Disturbo somatoforme e paroxetina

Salve gentili medici! Volevo porvi un quesito abbastanza specialistico, relativamente alla mia storia; a luglio 2014 a seguito di una serie di sintomi neurologici (tremori, fascicolazioni diffuse e frequenti, debolezza, formicolii, diplopia monoculare,...) avevo temuto la SM (classica diagnosi da studente di medicina al sesto anno :D ), poi esclusa da una RMN encefalo / tronco e una EMG, entrambe negative ...I sintomi poi sono progrediti fino a quando su consiglio di alcuni miei amici medici ho fatto una visita psichiatrica, esitata con diagnosi di disturbo somatoforme /ipocondria, e a seguito della terapia con paroxetina che mi fu impostata per 3 mesi ,tutti i sintomi scomparvero (ex adiuvantibus, penso)... detto questo, scalando normalmente il farmaco dalle 20 gocce al giorno fino ad arrivare ad 8, ho ricominciato ad avvertire nuovamente gli stessi sintomi...ho ricominciato quindi a prendere 20 gocce al giorno, e i sintomi sono nuovamente svaniti...
Detto questo, la scorsa settimana mi sono recato ad una visita gastroenterologica, per alcuni sintom dovuti ad un colon irritabile, e il medico, sentendo la mia storia, ha ipotizzato una cosa che sinceramente pensavo anch'io: ok che la paroxetina è un ansiolotico/antidepressivo, ma pur sempre rimane una molecola chimica; non è che tutta la mia sintomatologia potrebbe esser dovuta ad una carenza di produzione di serotonina a livello centrale? E, appunto per questo motivo, sarò costretto a prenderla vita natural durante?
Lo so, è una domanda molto specifica, volevo solo il parere di una persona esperta in ambito...

Grazie!
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Il fatto che la paroxetina agisca sulla ricaptazione della serotonina non vuol dire che lei abbia una carenza di produzione e che debba assumere il farmaco a vita. Dovrebbe però assumerlo per i tempi ritenuti necessari a ridurre il rischio di ricaduta e che vanno da un minimo di 9-12 mesi a un massimo di 18-24. Ovviamente sarà lo specialista a decidere i tempi, ma sinceramente 3 mesi non sono sufficienti a stabilizzare il risultato ottenuto.
Per approfondimenti sulla questione serotonina può leggere questo breve articolo informativo.
Cordiali saluti

https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/243-depressione-cosa-sono-la-serotonina-e-gli-ssri.html

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Per ridurre le ricadute il periodo minimo di utilizzo di paroxetina è 12 mesi. Se sospende il trattamento prima i sintomi tornano, come ha già sperimentato.
La "carenza di produzione di serotonina a livello centrale" non ha senso: è dimostrato che persone depresse e/o ansiose, opportunamente curate per periodi adeguati, con farmaci ma anche solo con la psicoterapia, restano libere dai sintomi per anni, anche dopo l'interruzione delle cure.
Alla terapia farmacologica andrebbe associata una psicoterapia, preferibilmente cognitivo-comportamentale, per acquisire la capacità di individuare e contrastare con successo i pensieri che provocano le somatizzazioni.

Franca Scapellato

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