Mi prescrissero xanax per l'ansia e eutimil

Buongiorno, sono un ragazzo di 22 anni in cura da psicofarmaci ormai dal 2012. Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico fin dal 2010 a seguito di una crisi di panico che mi ha portato al pronto soccorso. sono riuscito a gestirmi l' ansia fino al 2012 quando, iniziata l'università ero scontento della mia vita, abbandonai l'università perchè la mia ipocondria di fondo, ovvero la paura della morte, di avere ictus o infarti, mi portava ad avere paura anche ad uscire di casa. Così decisi ad aprile 2012 di iniziare con una cura psichiatrica. Mi prescrissero xanax per l'ansia e Eutimil. Le dosi furono con xanax a scalare e con Eutimil da 10mg prima fino ad arrivare a 30mg come massimo. Devo dire che iniziai a star meglio. Purtroppo finita una relazione molto importante nel 2013 caddi nuovamente nello sconforto e nelle mie paure di morte più totali. Iniziai anche ad assumere alcol in maniera troppo continua (cosa che mi trascino da allora). Passata l'estate decisi di cambiare terapia seguendo i consigli di un'altro psichiatra che mi prescrisse citalopram inizialmente e poi anafranil con annesso una dose abbastanza alta di xanax (ovvero 0,75mg 3 volte al giorno). purtroppo non andò bene nemmeno in questo caso. La mente era abbastanza annebbiata, agli occhi dei miei genitori ero molto diverso, e le mie paure non smettevano. Così mi fece tornare all'eutimil, ed è da allora che lo sto prendendo, ovvero all'inizio del 2014, con 20mg al giorno. Iniziando l'università ora mi sento però molto strano. Ho iniziato ad avvertire una strana confusione prima di addormentarmi, come se i pensieri fossero sconnessi e non riuscissero a filare lisci prima di addormentarsi. Confesso che la mia vita e il mio ritmo notturno risulta molto sballato, assumo alcol regolarmente, non in dosi eccessive, si parla di due bicchieri a pasto, però quasi sempre regolari Devo essere sincero inizio anche ad avvertire una certa paura dopo aver letto di un'articolo sulla schizofrenia, che indicava sintomi che prima ho elencato, ovvero pensieri un po' sconnessi. Che però credo possano riferirsi al mio stato, ovvero di stress, ipocondria: che in questi anni si è spostata da un'ossessione a un'altra con facilità. Per esempio ho anche paura ad uscire e a parlare, come se la mia mente fosse sempre attenta a capire ciò che si dice, se sbaglio una parola inizio ad impanicarmi per esempio. Comunque la situazione non è delle migliori, non vedo uno psicologo o uno psichiatra dall'inizio 2014, e ora stavo pensando di tornare almeno ai 30mg di Eutimil sperando che le endorfine tornino un po' a circolare. Per quanto riguarda le mie paure e le mie ossessioni nuove pensavo di iniziare a sospendere totalmente l'utilizzo di alcol e poi di magari usare xanax almeno 0,50mg al giorno così da essere almeno tranquillo quando esco di casa
Attendo risposte. Grazie
[#1]
Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
dal suo racconto si vede una storia psichiatrica abbastanza lunga nonostante la giovane età ed è comprensibile che avverta stanchezza e scoraggiamento nel dover ancora proseguire in questa strada.
Tuttavia a mio parere una variazione di dosaggio dovrebbe essere valutata insieme ad uno specialista in quanto le terapie "fai da te" spesso comportano elevati rischi.
Infatti, anche se in passato aveva già assunto il farmaco in questione a dosaggi equivalenti, non è detto che a distanza di tempo sia ancora la scelta migliore.
Senza pensare ad una diagnosi di schizofrenia (mi sembra in totale contrapposizione con quanto emerso dalle visite del passato) è comunque possibile che la sintomatologia attuale richieda interventi differenti da quelli proposti tempo fa.
Le suggerirei quindi di ricontattare uno psichiatra che possa fornirle indicazioni precise e seguirla e sostenerla nel suo percorso di cura.
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

[#2]
Utente
Utente
la ringrazio per il consiglio.
Ora proverò per questa strada, che so essere stata la migliore a mio avviso.
Seguirò l'indicazione del tornare da uno psicoterapeuta, anche se ad essere sinceri mi sono un po' stufato della cosa. Non perchè la credo inefficace, ma perchè vorrei semplicemente vedere qualche miglioramento da me stesso. Penso che debba abbandonare per un po' di tempo l'uso di alcol, che vedo essere una fonte di rilassamento, più volta all'alleviare i pensieri, piuttosto che per il piacere del buon bicchiere di vino, non so se mi spiego. Se mi gestisco la dose di xanax per essere più rilassato in alcuni momenti è rischioso? Per me una compressa da 0,25 è sufficiente a calmarmi.
[#3]
Utente
Utente
quindi i pensieri molto sconnessi prima di dormire e anche un po' durante il giorno, oltre a nuove paranoie sul linguaggio e riguardo un'insolita ossessione nel cercare di ricordarmi quello che ho fatto, ovvero il soffermarmi su per esempio ciò che mangio, quello che dico, i discorsi che ho fatto, è riconducibile ad una somatizzazione da stress appunto collegata all'ipocondria?
Mi faccia sapere.

(scansiamo opzione schizofrenia?) ;)
[#4]
Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
la scelta di rivolgersi anche ad uno psicoterapeuta potrebbe essere d'aiuto, ma io le suggerirei soprattutto di consultare uno psichiatra per la valutazione della terapia farmacologica prima di modificarla.

L'alcool può effettivamente avere un effetto ansiolitico appena assunto, ma a lungo termine rischia di peggiorare la sintomatologia (oltre ai noti effetti dannosi sull'organismo).

Rispetto alla diagnosi non è possibile esprimersi in questa sede, ma frequentemente i sintomi ossessivi (appartenenti alla sfera ansiosa) vengono confusi con sintomi psicotici (come nella schizofrenia) nel linguaggio comune, pur essendo completamente differenti.
La descrizione che fa e la sua storia sembrerebbero confermare l'ipotesi della natura ossessiva, ma la conferma può arrivare solo da uno psichiatra che possa visitarla.

Cordiali saluti,
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto