Daparox e citalopram
Da anni assumo 5 gocce di citalopram per stati di ansia e leggera depressione....ora ho un importante problema di eiaculazione precoce e in ospedale l'urologo mi ha detto di eliminare il citalopram e passare al daparox. Hi paura perché su internet si parla dei problemi importanti di questo farmaco come la dipendenza e il diverso meccanismo di azione...cosa ne pensate? E' tranquillo come il citalopram? Grazie
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Paroxetina e citalopram sono due farmaci appartenenti alla stessa classe, ossia a quella degli antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. Pertanto il profilo di tollerabilità é più o meno sovrapponibile. Il dosaggio di 5 gocce di citalopram non é considerato terapeutico per disturbi d'ansia o depressivi. Non é chiaro perché l'urologo debba modificare la prescrizione precedente per ricercare un effetto collaterale che potrebbe comunque non comparire. Sarebbe il caso di discutere di questo consiglio con lo specialista psichiatra.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
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La paroxetina é indicata per i disturbi d'ansia. Mezza CPR é un dosaggio comunque basso per una terapia di mantenimento. La paroxetina potrebbe avere effetti maggiori sull'eiaculazione precoce, ma come già detto, questa non é una legge.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Le ragioni per cambiare una terapia sono fondamentalmente tre: mancanza di efficacia, scarsa tollerabilità o entrambe. La sua situazione é particolare, nel senso che l'url logo consiglia il cambio di una terapia psichiatrica per sfruttare un effetto collaterale sulla sfera sessuale. Il passaggio potrebbe anche essere plausibile se si volesse unire l'efficacia della paroxetina all'effetto collaterale di allungamento dei tempi di eiaculazione. Tuttavia ritengo che tale eventuale passaggio debba essere deciso con lo specialista psichiatra. In secondo luogo, il dosaggio attuale di citalopram, così come quello consigliato di paroxetina sono ripeto, insufficienti a garantire una efficacia adeguata e potrebbero essere insufficienti anche a garantire il ricercato aumento dei tempi nel rapporto sessuale. Pertanto, ribadisco ancora una volta, lo specialista psichiatra non può essere tenuto all'oscuro di questa eventualità, anzi deve esserne pienamente partecipe.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 11k visite dal 17/12/2014.
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