Noritren zoloft cura giusta?
Salve ho 42 anni da settembre di quest'anno ho avuto una ricaduta con la depressione dopo che per 15 anni sono stato bene assumendo Entact da 20 mg. Purtroppo a causa di alcuni eventi negativi da settembre la depressione é tornata fuori con crisi d'ansia molto forti mancanza di appetito e umore veramente a terra. Sono andato da uno psichiatra il quale mi ha prescritto dapprima Zoloft 100 mg + Surmontil 10 gcc alla sera. Dopo un mese sono tornato per un controllo ma la situazione non era migliorata gran che sicché lo specialista ha sostituito il surmontil con Remeron 30 mg ma ho dovuto interrompere questo farmaco per gli incubi che mi faceva fare e lo stordimento che mi dava durante il giorno. Al posto del Remeron lo psichiatra dopo un mese mi ha cambiato la cura con Anafranil (prima 25+25 mg 75mg) ma dopo un inizio soddisfacente nelle prime settimane quando ho cominciato a prenderne 75 mg il farmaco mi ha dato noia facendomi subentrare molta agitazione e nervosismo e un peggioramento dell'umore. Una settimana fa mi ha prescritto il Noritren da 50 mg (25+25 alla sera) però ho accusato dei sintomi piuttosto strani tipo sensazioni di derealizzazione e sogni brutti con peggioramento dello stato generale dell'umore. Vorrei sapere se sono dei sintomi transitori oppure é un farmaco che non si addice alla mia condizione. Diciamo che per ora sembra il farmaco che mi ha dato gli effetti peggiori però é solo una settimana che lo prendo (assieme allo Zoloft da 100) e non ancora alla dose di piena efficacia.
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Mi scusi, ma lei fa psicoterapia? Forse insegue troppo emozioni negative e farmaci mettendo tutto nello stesso calderone, come se fosse l'unico modo per stare bene. Non ha neanche raccontato cosa fa nella vita e se questo la soddisfa o se ci sono stati dei cambiamenti reali importanti negli ultimi tempi, positivi o negativi.
Di tutto questo non deve spiegazioni a noi, naturalmente, ma le deve a sè stesso ed al suo psichiatra, per non ridurre sè stesso ad un contenitore di psicofarmaci.
Non è chiaro se lei cambi farmaco ogni mese... questo non sarebbe opportuno...di solito si cambia dopo due-tre mesi. Forse non ha bisogno di cambiare sempre farmaco, perché nel suo racconto lei sta solo cambiando effetti collaterali, senza nessuna relazione con la sua vita reale.
Dovrebbe mettere la sua vita reale e quella emozionale al centro dei suoi interessi invece degli effetti collaterali dei farmaci...
Mi rendo conto che sia insoddisfacente come risposta, e la rassicuro che la sequenza dei farmaci proposti è corretta, forse è solo la modalità online solo con una relazione scritta che ne limita la mia comprensione...
Il suo psichiatra dal vivo sa sicuramente come aiutarla meglio.
Di tutto questo non deve spiegazioni a noi, naturalmente, ma le deve a sè stesso ed al suo psichiatra, per non ridurre sè stesso ad un contenitore di psicofarmaci.
Non è chiaro se lei cambi farmaco ogni mese... questo non sarebbe opportuno...di solito si cambia dopo due-tre mesi. Forse non ha bisogno di cambiare sempre farmaco, perché nel suo racconto lei sta solo cambiando effetti collaterali, senza nessuna relazione con la sua vita reale.
Dovrebbe mettere la sua vita reale e quella emozionale al centro dei suoi interessi invece degli effetti collaterali dei farmaci...
Mi rendo conto che sia insoddisfacente come risposta, e la rassicuro che la sequenza dei farmaci proposti è corretta, forse è solo la modalità online solo con una relazione scritta che ne limita la mia comprensione...
Il suo psichiatra dal vivo sa sicuramente come aiutarla meglio.
Dr. Manlio Converti
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Utente
Salve dottore non ho mai fatto psicoterapia devo essere sincero perché finora ho trovato beneficio nella cura farmacologica almeno fino a settembre quando ho avuto la ricaduta. Col mio psichiatra ne ho parlato ma lui mi ha detto di aspettare fino a quando i sintomi della depressione sono in remissione per affrontare una psicoterapia. Nella vita faccio un lavoro stressante sono autista di autobus di città (infatti sul lavoro sto peggio) poi purtroppo ho la mamma malata di Alzheimer e questa situazione mi ha portato ulteriore stress. Per quanto riguarda il cambiamento di farmaco l'ho fatto sempre con il parere del medico mai volontariamente anzi ho aspettato sempre un mese un mese emezzo per vedere se l'effetto collaterale spariva. Purtroppo anche per il lavoro che faccio non mi posso permettere di star male o di essere stordito mentre guido visto che trasporto persone ed é rischioso.
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Capisco che la sua situazione sia difficile, ecco perché penso che parlarne, invece che tenersi tutto dentro, con colloqui di sostegno, senza impegnarsi in una psicoterapia, sia utilissimo. Così come dare più tempo ad una terapia prima di cambiarla, senza pressare troppo il collega... I farmaci sono limitati... e spesso sono simili tra loro... tranne negli effetti collaterali, che possono aumentare lo stress quotidiano invece che aiutare a ridurlo!
Auguri per sua madre e per il suo lavoro.
Auguri per sua madre e per il suo lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13.5k visite dal 24/01/2015.
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