Disturbi durante la guida in autostrada
Salve,
mi rivolgo a voi in quanto sono abbastanza preoccupato dai miei problemi alla guida della mia auto specialmente in percorsi autostradali; premetto che ormai ho 10 anni di patente e ho sempre adorato guidare in autostrada e fare lunghi viaggi ma da un anno e mezzo ad oggi dopo poco che guido inizio ad avvertire sintomi come difficoltà nel respirare correttamente, nel deglutire, testa appesantita, irrigidimenteo del collo e formicolii vari con vampate improvvise di calore. Questo mi capita specialmemte nelle gallerie o in tratti autostradali con lunghi rettilinei o privi della corsia di emergenza. Ormai sono circa un anno e mezzo che sto tirando avanti e forse ho trascurato un po il problema pensando che potesse svanire da solo. Ho notato tra l'altro che ultimamente in alcune circostanze (specialemente durante la guida di sera con poca illuminazione stradale) il problema mi si sta iniziando a presentare anche su strade statali e tutto questo inizia a preoccuparmi molto. Ho letto molti consulti sul vostro preziosissimo sito ma non riesco ancora a capire se è opportuno seguire una visita psichiatrica o se eventulamente affidarmi a cure ansiolotiche (Lexotan?). Vi prego di aiutarmi a risolvere questo mio problema anche perchè per lavoro mi capita spesso di dover girare l'Italia in macchina e da un anno a questa parte ho dovuto far presente il mio problema e non vorrei che questo potesse anche influenzare la mia permanenza nella mia attuale ditta. Eventualmente se secondo voi dovesse essere necessaria la visita psichiatrica, vi sarei grato se poteste segnalarmi qualche buon medico al quale rivolgermi nella città di Torino. Ringraziandovi anticipatamente porgo Cordiali Saluti.
mi rivolgo a voi in quanto sono abbastanza preoccupato dai miei problemi alla guida della mia auto specialmente in percorsi autostradali; premetto che ormai ho 10 anni di patente e ho sempre adorato guidare in autostrada e fare lunghi viaggi ma da un anno e mezzo ad oggi dopo poco che guido inizio ad avvertire sintomi come difficoltà nel respirare correttamente, nel deglutire, testa appesantita, irrigidimenteo del collo e formicolii vari con vampate improvvise di calore. Questo mi capita specialmemte nelle gallerie o in tratti autostradali con lunghi rettilinei o privi della corsia di emergenza. Ormai sono circa un anno e mezzo che sto tirando avanti e forse ho trascurato un po il problema pensando che potesse svanire da solo. Ho notato tra l'altro che ultimamente in alcune circostanze (specialemente durante la guida di sera con poca illuminazione stradale) il problema mi si sta iniziando a presentare anche su strade statali e tutto questo inizia a preoccuparmi molto. Ho letto molti consulti sul vostro preziosissimo sito ma non riesco ancora a capire se è opportuno seguire una visita psichiatrica o se eventulamente affidarmi a cure ansiolotiche (Lexotan?). Vi prego di aiutarmi a risolvere questo mio problema anche perchè per lavoro mi capita spesso di dover girare l'Italia in macchina e da un anno a questa parte ho dovuto far presente il mio problema e non vorrei che questo potesse anche influenzare la mia permanenza nella mia attuale ditta. Eventualmente se secondo voi dovesse essere necessaria la visita psichiatrica, vi sarei grato se poteste segnalarmi qualche buon medico al quale rivolgermi nella città di Torino. Ringraziandovi anticipatamente porgo Cordiali Saluti.
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Gentile utente,
"affidarmi a cure ansiolitiche" non e' una cosa che puo' devidere da solo ne' tantomeno e' possibile pensare di effettuare una cura ansiolitica per tutta la permanenza dei suoi disturbi che potranno trovare un inquadramento diagnostico tramite una visita psichiatrica e cosi' una valutazione opportuna ed un trattamento altrettanto opportuno.
Personalmente non conosco psichiatri a Torino, provi a vedere tra i colleghi del sito quello che puo' essere piu' vicino alla sua zona.
"affidarmi a cure ansiolitiche" non e' una cosa che puo' devidere da solo ne' tantomeno e' possibile pensare di effettuare una cura ansiolitica per tutta la permanenza dei suoi disturbi che potranno trovare un inquadramento diagnostico tramite una visita psichiatrica e cosi' una valutazione opportuna ed un trattamento altrettanto opportuno.
Personalmente non conosco psichiatri a Torino, provi a vedere tra i colleghi del sito quello che puo' essere piu' vicino alla sua zona.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Una terapia fai da te è un'opportunità apparentemente semplice, ma dai risvolti pericolosi. Le benzodiazepine (xanax, lexotan, tavor et alia), tra l'altro compromettono le capacità di guida, per cui la loro assunzione va strettamente monitorata sotto controllo medico.
I sintomi da lei descritti, che paiono accentuarsi in situazioni claustrofobiche (gallerie) o di assenza di sbocchi (assenza di corsia di emergenza), potrebbero anche essere compatibili con un disturbo d'ansia; in tal caso però i farmaci di elezione non sono rappresentati dalle benzodiazepine (più utili per trattamenti di breve periodo in acuzie), quanto gli antidepressivi. Questi ultimi, infatti, al di là del nome hanno mostrato di essere efficaci anche nei disturbi legati all'ansia.
In ogni caso, visto che il disagio da Lei provato alla guida le causa una condizione di limitazione funzionale, forse potrebbe esserLe utile consultare uno specialista di sua fiducia: così da inquadrare chiaramente la tipologia del disturbo ed adottare le più opportune strategie per risolverlo.
Cordiali saluti
Gabriele Tonelli
I sintomi da lei descritti, che paiono accentuarsi in situazioni claustrofobiche (gallerie) o di assenza di sbocchi (assenza di corsia di emergenza), potrebbero anche essere compatibili con un disturbo d'ansia; in tal caso però i farmaci di elezione non sono rappresentati dalle benzodiazepine (più utili per trattamenti di breve periodo in acuzie), quanto gli antidepressivi. Questi ultimi, infatti, al di là del nome hanno mostrato di essere efficaci anche nei disturbi legati all'ansia.
In ogni caso, visto che il disagio da Lei provato alla guida le causa una condizione di limitazione funzionale, forse potrebbe esserLe utile consultare uno specialista di sua fiducia: così da inquadrare chiaramente la tipologia del disturbo ed adottare le più opportune strategie per risolverlo.
Cordiali saluti
Gabriele Tonelli
Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 01/09/2008.
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