Il mio attuale compagno soffre da circa 15 anni di disturbo bipolare

Buonasera,
Chiedo scusa per l'ennesima richiesta di consulto relativamente al disturbo bipolare.
Il mio attuale compagno soffre da circa 15 anni di disturbo bipolare. Durante questi anni ha avuto circa 4/5 episodi maniacali/depressivi con ricovero ospedaliero di un mese, l'ultimo dei quali esattamente due anni fa in occasione del quale gli è stata modificata la terapia.
Purtroppo non sono a conoscenza della terapia precedente ma quella attuale (recentemente modificata dallo psichiatra come terapia di mantenimento) è la seguente: 500 depakin+1 compressa litio (mattino), 1 compressa litio (pomeriggio) e 800 depakin, 1 compressa litio, 10 zyprexa la sera. La terapia sembra funzionare in quanto non vi sono stati più episodi maniacali/depressivi ma la sua attuale psichiatra intende diminuire ulteriormente i dosaggi fino alla totale eliminazione dei farmaci (nel giro di un paio di anni). Mi chiedo se l'eliminazione dei medicinali non sia rischioso e se questo non implichi una sicura ricaduta. Mi pare che il mio compagno risponda bene alla terapia e penso (anche se ignoro la materia) che debba continuare il mantenimento. Sono consapevole del fatto che la malattia è cronica e non esistono rimedi per una totale guarigione ma, pur conoscendo le controindicazioni di questi tipi di medicinali (aumento di peso, ecc.), non capisco il perchè dell'interruzione dell'assunzione dei medicinali sono perchè "sta bene". Io temo una ricaduta a ogni sbalzo di umore che forse interpreto io come un allarme quando in realtà sono semplici sbalzi di umore di carattere come si riscontrano in una qualsiasi persona sana, me compresa.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra opinione.
Cordiali saluti.