Ragazza con disturbi della personalità
Buongiorno,
ho frequentato una ragazza con disturbi della personalità per circa 1 anno.
Conosciuta in fase depressiva, dopo poco tempo mi ha confessato di "essere psicopatica" di essere stata in terapia in passato, di aver avuto problemi di bulimia e che il terapista da cui andava sospettava soffrisse di schizofrenia (nè aveva invece solo i sintomi a suo dire). queste cose me le ha ripetute più volte durante nostra frequentazione ma poi, non ha mai voluto approfondire il discorso.
Da profano della materia, leggendo le caratteristiche di questi disturbi la ritrovo molto nel disturbo bipolare, narcisistico e borderline.
Lei non è soddisfatta della sua vita, ha problemi di lavoro, soldi, tra di noi è stato 1 anno di tira e molla, caratterizzato da 2 fasi alternate, dalla durata variabile ma mai superiori ai 2/3/4 mesi.
Alla fine ho capito che mi stava rovinando la vita e scaricando addosso il suo malessere e con grande fatica spero di averla scaricata una volta per tutte.
Nei momenti in cui pensavo che tra di noi le cose iniziassero a funzionare davvero scappava, andava a flirtare con altri uomini, salvo poi ritornare triste, depressa in cerca di affetto e stabilità quando capiva che non c'ero più.
Viveva praticamente a 2 fasi, una dove era più consapevole di ciò che le stava accanto, di come dovesse migliorare la sua vita, diventare adulta (ha oltre 30 anni), impegnarsi per realizzarsi, abbandonare amicizie negative, era persino (in parte) consapevole del suo carattere, io glielo faceva notare e lei annuiva e si scusava sempre evitando di parlare dell'argomento...
In questa fase riuscivo o mi illudevo di essere in sintonia con questa ragazza.
L'altra fase era l'esatto contrario ossia diceva di essere affascinata dai personaggi che nella fase precedente odiava perchè erano folli e anticomformisti come lei, di voler fare la pazza, non si capacitava di come un genio come lei non si fosse ancora riuscita a realizzare lavorativamente e parlava male degli altri abusando di alcool e droghe, si vantava che tutti gli uomini volessero portarsela a letto. Fase condita da incontri ambigui con altri uomini, il più delle volte fini a se stessi ma talvolta con appendice di natura sessuale. In questa fase proprio non riuscivo a riconoscere chi avevo davanti e mi chiedevo come fosse possibile avere questa deleterea trasformazione.
La domanda è:
lei, in realtà, com'è?
E' quella della prima fase, quella della seconda, tutte e due o nessuna delle due?
E' possibile frequentare una pesona del genere, anche solo a livello di amicizia, senza diventare pazzi in prima persona?
Spesso non ricordava le cose, nella seconda fare in modo particolare capitava che non si ricordasse di fatti avvenuti poche ore prima. E' possibile o semplicemente mentiva?
Grazie
ho frequentato una ragazza con disturbi della personalità per circa 1 anno.
Conosciuta in fase depressiva, dopo poco tempo mi ha confessato di "essere psicopatica" di essere stata in terapia in passato, di aver avuto problemi di bulimia e che il terapista da cui andava sospettava soffrisse di schizofrenia (nè aveva invece solo i sintomi a suo dire). queste cose me le ha ripetute più volte durante nostra frequentazione ma poi, non ha mai voluto approfondire il discorso.
Da profano della materia, leggendo le caratteristiche di questi disturbi la ritrovo molto nel disturbo bipolare, narcisistico e borderline.
Lei non è soddisfatta della sua vita, ha problemi di lavoro, soldi, tra di noi è stato 1 anno di tira e molla, caratterizzato da 2 fasi alternate, dalla durata variabile ma mai superiori ai 2/3/4 mesi.
Alla fine ho capito che mi stava rovinando la vita e scaricando addosso il suo malessere e con grande fatica spero di averla scaricata una volta per tutte.
Nei momenti in cui pensavo che tra di noi le cose iniziassero a funzionare davvero scappava, andava a flirtare con altri uomini, salvo poi ritornare triste, depressa in cerca di affetto e stabilità quando capiva che non c'ero più.
Viveva praticamente a 2 fasi, una dove era più consapevole di ciò che le stava accanto, di come dovesse migliorare la sua vita, diventare adulta (ha oltre 30 anni), impegnarsi per realizzarsi, abbandonare amicizie negative, era persino (in parte) consapevole del suo carattere, io glielo faceva notare e lei annuiva e si scusava sempre evitando di parlare dell'argomento...
In questa fase riuscivo o mi illudevo di essere in sintonia con questa ragazza.
L'altra fase era l'esatto contrario ossia diceva di essere affascinata dai personaggi che nella fase precedente odiava perchè erano folli e anticomformisti come lei, di voler fare la pazza, non si capacitava di come un genio come lei non si fosse ancora riuscita a realizzare lavorativamente e parlava male degli altri abusando di alcool e droghe, si vantava che tutti gli uomini volessero portarsela a letto. Fase condita da incontri ambigui con altri uomini, il più delle volte fini a se stessi ma talvolta con appendice di natura sessuale. In questa fase proprio non riuscivo a riconoscere chi avevo davanti e mi chiedevo come fosse possibile avere questa deleterea trasformazione.
La domanda è:
lei, in realtà, com'è?
E' quella della prima fase, quella della seconda, tutte e due o nessuna delle due?
E' possibile frequentare una pesona del genere, anche solo a livello di amicizia, senza diventare pazzi in prima persona?
Spesso non ricordava le cose, nella seconda fare in modo particolare capitava che non si ricordasse di fatti avvenuti poche ore prima. E' possibile o semplicemente mentiva?
Grazie
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Credo che sia impossibile per descrizione terzi dare risposta alla sua domanda.
In ogni caso la persona è quella che lei ha davanti di volta in volta, con tutti i possibili cambiamenti che ognuno di noi può avere a seconda delle numerose circostanze della vita.
Se è preoccupato per lei andate entrambi da uno psicoterapeuta o al Centro di Salute Mentale per una consulenza adeguata dal vivo. L'unica che potrà darle risposte adeguate ai suoi quesiti esistenziali tanto complessi.
In ogni caso la persona è quella che lei ha davanti di volta in volta, con tutti i possibili cambiamenti che ognuno di noi può avere a seconda delle numerose circostanze della vita.
Se è preoccupato per lei andate entrambi da uno psicoterapeuta o al Centro di Salute Mentale per una consulenza adeguata dal vivo. L'unica che potrà darle risposte adeguate ai suoi quesiti esistenziali tanto complessi.
Dr. Manlio Converti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 26/01/2015.
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