Farmaci per depressione
Salve, vi ringrazio anticipatamente della risposta e della disponibilità. 2 mesi fa ho tentato per la seconda volta il suicidio ingerendo una quantità enorme di psicofarmaci a mia disposizione. del tipo 4 scatole di zarelis, 56 pastiglie, 2 scatole di lorazepam 40 pastiglie, 1 scatola di olanzapina 28 pastiglie per un totale complessivo di 124 pastiglie, il tutto accompagnato da una quantità minima di alcool. In più mi sono rinchiuso in garage lasciando l'auto accesa con i gas di scarico.
Oggi a distanza di 2 mesi e dopo aver passato un mese chiuso in servizio psichiatrico e avendo cambiato cura passando dallo Zarelis alla Lamotrigina, mi sento di nuovo in crisi, penso perché mi hanno salvato perché non mi hanno lasciato morire, sono stufo di tutto, e ho di nuovo brutti pensieri!
Volevo sapere se sono i farmaci che non funzionano o devo metterci del mio per resistere alla tentazione di farla finita.
Che Farmaci mi consigliate per eliminare questa brutta sensazione?
Oggi a distanza di 2 mesi e dopo aver passato un mese chiuso in servizio psichiatrico e avendo cambiato cura passando dallo Zarelis alla Lamotrigina, mi sento di nuovo in crisi, penso perché mi hanno salvato perché non mi hanno lasciato morire, sono stufo di tutto, e ho di nuovo brutti pensieri!
Volevo sapere se sono i farmaci che non funzionano o devo metterci del mio per resistere alla tentazione di farla finita.
Che Farmaci mi consigliate per eliminare questa brutta sensazione?
[#1]
Intanto le consiglio di seguire le indicazioni dello psichiatra che la sta curando.
Qual è la sua diagnosi?
La lamotrigina si usa in genere come stabilizzatore dell'umore in particolare nel disturbo bipolare (ma non solo).
I pensieri brutti che sono ricomparsi richiedono prima di tutto che si metta in contatto col suo psichiatra (scusi se insisto) per anticipare la visita se occorre.
Sarebbe anche opportuna una terapia psicologica di sostegno (da uno psicoterapeuta, psichiatra o psicologo) per imparare a contrastare questi pensieri e sostituirli con un modo più positivo di affrontare la vita, insomma diventare alla fine terapeuta di se stesso, che è quello che fanno le persone che stanno bene.
L'equilibrio mentale non è l'assenza di pensieri brutti, negativi, né di ansia, ma è pensare "ce la posso fare, se faccio/dico così le cose possono migliorare".
Qual è la sua diagnosi?
La lamotrigina si usa in genere come stabilizzatore dell'umore in particolare nel disturbo bipolare (ma non solo).
I pensieri brutti che sono ricomparsi richiedono prima di tutto che si metta in contatto col suo psichiatra (scusi se insisto) per anticipare la visita se occorre.
Sarebbe anche opportuna una terapia psicologica di sostegno (da uno psicoterapeuta, psichiatra o psicologo) per imparare a contrastare questi pensieri e sostituirli con un modo più positivo di affrontare la vita, insomma diventare alla fine terapeuta di se stesso, che è quello che fanno le persone che stanno bene.
L'equilibrio mentale non è l'assenza di pensieri brutti, negativi, né di ansia, ma è pensare "ce la posso fare, se faccio/dico così le cose possono migliorare".
Franca Scapellato
[#2]
Utente
Venerdì ho appuntamento con lo Psichiatra che mi segue da almeno 2 anni non ricordo di preciso, lunedì ho appuntamento con la psicologa con cui sono già in terapia da 3 anni.
Prima del mio tentato suicidio andava tutto bene, tanto che volevo chiedere allo Psichiatra se mi scalava i psicofarmaci.
Poi è successo un fatto che mi ha gettato nello sconforto, che mi ha amareggiato molto.
Come ha detto il mio Psichiatra
" sono molto sensibile", e basta poco a buttarmi giù. Non so più cosa fare in questi anni ho cambiato vari farmaci tra cui Lexotan, Cipralex etc. etc.
In questo periodo dopo uscito dalla Psichiatria dove ero ricoverato, mi sembrava che tutto andava bene, mi sentivo forte e sicuro di me, mi ero ripromesso di non cadere di nuovo in certi errori, in certe situazioni, in certi pensieri.
Poi in questi ultimi 3gg. di punto in bianco ho questa pesantezza nell'animo, questo malessere, questo malumore, basta un film o una canzone che mi viene quasi da piangere. Adesso aspetto Lunedì con ansia per parlare con la Psicologa e vediamo se parlarne mi aiuta.
La ringrazio per la risposta e per la disponibilità, scusi il disturbo.
Prima del mio tentato suicidio andava tutto bene, tanto che volevo chiedere allo Psichiatra se mi scalava i psicofarmaci.
Poi è successo un fatto che mi ha gettato nello sconforto, che mi ha amareggiato molto.
Come ha detto il mio Psichiatra
" sono molto sensibile", e basta poco a buttarmi giù. Non so più cosa fare in questi anni ho cambiato vari farmaci tra cui Lexotan, Cipralex etc. etc.
In questo periodo dopo uscito dalla Psichiatria dove ero ricoverato, mi sembrava che tutto andava bene, mi sentivo forte e sicuro di me, mi ero ripromesso di non cadere di nuovo in certi errori, in certe situazioni, in certi pensieri.
Poi in questi ultimi 3gg. di punto in bianco ho questa pesantezza nell'animo, questo malessere, questo malumore, basta un film o una canzone che mi viene quasi da piangere. Adesso aspetto Lunedì con ansia per parlare con la Psicologa e vediamo se parlarne mi aiuta.
La ringrazio per la risposta e per la disponibilità, scusi il disturbo.
[#3]
Bene per il prossimo appuntamento.
"mi sembrava che tutto andava bene, mi sentivo forte e sicuro di me, mi ero ripromesso di non cadere di nuovo in certi errori, in certe situazioni, in certi pensieri."
Ecco, pensare questo è un errore: i pensieri negativi possono tornare, però si possono controllare e ridimensionare, se si è preparati.
Se invece uno pensa "ora sto bene e non mi verranno più", nel momento in cui ha i pensieri brutti ha una reazione catastrofica.
E' un modo di pensare polarizzato, bianco o nero, bene o male, che non è utile né realistico, e la terapia aiuta a ridimensionare i giudizi.
E'appena uscito dall'ospedale e riadattarsi alla quotidianità è difficile, si conceda di non essere superman e di avere un momento di difficoltà come può capitare a chi ha passato un mese ricoverato dopo un grave tentativo di suicidio.
"mi sembrava che tutto andava bene, mi sentivo forte e sicuro di me, mi ero ripromesso di non cadere di nuovo in certi errori, in certe situazioni, in certi pensieri."
Ecco, pensare questo è un errore: i pensieri negativi possono tornare, però si possono controllare e ridimensionare, se si è preparati.
Se invece uno pensa "ora sto bene e non mi verranno più", nel momento in cui ha i pensieri brutti ha una reazione catastrofica.
E' un modo di pensare polarizzato, bianco o nero, bene o male, che non è utile né realistico, e la terapia aiuta a ridimensionare i giudizi.
E'appena uscito dall'ospedale e riadattarsi alla quotidianità è difficile, si conceda di non essere superman e di avere un momento di difficoltà come può capitare a chi ha passato un mese ricoverato dopo un grave tentativo di suicidio.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.7k visite dal 17/01/2015.
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