Paura del cibo e del mio corpo
Salve, sono una ragazza di 25 anni, che avrebbe bisogno di un aiuto urgentemente, perchè questa situazione sta diventando una tortura. Non voglio dimagrire, il mio obiettivo era quello di diventare un po' più tonica, così ho cominciato a mangiare più che potevo. Sono arrivata al punto che il cibo mi disgusta. La mia paura più grande è quella di vomitare. Mi impressiono per tutto anche se vedo la gente mangiare, se vedo il cibo lo rifiuto, ho paura anche di andare in bagno, del ciclo, che ho in questo momento, non lo sopporto. Questi sintomi sorgono sempre in concomitanza delle mestruazioni e non capisco. Sono confusa, vorrei capire perchè mi succede, sono ossessionata da mille brutti pensieri, mi scervello su internet a cercare le risposte, sono già magra di mio, per due giorni che ho mangiato mi sono ridotta uno scheletro e mi dispero solamente, ho il viso scavato, continui attacchi di panico, dormo poco perchè appena mi rilasso il mio corpo trema e tutti i pensieri brutti mi vengono in mente. Sono stata sempre intimorita dal fatto di poter stare male, ma comunque sono stata sempre di buon appetito. Mi è successo già quest'estate una cosa del genere e sono stata per due settimane senza mangiare, senza dormire.. fino a diventare depressa e a vedere la vita "strana"... fino a quando la lancetta della bilancia non ha cominciato a sfiorare i 48 chili e lì ho iniziato a buttare giù il cibo pu non volendolo, ma perchè avevo paura di peggiorare... infatti dopo un bel po di mesi ovvero, fino a una settimana fa', ero contenta del mio risultato perchè avevo raggiunto i 53 kili e mezzo ero finalmente di buon appetito dopo mesi. E ora sento che devo ricominciare tutto. L'idea di dover mangiare mi terrorizza così come l'idea di non dover mangiare, perchè non voglio dimagrire. Non ci capisco più niente. Sono disperata non so più cosa fare. Non sopporto l'idea di vedermi denutrita... non mi riconosco più, mi sento una macchina, vittima delle mie paure...non so come liberarmene.. sento che da sola non ce la faccio, il cibo lo guardo con terrore ormai, ho paura del mio corpo. Sento che non posso più aspettare. Sto dimagrendo a vista d'occhio. I miei genitori sono disperati ed io sto vivendo un incubo. Cordialmente.
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Sarebbe il caso di chiedere il supporto di uno specialista per valutare direttamente la situazione e, se necessario, valutare la possibilità di un trattamento adeguato, considerato il grande disagio che questa situazione sta producendo. Non aspetti ancora altro tempo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
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Utente
Gentile dottore, la ringrazio cordialmente per la risposta. Io sinceramente credo che sia una forte paura, sono emetofibica da bambina. Io vedevo sempre mio fratello vomitare e andavo nel panico. Ringraziando la madonna a me non capita dall'età di sei anni, eppure ultimamente sta limitando la qualità della mia vita. E' come se mi fossi sensibilizzata su tutto. Pensate che anche durante i rapporti col mio ragazzo ho delle nausee. Mi preoccupo per ogni sciocchezza. Ultimamente per esempio non sopporto più il ciclo, che quando mi viene oltre a soffrire solo per i dolori ho problemi di diarrea. Ho fatto anche qualche cura a base di fermenti che purtroppo contengono lattosio ed io credo di esserne diventata intollerante, per cui ricorro ad una dieta astringente. Io, però, certo, non posso andare avanti mangiando riso integrale, mela, banane ecc..Ho paura che questo comprometta la qualità della mia vita.. Ho un senso di disgusto verso molti cibi, anche a sentirne l'odore. Questo però noto che mi accade particolarmente quando sono preoccupata. Il mio medico di famiglia mi ha prescritto una visita psichiatrica che avrò il 10 dicembre, quando sono andata alla clinica mi sentivo troppo sana, ho visto persone completamente perse, io credo di essere troppo lucida per questo sinceramente, tanto è vero che lì mi hanno detto "sicuro che non vuoi fare la visita per la psicologa?" solo che purtroppo avrei dovuto aspettare fino a febbraio e per anticipare andrò dalla psichiatra!
