Tempi di remissione di psicosi acuta (2).-
Si fa seguito al mio precedente quesito del 23/08/2008 per chiarimenti da Voi richiesti.
Nel 1983 avveniva il mio primo ricovero. Venivo dimesso con diagnosi di psicosi acuta. Nel 2002 la ASL di competenza riconfermava per la terza volta la mia invalidità del 100% con la seguente diagnosi: psicosi schizofrenica con allucinazioni (uditive) e delirio (per lo più mistico). Nel 2004, ultima verifica e riconferma, la Commissione Medica per le pensioni di guerra e invalidità civile, si esprimeva con la diagnosi di psicosi schizofrenica. Un medico della ASL, in un suo certificato di circa due anni fa, così scrive: “(…)La patologia è così complessa che ha interessato sia l’umore con stati di eccitamento maniacale che il pensiero. (…) Sindrome dissociativa e schizofrenica paranoidea. (…) Il paziente presenta un delirio mistico e di riferimento ed allucinazioni uditive. (…)”. Considerato che attualmente si intravede un considerevole spiraglio di miglioramento, posso sperare in un futuro (magari di qualche anno) in una remissione totale o anche di una remissione parziale. Si ringrazia e si saluta.
Nel 1983 avveniva il mio primo ricovero. Venivo dimesso con diagnosi di psicosi acuta. Nel 2002 la ASL di competenza riconfermava per la terza volta la mia invalidità del 100% con la seguente diagnosi: psicosi schizofrenica con allucinazioni (uditive) e delirio (per lo più mistico). Nel 2004, ultima verifica e riconferma, la Commissione Medica per le pensioni di guerra e invalidità civile, si esprimeva con la diagnosi di psicosi schizofrenica. Un medico della ASL, in un suo certificato di circa due anni fa, così scrive: “(…)La patologia è così complessa che ha interessato sia l’umore con stati di eccitamento maniacale che il pensiero. (…) Sindrome dissociativa e schizofrenica paranoidea. (…) Il paziente presenta un delirio mistico e di riferimento ed allucinazioni uditive. (…)”. Considerato che attualmente si intravede un considerevole spiraglio di miglioramento, posso sperare in un futuro (magari di qualche anno) in una remissione totale o anche di una remissione parziale. Si ringrazia e si saluta.
[#1]
Gentile utente,
gia' nel post precedente le era stato chiarito che alcune diagnosi non vanno incontro a remissione mentre altre possono avere un miglioramento significativo.
Secondo quello scrive non sarebbe possibile un miglioramento ma considerate alcune sue capacita' conservate anche in modo piuttosto evidente e non debilitante probabilmente c'e' un errore di comprensione nella diagnosi.
Considerato cio' e' possibile che lei possa avere una remissione del corteo sintomatologico lamentato in precedenza.
gia' nel post precedente le era stato chiarito che alcune diagnosi non vanno incontro a remissione mentre altre possono avere un miglioramento significativo.
Secondo quello scrive non sarebbe possibile un miglioramento ma considerate alcune sue capacita' conservate anche in modo piuttosto evidente e non debilitante probabilmente c'e' un errore di comprensione nella diagnosi.
Considerato cio' e' possibile che lei possa avere una remissione del corteo sintomatologico lamentato in precedenza.
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[#2]
Concordo. La diagnosi e la prognosi non hanno senso l'una con l'altra. La terminologia usata è a volte diagnostica, altre descrittiva e vaga (sindrome dissociativa è un termine che si usa per dire psicotica, mentre invece significa altro come diagnosi). Poi o è schizofrenia o è una psicosi maniaco-depressiva, o ancora una schizoaffettiva. Sono tutte croniche ricorrenti, la guarigione non è contemplata nella prognosi. La remissione sotto terapia sì, la stabilizzazione spontanea per alcuni periodi nel caso della sindrome bipolare sì,
"un considerevole spiraglio di miglioramento" è una contraddizione in termini, uno spiraglio è una cosa sottile e poco probabile.
"remissione totale o anche parziale" idem: insomma, se mai remissione parziale o anche totale come espressione ha un senso logico.
Mi sembra che queste espressioni denotino una scarsa capacità di formulazione di una prognosi, forse per la voglia di non dire niente di definitivo.
"un considerevole spiraglio di miglioramento" è una contraddizione in termini, uno spiraglio è una cosa sottile e poco probabile.
"remissione totale o anche parziale" idem: insomma, se mai remissione parziale o anche totale come espressione ha un senso logico.
Mi sembra che queste espressioni denotino una scarsa capacità di formulazione di una prognosi, forse per la voglia di non dire niente di definitivo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.8k visite dal 28/08/2008.
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