Disturbo d'ansia con sintomi dipressivi - trattamento con Entact
Gentilissimi Dottori,
con La presente Vi scrivo per avere un consulto sulla mia situazione ad oggi.
Da Agosto di quest'anno sto assumendo Entact 20 mg/ml gocce per un riscontrato disturbo d'ansia generalizzato correlata a sintomi depressivi.
Inizialmente il mio medico ha iniziato il trattamento con:
1 - Samyr fiale intramuscolo per 5 giorni/ due iniezioni al dì + Entact gocce (10 ggt al dì) + Lexotan (10 ggt la sera)
2- Samyr compresse/ una compressa al dì per 15 gg + Entact gocce (dopo 10 giorni dall'inizio del trattamento aumentate a 20 ggt al dì come dose massima) + Lexotan
Sto proseguendo ad oggi con solo Entact gocce (20 ggt al dì) ed ho eliminato il Lexotan spontaneamente.
Effetti collaterali all'inizio della terapia includevano capogiri, astenia, secchezza delle fauci, irritabilità, leggero calo della libido, inappetenza, col tempo sono scomparsi tutti tranne il calo della libido che si presenta ogni tanto. In questi giorni però sto riscontrando piccole nausee e mal di testa (questo non saprei se potenziate dalle mestruazioni in corso).
Alcune volte, mi sveglio durante la notte ad orari che possono variare dalle 4 alle 6 di mattina, ed inizio ad accusare bruciori di stomaco, dopodichè passano 30 minuti e mi riaddormento tranquillamente. In queste occasioni, però, mi alzo dal letto più tardi del solito.
Io credo che questi sintomi siano correlati pressochè al farmaco, poichè non li ho mai provati prima. Svegliarmi più tardi la mattina mi intorpidisce perchè a volte ho difficoltà a concentrarmi durante il giorno, causa mal riposo notturno. Fortunatamente, non capita spesso.
Alla terapia sto affiancando un percorso di psicoterapia comportamentale, che col tempo mi sta dando dei benefici.
Per quanto riguarda le cause di questo mio status, Le riconduco essenzialmente agli ultimi due anni dove ho avuto in sede di lavoro con la mia prima azienda pressioni psicologiche notevoli che hanno portato alle mie dimissioni e quindi senza lavoro. Lutti familiari con la perdita di due nonni, a me molto cari, e alcuni problemi di famiglia.
Quest'anno sono stata chiamata con mia felicità di nuovo in Lombardia per lavorare in un'azienda con un contratto indeterminato, ma per problemi di bilancio stanno attuando riduzione di personale ed io, con grosso rammarico di tutti i miei colleghi, non ho potuto più lavorare (in più dimissioni di alcuni miei colleghi e riduzione della busta paga di altri).
In questo momento sono senza lavoro, e grazie alla mia determinazione sto continuando ad avere colloqui e contatti di lavoro (con meno frequenza di un tempo, ovviamente, anche perchè vorrei prima riprendere appieno la mia salute). In pratica, sto prendendo un pò di tempo.
Alla luce di tutto questo, vorrei chiederVi se il mio trattamento è efficace in situazioni come queste e se dovrei abbassare la dose massima.
Il mio medico mi ha consigliato di aspettare fino a sei mesi dall'inizio della terapia.
Quali consigli mi dareste? Grazie per l'attenzione.
con La presente Vi scrivo per avere un consulto sulla mia situazione ad oggi.
Da Agosto di quest'anno sto assumendo Entact 20 mg/ml gocce per un riscontrato disturbo d'ansia generalizzato correlata a sintomi depressivi.
Inizialmente il mio medico ha iniziato il trattamento con:
1 - Samyr fiale intramuscolo per 5 giorni/ due iniezioni al dì + Entact gocce (10 ggt al dì) + Lexotan (10 ggt la sera)
2- Samyr compresse/ una compressa al dì per 15 gg + Entact gocce (dopo 10 giorni dall'inizio del trattamento aumentate a 20 ggt al dì come dose massima) + Lexotan
Sto proseguendo ad oggi con solo Entact gocce (20 ggt al dì) ed ho eliminato il Lexotan spontaneamente.
Effetti collaterali all'inizio della terapia includevano capogiri, astenia, secchezza delle fauci, irritabilità, leggero calo della libido, inappetenza, col tempo sono scomparsi tutti tranne il calo della libido che si presenta ogni tanto. In questi giorni però sto riscontrando piccole nausee e mal di testa (questo non saprei se potenziate dalle mestruazioni in corso).
Alcune volte, mi sveglio durante la notte ad orari che possono variare dalle 4 alle 6 di mattina, ed inizio ad accusare bruciori di stomaco, dopodichè passano 30 minuti e mi riaddormento tranquillamente. In queste occasioni, però, mi alzo dal letto più tardi del solito.
Io credo che questi sintomi siano correlati pressochè al farmaco, poichè non li ho mai provati prima. Svegliarmi più tardi la mattina mi intorpidisce perchè a volte ho difficoltà a concentrarmi durante il giorno, causa mal riposo notturno. Fortunatamente, non capita spesso.
Alla terapia sto affiancando un percorso di psicoterapia comportamentale, che col tempo mi sta dando dei benefici.
Per quanto riguarda le cause di questo mio status, Le riconduco essenzialmente agli ultimi due anni dove ho avuto in sede di lavoro con la mia prima azienda pressioni psicologiche notevoli che hanno portato alle mie dimissioni e quindi senza lavoro. Lutti familiari con la perdita di due nonni, a me molto cari, e alcuni problemi di famiglia.
Quest'anno sono stata chiamata con mia felicità di nuovo in Lombardia per lavorare in un'azienda con un contratto indeterminato, ma per problemi di bilancio stanno attuando riduzione di personale ed io, con grosso rammarico di tutti i miei colleghi, non ho potuto più lavorare (in più dimissioni di alcuni miei colleghi e riduzione della busta paga di altri).
In questo momento sono senza lavoro, e grazie alla mia determinazione sto continuando ad avere colloqui e contatti di lavoro (con meno frequenza di un tempo, ovviamente, anche perchè vorrei prima riprendere appieno la mia salute). In pratica, sto prendendo un pò di tempo.
Alla luce di tutto questo, vorrei chiederVi se il mio trattamento è efficace in situazioni come queste e se dovrei abbassare la dose massima.
Il mio medico mi ha consigliato di aspettare fino a sei mesi dall'inizio della terapia.
Quali consigli mi dareste? Grazie per l'attenzione.
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Il trattamento é indicato per disturbi della sfera dell'ansia o depressiva. Il dosaggio va stabilito dallo specialista sulla base della risposta clinica e della tollerabilità, così come la durata della terapia. Quest'ultima, secondo le principali linee guida, non dovrebbe essere inferiore ad un periodo compreso tra 12 e 24 mesi.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 20/12/2014.
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