Io però credo di avere solo una forte paura. Non voglio assumere psicofarmaci antidepressivi e roba del genere. Voglio affrontare tutto da sola, non posso scaricare il mio problema ad un altra persona, posso chiedere un piccolo appoggio ma non scaricare il mio peso completamente, rischierei di cadere e non rialzarmi più. Io credo che necessiti di rassicurazioni su questa fobia che mi perseguita da anni. Io peso 51 chili e sono alta 1,70 e NON SONO ANORESSICA... anzi il mio obiettivo è stato sempre quello di mettere su chili... a volte facevo di tutto per mangiare più possibile pur di vedere la lancetta sfiorare i 55 chili... peso che ho avuto fino in primavera... La mattina poi mi sveglio sempre con la nausea e questo mi porta disgusto e paura di mangiare (volevo anche precisare che soffro di reflusso gastro-esofageo). Scusate se mi sono dilungata troppo. Distinti saluti.
Io però credo di avere solo una forte paura. Non voglio assumere psicofarmaci antidepressivi e roba del genere. Voglio affrontare tutto da sola, non posso scaricare il mio problema ad un altra persona, posso chiedere un piccolo appoggio ma non scaricare il mio peso completamente, rischierei di cadere e non rialzarmi più. Io credo che necessiti di rassicurazioni su questa fobia che mi perseguita da anni. Io peso 51 chili e sono alta 1,70 e NON SONO ANORESSICA... anzi il mio obiettivo è stato sempre quello di mettere su chili... a volte facevo di tutto per mangiare più possibile pur di vedere la lancetta sfiorare i 55 chili... peso che ho avuto fino in primavera... La mattina poi mi sveglio sempre con la nausea e questo mi porta disgusto e paura di mangiare (volevo anche precisare che soffro di reflusso gastro-esofageo). Scusate se mi sono dilungata troppo. Distinti saluti.
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Gentile utente,
L'errata convinzione per cui dallo psichiatra vadano i matti mentre dallo psicologo vada chi ha soltanto qualche problema o disagio non meglio specificato é uno dei pregiudizi dei nostri tempi. Lo psichiatra non é un dispensatore di farmaci ma sa distinguere benissimo tra problemi che richiedano un trattamento farmacologico, psicologico o integrato. Non per niente lo psichiatra é un medico, specializzato in psichiatria, che é in grado di fare diagnosi, differenziando tra le possibili patologie e consigliando il paziente sulle eventuali possibilità di trattamento. Mi meraviglia che anche chi lavora in strutture sanitarie, come chi le ha detto "sicuro che non vuoi fare la visita per la psicologa?", abbia simili pregiudizi che arrecano danno soltanto all'utenza. Credo che voler affrontare tutto da sola non sia la scelta più saggia e vantaggiosa. Del resto se ha scritto qui vuol dire che sente il bisogno di essere supportata. Non sarà che anche leié influenzata, più o meno consapevolmente, dai comuni pregiudizi sul disagio psichico?
L'errata convinzione per cui dallo psichiatra vadano i matti mentre dallo psicologo vada chi ha soltanto qualche problema o disagio non meglio specificato é uno dei pregiudizi dei nostri tempi. Lo psichiatra non é un dispensatore di farmaci ma sa distinguere benissimo tra problemi che richiedano un trattamento farmacologico, psicologico o integrato. Non per niente lo psichiatra é un medico, specializzato in psichiatria, che é in grado di fare diagnosi, differenziando tra le possibili patologie e consigliando il paziente sulle eventuali possibilità di trattamento. Mi meraviglia che anche chi lavora in strutture sanitarie, come chi le ha detto "sicuro che non vuoi fare la visita per la psicologa?", abbia simili pregiudizi che arrecano danno soltanto all'utenza. Credo che voler affrontare tutto da sola non sia la scelta più saggia e vantaggiosa. Del resto se ha scritto qui vuol dire che sente il bisogno di essere supportata. Non sarà che anche leié influenzata, più o meno consapevolmente, dai comuni pregiudizi sul disagio psichico?
