente curati , cura la tua ansia, e una volta che i sintomi ansiosi saranno risolti smetterai di assumere il farmaco e la tua vita sessuale tornerà come prima! ho soppesato la cosa e pensando a un dopo senza ansia ho continuato a assumere lo psicofarmarmaco! Ma da otto mesi che ho concluso i sintomi sulla sfera sessuale non si sono mai pacati e sono rimasti uguali identici a quelli che ho da quando ho iniziato a prendere quel dannato veleno! è triste constatare quando l'evidenza venga negata, quanta ipocrisia e omertà ci sia in merito alla pssd! grazie di cuore!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

"è triste constatare quando l'evidenza venga negata, quanta ipocrisia e omertà ci sia in merito alla pssd! "

Lei però sta chiedendo un parere pronto a ragionare su questo, oppure ha già deciso autonomamente che il problema è quello ? Perché in questo secondo caso la sua domanda quale è ?

Sperando che invece rinunci a questa posizione per procedere come si deve in un percorso diagnostico, le farei queste domande spiegandomi meglio.

Prima della cura aveva dei partners, aveva rapporti sessuali regolari etc ? Durante la cura ciò si è sospeso, non ha più avuto rapporti, né masturbazioni durante quell'anno e mezzo di cura ? Idem dopo la cura, non ha più avuto rapporti sessuali né masturbazioni ?

Per quanto riguarda la cura, è stata sospesa presumo perché l'ansia andava bene, adesso le ragioni per cui ha iniziato a curarsi sono risolte, cioè i sintomi ansiosi per cui ha iniziato a curarsi ci sono ancora, sono riemersi oppure sono "in remissione" ?

Visti i disturbi sessuali, i medici che ha consultato, compreso il suo, cosa hanno detto in proposito ? Le hanno prescritto qualcosa ? Hanno fatto una diagnosi ?
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Gentile dottore, come ho scritto chiaramente in precedenza prima della cura non avevo nessun tipo di problema sessuale! Avevo più partner sessuali e gli atti erano piacevoli accompagnati da erezioni vigorose e durature. Non ho mai avuto prima della cura problemi di impotenza ne problemi di arrivare all'eiaculazione! Inutile dire che oltre a praticare del sesso riuscivo anche a madturbarmi come ovvio che sia con relativa eiaculazione! Tutto é iniziato ad andare male da quando ho iniziato a assumere lo psicofarmoco(zoloft 100 mg). I disturbi sessuali sono iniziato subito dopo l'assunzione delle prime pasticche prima in forma più lieve poi sempre più gravi. Sono partito come da prassi a una dose ridotta di 25 mg e man mano che ho raggiunto i 100 mg gli effetti indesiderati sessuali sono peggiorati drasticamente fino ad avere uno stallo ovvero che si sono mantenuti costanti dal secondo mese di cura fino ad ogg( a otto mesi dalla sospensione) ne durante la cura ne adesso riesco ad avere rapporti sessuali o masturbazione! Ripeto l'ennesima volta che prima dell'inizio della cura non avevo nessun problema di tipo sessuale! Pur essendo molto ansioso riuscivo ad avere rapporti sessuali eccezionali se mi posso permettere di dirlo. Ho smesso di prendere zoloft perché i sintomi ansiosi sono rientrati e tutt'ora non ho ansia! Ma a che prezzo però? Cancellando per sempre la mia vita sessuale? Psichiatra e endocrinologo brancolano nel buio perché dalle analisi ormonali e strumentali risultò perfettamente sano. Non sanno che terapia consigliarmi per rimediare a ciò e per esclusione sono arrivati ad dovere ammettere che l'unica causa imputabile a tutto ciò è il farmaco antidepressivo che da lui stesso mi era stato prescritto!! ora la mia domanda è voi specialisti conoscete un rimedio a questa sindrome o questo status chiamate lo come preferite? C'è modo di venir fuori dalla pssd? E infine chiedo come è possibile che farmaci come i ssri , che potrebbero essere potenzialmente così deleteri, sono ancora in commercio? Tutto ciò é oltre modo vergognoso!volete sapere cosa mi ha risposto il mio psichiatra a ciò? e vabbe succede ma ne esisterà un caso su un milione!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Ho capito.

Il discorso sui farmaci ssri "in generale" non c'entra granché, perché ovviamente in generale non vi è alcun sintomo residuo dopo la sospensione, anzi, per alcuni l'effetto sessuale anche durante la cura migliora spontaneamente.
Il suo psichiatra che cosa avrebbe dovuto dirLe, che succede spesso ?

Veniamo però al suo caso, che mi sembra più costruttivo, ne deduco che non le sono stati consigliati rimedi né dallo psichiatra, né dagli altri medici.

Una delle strade logiche, viste le ipotesi sulla persistenza di effetti di questo tipo è usare i rimedi che si usano contro gli effetti sessuali degli ssri durante le cure. Ora, presumo che lo psichiatra li conosca. Non si tratta di studi fatti su grandi campioni, e spesso solo di alcuni casi, però di alternative farmacologiche possibili ce ne sono.

Io inizierei da qui.
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