Sospetto alcolismo iniziale

Salve a tutti.
sono un soggetto a cui è stato diagnosticato un disturbo d'ansia generalizzato.
Mi è stato consigliato di iniziare una cura a base di antidepressivi triciclici.

Ora, io non ho la benchè minima intenzione di prendere psicofarmaci e quindi sto facendo psicoterapia e ho individuato i problemi che causano questo stato.
il problema è che non si possono risolvere nell'immediato e lo stato di ansia mi accompagna tutto il giorno (con dispnea, irrequietudine etc).

Ultimamente ho notato che l' unico momento in cui mi lascia è quando bevo qualche alcolico, non devo arrivare ad essere necessariamente ubriaco, basta solo anche un bicchiere di vino (l'alcool lo reggo bene e non sono brillo).

Vorrei chiedervi se questo può essere un comportamento a rischio e se questo gia costituisce una sorta di dipendenza fisica dall'alcool e cosa posso fare.
(ribadendo che non ho intenzione di prendere antidepressivi triciclici nè benzodiazepine nè psicofarmaci di alcun genere.)

Grazie in aticipo per le risposte

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Questo è un comportamento a rischio e denota la preferenza per l'alcool come sostanza per ridurre i suoi sintomi piuttosto che curarsi in modo serio.

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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
beh ma infatti è così...
detto francamente io penso che gli psicofarmaci li prendano i pazzi (o categorie affini) al contrario l alcool è una sostanza usata da mezzo mondo
e siccome ho paura di considerarmi come un pazzo (sebbene i sintomi che ho lo farebbero pensare) preferisco tenerli a bada come posso.
c'è da dire che non voglio però arrivare a 40 anni con il fegato distrutto...
quindi la mia domanda è cosa posso fare? io ho veramente paura e non voglio prendere gli antidepressivi
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Ha gli strumenti cognitivi per decidere ed anche per cambiare i suoi pregiudizi, diversamente il suo fegato potrebbe risentirne anche a 25 anni.
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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
la ringrazio ci penserò.
come potrei dirlo ai miei genitori?
perchè una sola volta ho sfiorato l'argomento e hanno tagliato subito con " i pazzi prendono i medicinali mi rifiuto di avere un figlio pazzo".
io non voglio farli soffrire.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Essendo maggiorenne non deve dare conto ai suoi genitori per questioni che riguardano la sua salute per la quale sta nutrendo una corretta preoccupazione.
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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Sì ma non voglio farli soffrire a prescindere che debba o meno rendere conto a loro
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Il ragionamento che fa scaturisce solo dal pregiudizio che dovrebbe essere messo da parte per poter accedere a delle cure efficaci per le problematiche che sta vivendo.
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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
la ringrazio immensamente.
ci penserò seriamente e le farò sapere cosa ho deciso.
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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
volevo informarla che i miei sintomi ansiogeni in seguito a sviluppi nella mia vita si sono attenuati.
inoltre ora bevo solo qualche alcolico (ad es. una birra o un cocktail) nel weekend quando esco con i miei amici.
quindi alla situazione attuale non mi sembra utile prendere gli antidepressivi triciclici.
terrò comunque d'occhio la situazione e nel caso ricominciasse a peggiorare chiederò subito aiuto stando attento a non sostituire la terapia farmacologica con gli alcolici.

ps. una domanda, ho studiato che gli antidepressivi triciclici che causano l'inibizione della recaptazione della serotonina aumentano anche l'espressione dei recettori della stessa e questo causa dipendenza, com'è possibile effettuare una cura con questo tipo di farmaci senza entrare nel loop delle dipendenze?

la ringrazio ancora.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Tendenzialmente gli antidepressivi non procurano dipendenza fisica e psicologica che è caratteristica ben nota delle benzodiazepine e di sostanze da abuso come alcool e droghe.