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Utente
No, assolutamente! Purtroppo è vero che di pregiudizi ce ne sono tanti, specialmente in questi paesotti di provincia, non se ne può parlare perchè di ignoranza ce n'è ancora tanta, infatti ho esposto il mio problema soltanto alla mia famiglia e al mio ragazzo. Io non mi sento assolutamente pazza nell'aver fatto questa scelta, sono impaurita da una fobia che ho paura di non poter mai risolvere e che il terapetua non sia capace e competente da poter risolvere il mio problema. Forse ho sbagliato nel dire che vorrei fare tutto da sola, io sento comunque la necessità di un supporto, di un parere, perchè temo che ci siano ricadute in futuro, altrimenti non sarei stata io a dire al mio medico di base di sentire la necessità di intraprendere un percorso psicoterapeutico. Sicuramente sono sopraffatta da tanti dubbi e dalla tanta confusione determinata dalla mia curiosità dal volermi dare a tutti i costi delle risposte... e cosa faccio?! "Intelligentemente", in preda al panico, vado su internet a cercarle e so che fin'ora questo non mi ha tranquillizzata affatto! Ogni caso va valutato individualmente. Ricorrere, quindi, a dei mezzi comportamentali per fuggire da una paura è una delle tante lame a doppio taglio, che non hanno lunga durata, ecco perchè forse il peso è diventato talmente grande da avermi fatto prendere questa decisione; sono preoccupata perchè questo problema sta limitando drasticamente la qualità della mia vita: evito di uscire con la paura di creare problemi agli altri, ho paura di mangiare fuori, di viaggiare, anche di piccoli spostamenti. Attualmente lavoro come segretaria, stesso nel mio piccolo paese, ma mi chiedo, un domani, se dovessi lavorare da qualche altra parte, come farei?! Sono spaventata, inoltre, dal fatto di poter cadere in depressione, o meglio, ho paura di essere già depressa: mi chiudo per la paura di uscire e quando la paura diventa più forte di me mi metto nel letto, con brividi, nausea, come se fossi in stato febbricitante, consapevole ormai, si, che si tratti di paura, perchè so che i sintomi che avverto fisiologicamente sono solo una conseguenza del mio malessere, ma questo ovviamente non mi basta per tranquillizzarmi e porre fine alla mia ansia! E' facile a dirlo, ma non a convincersene! Ho un'alterata percezione dei miei sintomi e un forte controllo sul mio corpo al punto che ho paura anche di andare al bagno a volte (a casa mia!). Alti e bassi si susseguono, se mi sforzo a stare meglio, non tutta la giornata sto male, appena mi distraggo un po' mi viene la fame, mi sento "leggera", ma basta veramente poco, anche un po' di stanchezza, per rovinare tutto. Al mattino per esempio mi sveglio spesso con la nausea (pur non mangiando tardi la sera, nonostante avessi eliminato completamente alcol e sigarette) ho paura di alzarmi e affrontare la giornata, quindi suppongo sia determinata dalla costante preoccupazione di affrontare anche le normali attività quotidiane. Il che mi sembra troppo "debilitante". Sembra tutto semplice a dirlo. A volte è come se avessi paura delle mie paure, appunto, che le mie paure si presentino e rovinino tutto! Esempio: oggi sto male, sono stata male ieri, starò male per forza anche oggi, perchè tutto peggiorerà! Pessimista al massimo praticamente! Mi spiace se lei abbia frainteso, ma la ringrazio comunque per la risposta, io mi farò coraggio e cercherò di andare fino in fondo! Cordialmente!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.2k visite dal 27/11/2014.
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