Psicosi acuta
Salve, vi espongo il caso di mia moglie. Eta' 44 anni, nazionalita polacca sposata con me da 14 anni, due figlie di 6 e 11 anni. Di carattere rigido e testarda, tendenzialmente diffidente e pronta a dare sempre la colpa agli altri. Disoccupata non si e' mai adattata in Italia per cui quasi tutte le estati e' stata in Polonia per periodi anche di 4-5 mesi con motivazioni piu'o meno valide.Insomma dopo il soggiorno in Polonia si ricaricava per poi spegnersi e diventare un soggetto difficile i mesi successivi. 2 anni fa 2 diagnosi terribili prima la leucemia linfatica cronica per fortuna allo stadio iniziale ed attualmente asintomatica e dpo k al seno trattato con matectomia radicale e linfoadenectomia ascellare per 2 linfonodi interessati, successiva chemioterapia ed in atto pratica terapia ormonale.(tamoxifene ec decapeptyl) 4 mesi fa in seguito ad una truffa ha sviluppato un delirio di persecuzione e di li a poco il delirio si e' spostato su di me. Io sono diventato il suo nemico principale poiche aspetto la sua morte e voglio impadronirmi dei suoi beni. Ha fatto un tso con ridovero per 15 giorni e le e ' stata somministrata terapia con Abilify 30 mg che ha praticato per circa 3 settimane, poi sine' ridotta da sola il dosaggio a 15 me per poi sospenderlo dopo altri 10 gg. Attualmente non asume terapia da 1 mese circa. La terapia l'aveva sedata ma non aveva disgregato il nucleo delirante nei miei confronti, anzi dopo la sospensione della terapia il nucleo delirante si e' rafforzato perche' il ricovero e la terapia mi servono per renderla inabile e per raggiungere I miei scopi di cupidigia. La situazione attuale : delirio invariato, migliorato lo stato psicologico poiche sta uscendo dall'isolamento sociale e si comporta in maniera abbastanza naturalmente con le bimbe e la madre. Lo psichiatra che la segue dice che non puo' intervenire se io non esco nuovamente allo scoperto e denuncio lo stato delle cose. Ma io ho paura in tal modo di rafforzare le sue idee. Siamo soli: la madre ha una posizione neutrale e gli amici sono stati isolati. Vorrei porre I seguenti quesiti: 1) che diagnosi si puo'fare? La terapia, la prognosi. Allo stato attuale cosa si puo' e si deve fare? Il ritardo nella cura in questo caso cosa comporta? Grazie per la risposta
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Gentile utente,
Le idee di una persona delirante sono tali, si rafforzano le la malattia si aggrava. La diagnosi che si può fare se mai ha senso chiederla a chi l'ha già valutata e ha cercato di curarla, più che qui come pura ipotesi.
Ha provato solo un solo un farmaco antipsicotico, per cui se non ha ben funzionato ce ne sono altri.
Le idee di una persona delirante sono tali, si rafforzano le la malattia si aggrava. La diagnosi che si può fare se mai ha senso chiederla a chi l'ha già valutata e ha cercato di curarla, più che qui come pura ipotesi.
Ha provato solo un solo un farmaco antipsicotico, per cui se non ha ben funzionato ce ne sono altri.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 06/12/2014.
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