Superare la depressione, effetti farmaci
Gentili dottori,
richiedo una consulenza perchè da un anno frequento un ragazzo di cui mi sono innamorata. L'ho conosciuto proprio nel periodo in cui stava uscendo dalla depressione, i primi mesi sono stati caratterizzati da assenze e sbalzi d'umore. Dopo qualche tempo mi ha confessato che prendeva medicinali che a sua detta lo acceleravano in tutto, è stata questa la giustificazione che mi ha dato quando ho scoperto che per un periodo frequentava night club. Mi ha pregato di perdonarlo, di cercare di capire che sono stati episodi occasionali (2 o 3 volte) che persino il dottore aveva definito come utili al fine di ricercare l'autostima. Ho provato a perdonarlo, con diversi problemi da parte mia che ero sempre dubbiosa e maniaca del controllo. Lui convintissimo della nostra relazione, supera la depressione, diventa stabile nei rapporti con tutti, è sereno, dorme e cerca di rassicurarmi sempre e di riconquistare la mia fiducia. tutto questo fino a quando non parto per un esperienza di studio all'estero che mi tiene impegnata tutto il tempo. Ora dopo esserci visti mi scrive che sta male, che la mia distanza lo far star male e non riesce a concentrarsi, a mantenere i suoi impegni, non riesce a studiare, dormire e mangiare. Gli chiedo di avere pazienza e provarci ancora e mi accusa perchè ho messo prima la carriera di noi due. io sono particolarmente dispiaciuta anche perchè ho provato ad accettare cose che per principio in condizioni normali non avrei mai fatto.
Davvero i medicinali hanno effetti così sconvolgenti da indurre un ragazzo molto riservato e di principi a tradirli frequentando night e messaggiando con ragazze solo per il gusto di farlo? Mi ha spiegato tutto nei dettagli una volta lucido perciò ho deciso di credere alle sue parole.
Ricadere nella depressione può essere legato alle stagioni? L'inverno magari non aiuta.
é normale che non voglia più aprirsi e parlare di qualsiasi problema?
La depressione si può realmente superare?
richiedo una consulenza perchè da un anno frequento un ragazzo di cui mi sono innamorata. L'ho conosciuto proprio nel periodo in cui stava uscendo dalla depressione, i primi mesi sono stati caratterizzati da assenze e sbalzi d'umore. Dopo qualche tempo mi ha confessato che prendeva medicinali che a sua detta lo acceleravano in tutto, è stata questa la giustificazione che mi ha dato quando ho scoperto che per un periodo frequentava night club. Mi ha pregato di perdonarlo, di cercare di capire che sono stati episodi occasionali (2 o 3 volte) che persino il dottore aveva definito come utili al fine di ricercare l'autostima. Ho provato a perdonarlo, con diversi problemi da parte mia che ero sempre dubbiosa e maniaca del controllo. Lui convintissimo della nostra relazione, supera la depressione, diventa stabile nei rapporti con tutti, è sereno, dorme e cerca di rassicurarmi sempre e di riconquistare la mia fiducia. tutto questo fino a quando non parto per un esperienza di studio all'estero che mi tiene impegnata tutto il tempo. Ora dopo esserci visti mi scrive che sta male, che la mia distanza lo far star male e non riesce a concentrarsi, a mantenere i suoi impegni, non riesce a studiare, dormire e mangiare. Gli chiedo di avere pazienza e provarci ancora e mi accusa perchè ho messo prima la carriera di noi due. io sono particolarmente dispiaciuta anche perchè ho provato ad accettare cose che per principio in condizioni normali non avrei mai fatto.
Davvero i medicinali hanno effetti così sconvolgenti da indurre un ragazzo molto riservato e di principi a tradirli frequentando night e messaggiando con ragazze solo per il gusto di farlo? Mi ha spiegato tutto nei dettagli una volta lucido perciò ho deciso di credere alle sue parole.
Ricadere nella depressione può essere legato alle stagioni? L'inverno magari non aiuta.
é normale che non voglia più aprirsi e parlare di qualsiasi problema?
La depressione si può realmente superare?
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Gentile Utente,
è piuttosto difficile poterle rispondere, non tanto per gli argomenti di cui lei tratta quanto perché la descrizione che lei fa non è sufficiente a noi per capire quale inquadramento diagnostico è stato fatto e che tipo di terapie il suo fidanzato abbia assunto. Per questo le risposte possono essere solamente generiche. Uno psichiatra che lo abbia in cura o lo possa visitare potrebbe, fatto salvo il consenso del suo fidanzato, darle chiarificazioni sulla diagnosi esatta, sulla terapia corretta da assumere, sulla prognosi e sulla possibilità di eventuali ricadute. Come lei può comprendere, nonostante tutto venga etichettato come depressione in psichiatria ci sono moltissime diagnosi con relative prognosi prevedibili e moltissime differenti terapie.
Cordialità
è piuttosto difficile poterle rispondere, non tanto per gli argomenti di cui lei tratta quanto perché la descrizione che lei fa non è sufficiente a noi per capire quale inquadramento diagnostico è stato fatto e che tipo di terapie il suo fidanzato abbia assunto. Per questo le risposte possono essere solamente generiche. Uno psichiatra che lo abbia in cura o lo possa visitare potrebbe, fatto salvo il consenso del suo fidanzato, darle chiarificazioni sulla diagnosi esatta, sulla terapia corretta da assumere, sulla prognosi e sulla possibilità di eventuali ricadute. Come lei può comprendere, nonostante tutto venga etichettato come depressione in psichiatria ci sono moltissime diagnosi con relative prognosi prevedibili e moltissime differenti terapie.
Cordialità
Dr. Roberto Di Rubbo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 09/01/2015.
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