Ciclotimia e rapporto di coppia

Gentili Dottori, vi contatto nella speranza di ottenere qualche chiarimento circa un problema che sto affrontando: da circa 6 mesi vivo una relazione con una ragazza, della quale sono molto innamorato, che mi ha confessato di soffrire di Ciclotimia. Premesso che di questo argomento lei preferisce non parlare, vorrei sapere come riuscire a relazionarmi al meglio con una situazione di questo tipo, in quanto a volte si presentano alcune difficoltà che mi abbattono molto. Ad esempio noto che il suo comportamento nei miei confronti è spesso aggressivo, mi riprende continuamente svilendomi, e spesso sembrando molto egocentrica. Questo comportamento può essere una conseguenza del suo disturbo? Quello che noto è che alterna periodi durante i quali mi dimostra tanto affetto ed amore, ad altri nei quali dimostra davvero scarsa empatia, innervosendosi quando cerco di chiederle dei chiarimenti. Il mio problema è che non riesco a riconoscere le sue fasi di up e down, allarmandomi di conseguenza che ci sia qualcosa che non vada nella nostra relazione, cosa che lei nega continuamente. Ho notato inoltre ( cosa che ovviamente posso valutare solamente nell'arco dei cinque mesi della nostra relazione), un suo forte calo del desiderio sessuale, cosa che prima era molto forte in lei, che sembrava considerare centrale nella relazione, e mi chiedevo se anche questo fosse una cosa da considerarsi normale.. Preciso infine che non sono al corrente della terapia che sta affrontando: da quello che mi ha detto vede uno psicologo che a detta sua "l'avrebbe molto tranquillizzata" minimizzando la sua situazione, e mi ha detto che non vuole assolutamente assumere psicofarmaci eccetto il litio, farmaco che non so se stia ancora prendendo. Vi ringrazio per l'attenzione e spero che possiate aiutarmi.
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17
Non penso di poter dare per interposta persona risposte tanto complesse. Penso sia utile affrontare questo problema di coppia con uno psicologo dal vivo, attraverso il consultorio o il centro di salute mentale, che da precedenti sue richieste, mi pare di capire frequentiate entrambi.
Non credo che spetti a lei informarsi sulla terapia della sua compagna, ma lei può aiutarla chiedendole di seguire le indicazioni del medico dal vivo ed eventualmente accompagnandola quando vede che c'è bisogno oppure quando lo richiede il medico.
D'alltra parte le persone sono tutte complesse e tutte con alti e bassi complicatissimi, che si intrecciano in modi ancor più complessi.
Non spetta a noi risolvere i misteri dell'amore.

Auguri per la sua relazione.

Dr. Manlio Converti

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Dr. Raffaele Garinella Psichiatra 45 2
Gentile utente, il disturbo ciclotimico, rientra nei disturbi dell'umore ed è caratterizzato da periodi in cui l'umore tende ad essere elevato e periodi in cui l'umore è ridotto.
Quando l'umore è elevato, la persona interessata manifesta sintomi ipomaniacali mentre quando l'umore è ridotto compaiono sintomi depressivi lievi e moderati.
In merito alla sua domanda relativa al quotidiano ed alla vita di relazione, è possibile condurre una "normale" vita quotidiana anche se non sempre in maniera ottimale. L'imprevedibilità dei cambiamenti del tono dell'umore può alterare la vita in modo significativo, come pare stia accadendo a lei ed alla sua compagna, stando a quello che scrive.
Se non adeguatamente trattato, il disturbo ciclotimico, può portare a problemi emotivi significativi che riguardano ogni aspetto del quotidiano e trasformarsi in un disturbo bipolare.
Il supporto farmacologico può aiutare a gestire la sintomatologia ciclotimica ed a prevenire episodi ipomaniacali o depressivi.
I farmaci adoperati sono gli stabilizzanti del tono dell'umore, come il litio assunto dalla sua compagna, gli antipsicotici, gli ansiolitici, e gli antidepressivi.
È molto importante assumere farmaci, anche quando si ha la convinzione di sentirsi meglio o di avere il peggio alle spalle.
Oltre ai farmaci è molto importante la psicoterapia e lei scrive che la sua compagna si avvale di un supporto psicologico.
Per concludere rispondo al suo ultimo quesito: nella fase del disturbo ciclotimico in cui l'umore è ridotto, si osserva diminuizione del desiderio sessuale.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Cordiali saluti.

Dr. Raffaele Garinella

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Utente
Utente
Vi ringrazio sentitamente per le vostre risposte. Purtroppo il problema mi sembra sia diventato quasi insostenibile.
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