Lamictal neuroprotettivo?
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Ci sono studi specifici per cui diversi farmaci utilizzati in psichiatria e neurologia hanno proprietà "neuroprotettive" considerando con tale termine la riduzione di degenerazione fisiologica e/o derivante dalla persistenza di una patologia.
La lamotrigina è utilizzata in particolare per i disturbi dell'umore caratterizzati maggiormente da fasi depressive.
Lei che tipo di prescrizione ha avuto?
La lamotrigina è utilizzata in particolare per i disturbi dell'umore caratterizzati maggiormente da fasi depressive.
Lei che tipo di prescrizione ha avuto?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Ex utente
Intanto Dr. Ruggero la ringrazio per la gentilezza di avermi risposto. Io soffro di problemi di tipo ansiosi e depressivi insieme...al momento non ho una diagnosi specifica perchè nel tempo i problemi son cambiati. Comunque assumo il Lamictal da circa 2 anni, 2 cp da 50 mg al dì, insieme a Remeron e Rivotril che invece assumo da più tempo. Il Lamictal mi è stato dato con l'idea un giorno di rimanere solo con questo farmaco di mantenimento. All'inizio mi ha dato subito energia, tono, mitigati anche i pensieri ansiosi e negativi e zero effetti collaterali. Poi nel tempo questo effetto attivante diciamo è andato scemando, anche se penso che abbia mantenuto un po' di effetto positivo. Per vari motivi ho cambiato psichiatra, e quello da cui sono andato ultimamente dice che non ha senso che io prenda questo farmaco perchè non sarei bipolare....eppure, come ho già detto, quando ho iniziato a prenderlo ho avuto molto giovamento per diversi mesi sull'umore...che invece ora è in calando. Non so...può essere una sorta di assuefazione o riaggiornare il dosaggio? Mi sarebbe piaciuto appunto mantenermi con questo Lamictal al posto degli antidepressivi,ssri, snri e triciclici provati che purtroppo mi hanno dato tutti troppi effetti collaterali e non mi sento di fare ulteriori stravolgimenti terapeutici. Comunque so che non posso chiedere una terapia online, ma ero incuriosito dal fatto che ho letto che il Lamictal avrebbe anche effetti neuroprotettivi e che a volte viene usato per la depressione, non solo quella annessa al disturbo bipolare. Chiedevo conferme su queste informazioni. La ringrazio.
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In termini numerici il dosaggio che assume attualmente rientra nei range terapeutici. In termini assoluti non esiste il dosaggio alto o basso, ma il dosaggio efficace e il dosaggio inefficace. Come già anticipato dal dott. Ruggiero, la lamotrigina ha proprietà stabilizzanti ed é usata nelle fasi depressive del disturbo bipolare. In mono terapia, per condizioni depressive non é generalmente efficace, mentre viene spesso usata in associazione ad antidepressivi. La rimodulazione del dosaggio nel suo caso potrebbe dare effetti positivi come alla introduzione del farmaco, ma queste sono scelte che spettano al suo specialista di fiducia che ha il polso chiaro della situazione. A distanza non é possibile conoscere il caso clinico in maniera tale da esprimere giudizi precisi.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
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Non lo avevo visto mentre leggevo.
Comunque è un dosaggio medio standard e solitamente vanno valutate le condizioni per le possibilità di aumento o riduzione sempre secondo le scelte che lo specialista che la segue intende fare.
Sono del parere, piuttosto personale, che quando la situazione appare fumosa o poco chiara anche dal punto di vista diagnostico, l'introduzione graduale di terapie singole, intese come monoterapia, consente di indirizzarsi meglio per i futuri controlli in modo da decidere quale possa essere il trattamento più adatto a lei, sia con una terapia personalizzata che in termini di efficacia generali.
Comunque è un dosaggio medio standard e solitamente vanno valutate le condizioni per le possibilità di aumento o riduzione sempre secondo le scelte che lo specialista che la segue intende fare.
