Come essere sinceri?

Salve. Scrivo perché non so più come sono, chi sono. Sono una studentessa universitaria, con sempre meno voglia di studiare per gli esami, mi sforzo di mettermi sotto ma più volte procastino mentendo al mio ragazzo. Mi sento in colpa doppiamente. Ma non è l'unica bugia. Ne dico tante, ai miei, a lui soprattutto con il quale dovrei essere la persona più sincera del mondo. Gli ho raccontato bugie riguardo il mio passato sentimentale, nascondendo due storie poco serie perché so di aver commesso errori e non volevo essere giudicata male per storie sepolte. Temo che queste bugie vengano a galla e vorrei dirgli tutto, ma è difficile, quasi impossibile e comtinuo a mentire, omettere. Ad esempio tempo fa, all'inizio del nostro rapporto, un tizio piuttosto instabile, di cui ero attratta e ho avuto un breve flirt , mi chiamò in piena notte mentre ero con lui e ho dovuto parlargli di questo omettendogli di essermi baciata. L'altra volta l'ho visto in un locale mentre ero con il mio ragazzo e ho dovuto far finta di non conoscerlo e adesso mi assale sempre l'ansia che per "vendetta" parli con il mio partner di quello che c'è stato.
Da quando sono fidanzata Mi sono allontanata da conoscenti (amici di questo tizio) che non mi piacevano più come compagnia passando probabilmente per quella esaurita che repentinamente è cambiata ed è sparita; mi sono allontanata anche dalla mia migliore amica che era legata quasi morbosamente a me.
Sono cambiata, me ne rendo conto, per l'amore che provo per lui, che vorrei difendere, non so da cosa, forse dai miei errori passati, dai miei sbagli odierni riguardo lo studio, fingendo. Vorrei uscirne. Ma non so come.
Penso di essere una bugiarda patologica,. tra l'altro mi sento inaffettiva con tutti (tranne che con lui): non è un sintomo?
Ho bisogno di un psicoterapeuta?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Nei disturbi riguardanti l'umore è frequente che si alternino fasi di superficialità ad altre di sensi di colpa anche eccessivi rispetto all'effettivo danno che si è fatto.
Parlando di bugia, lei si riferisce al fatto che dice di aver dato esami che non ha dato ? Il resto, cioè tacere ai genitori dettagli sentimentali non mi sembra un'omissione così preoccupante, sono per così dire questioni private, non li coinvolgono. Lo studio è un discorso diverso, specie se sono loro a finanziarlo e a farsi delle aspettative. Patologico è se queste bugie la spingono verso un angolo causandole ancora più angoscia, di essere scoperta e giudicata, e se deve inventarne altre per coprire le prime, perché in realtà le inventa in maniera non controllata e pianificata e col solo scopo di rimandare la verità.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Sì mi riferisco a quello, e anche di due voti diversi da quelli effettivi che ho rifiutato, ma non volevo dargli dispiaceri, sono sicura che il mio stato è solo passeggero riguardo lo studio. Ma per le altre bugie sento di dover pagare un prezzo salato, anche se sono sciocchezze in fin dei conti e proprio perché sciocchezze ho preferito non dirle. Il problema è soprattutto questo tizio instabile che è capitato nella mia strada, so che è capace di tutto, di mentire solo per il gusto di farlo o per mettere zizzania tra la gente. Quindi se da un lato preferisco nascondere il mio errore al mio partner, dall'altro il timore di quello che può fare quella persona non mi fa stare bene, come non mi fa star bene l'aver detto una mezza verità e il pensiero che gli errori e le bugie si pagano.

La ringrazio per la sua risposta
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

La visione però sembra capovolta sul piano oggettivo, perché si sente in colpa di verità/non verità che riguardano una sfera molto privata, e invece ritiene "veniali" bugie riguardanti una sfera più pubblica. Questo meriterebbe invece approfondimento, perché l'umore può condizionare i sensi di colpa e il valore che si dà agli errori e alle bugie "piccole" che in definitiva non danneggiano nessuno, ma il punto è capire come riesce sul momento a sostenere invece le falsificazioni effettive, che cioè cambiando di fatto la valutazione dei fatti che gli altri possono fare (es. cambiare un voto, dire che si danno esami etc). Quelle sono molto più pericolose per il suo rapporto con la realtà e la gestione dei rapporti con i familiari.