Sono del parere, piuttosto personale, che quando la situazione appare fumosa o poco chiara anche dal punto di vista diagnostico, l'introduzione graduale di terapie singole, intese come monoterapia, consente di indirizzarsi meglio per i futuri controlli in modo da decidere quale possa essere il trattamento più adatto a lei, sia con una terapia personalizzata che in termini di efficacia generali.
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Ex utente
Gentili dottori vi ringrazio di cuore per la vostra attenzione,
attualmente devo aspettare un po' per tornare da uno specialista (motivi economici), ma soggettivamente non mi sento di stravolgere la terapia già in atto...i vari esperimenti con gli antidepressivi "classici" ( intendo quelli che agiscono molto sulla serotonina) ultimamente mi hanno dato più problemi che benefici....e per uno di questi, ovvero la paroxetina, non ne capisco le ragioni. La prima volta che lo presi, ma parlo di tanti anni fa (si chiamava Seroxat), mi diede un gradevole aiuto e senza accusare alcun effetto indesiderato nè alcuna difficoltà a introdurlo e a sospenderlo...negli ultimi anni, reintrodotto, purtroppo mi dà una sonnolenza e torpore continui anche a dosaggi bassi che non diminuisce col passare del tempo, quindi l'ho dovuta escludere dalla terapia. Comunque mi troveri piuttosto bene sia per l'umore che per l'ansia con la mirtazapina con una compressa intera da 30 mg o tre quarti di compressa ..se non fosse che a questi dosaggi mi causa alcuni "distorsioni" visive...ma forse non gli ho dato nemmeno il tempo per vedere se poi questi disturbi sarebbero passati. Quindi attualmente ne prendo 15 mg, efficace per il sonno ma poco niente sul resto. In passato ho avuto molto beneficio anche con Solian 100 mg, ma lo specialista mi disse che non potevo assumerlo per più di qualche mese. Dr. Ruggero purtroppo la combinazione di troppi farmaci, fino a 3 anni fa prendevo anche efexor insieme a questi, dunque 4 farmaci, mi ha complicato molto diciamo la maneggevolezza di trovare una monoterapia....non so se è questo che intendeva. Vi ringrazio ancora per la disponibilità.
attualmente devo aspettare un po' per tornare da uno specialista (motivi economici), ma soggettivamente non mi sento di stravolgere la terapia già in atto...i vari esperimenti con gli antidepressivi "classici" ( intendo quelli che agiscono molto sulla serotonina) ultimamente mi hanno dato più problemi che benefici....e per uno di questi, ovvero la paroxetina, non ne capisco le ragioni. La prima volta che lo presi, ma parlo di tanti anni fa (si chiamava Seroxat), mi diede un gradevole aiuto e senza accusare alcun effetto indesiderato nè alcuna difficoltà a introdurlo e a sospenderlo...negli ultimi anni, reintrodotto, purtroppo mi dà una sonnolenza e torpore continui anche a dosaggi bassi che non diminuisce col passare del tempo, quindi l'ho dovuta escludere dalla terapia. Comunque mi troveri piuttosto bene sia per l'umore che per l'ansia con la mirtazapina con una compressa intera da 30 mg o tre quarti di compressa ..se non fosse che a questi dosaggi mi causa alcuni "distorsioni" visive...ma forse non gli ho dato nemmeno il tempo per vedere se poi questi disturbi sarebbero passati. Quindi attualmente ne prendo 15 mg, efficace per il sonno ma poco niente sul resto. In passato ho avuto molto beneficio anche con Solian 100 mg, ma lo specialista mi disse che non potevo assumerlo per più di qualche mese. Dr. Ruggero purtroppo la combinazione di troppi farmaci, fino a 3 anni fa prendevo anche efexor insieme a questi, dunque 4 farmaci, mi ha complicato molto diciamo la maneggevolezza di trovare una monoterapia....non so se è questo che intendeva. Vi ringrazio ancora per la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 9.3k visite dal 28/01/2015.
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