Sindrome di pinocchio
Buon giorno,
scrivo in merito ad un problema, probabilmente identificabile nella sindrome di pinocchio, che riguarda un mio famigliare.
Nel tempo si sono manifestate tutte le caratteristiche del bugiardo compulsivo/patologico, ripercuotendosi su tutte le sue relazioni professionali ed affettive. Indicativamente le prime manifestazioni lievi risalgono a quando aveva 8 anni ( ora ne ha 30) fino ad arrivare ad azioni autolesive. La situazione è, a mio avviso, molto grave perchè non si limita a racconti non reali ma più volte sfocia in comportamenti autolesivi ed episodi di iperventilazione.
Tutti gli interventi messi in atto negli ultimi anni, di carattere famigliare e medico non hanno portato a cambiamenti continuativi nel tempo ma solo a fasi di stasi e apparente remissione della patologia. Il soggetto è stato in cura da psicologi inizialmente con atteggiamento belligerante, successivamente poichè era stato lui stesso a chiedere aiuto, in ogni caso si è sempre dimostrato discontinuo e le richieste o ammissioni della patologia sono in realtà sembrate apparenti quasi accondiscendenti ad un'analisi complessiva. Ora il soggetto è in cura da uno psichiatra il che pare lo renda ancora più vittima della sua situazione senza portare ad alcun risultato. Non sappiamo come comportarci, chiedo se è possibile avere nominativi di specialisti o centri affidabili. Ora come ora risulterà molto difficile convincerlo ad abbandonare lo psichiatra che lo sta seguendo, vorrei chiedere se non è anche il caso di consultare questo psichiatra per esporgli la versione dei famigliari. Vorrei avere informazioni su come comportarmi anche perchè non conosco il nominativo dello psichiatra ed a questo punto mi domando se è reale. Vorrei sapere che comportamenti adottare per poterlo indirizzare al cambiamento, ho la sensazione che possa aggirare chiunque.
Grazie,
cordiali saluti
scrivo in merito ad un problema, probabilmente identificabile nella sindrome di pinocchio, che riguarda un mio famigliare.
Nel tempo si sono manifestate tutte le caratteristiche del bugiardo compulsivo/patologico, ripercuotendosi su tutte le sue relazioni professionali ed affettive. Indicativamente le prime manifestazioni lievi risalgono a quando aveva 8 anni ( ora ne ha 30) fino ad arrivare ad azioni autolesive. La situazione è, a mio avviso, molto grave perchè non si limita a racconti non reali ma più volte sfocia in comportamenti autolesivi ed episodi di iperventilazione.
Tutti gli interventi messi in atto negli ultimi anni, di carattere famigliare e medico non hanno portato a cambiamenti continuativi nel tempo ma solo a fasi di stasi e apparente remissione della patologia. Il soggetto è stato in cura da psicologi inizialmente con atteggiamento belligerante, successivamente poichè era stato lui stesso a chiedere aiuto, in ogni caso si è sempre dimostrato discontinuo e le richieste o ammissioni della patologia sono in realtà sembrate apparenti quasi accondiscendenti ad un'analisi complessiva. Ora il soggetto è in cura da uno psichiatra il che pare lo renda ancora più vittima della sua situazione senza portare ad alcun risultato. Non sappiamo come comportarci, chiedo se è possibile avere nominativi di specialisti o centri affidabili. Ora come ora risulterà molto difficile convincerlo ad abbandonare lo psichiatra che lo sta seguendo, vorrei chiedere se non è anche il caso di consultare questo psichiatra per esporgli la versione dei famigliari. Vorrei avere informazioni su come comportarmi anche perchè non conosco il nominativo dello psichiatra ed a questo punto mi domando se è reale. Vorrei sapere che comportamenti adottare per poterlo indirizzare al cambiamento, ho la sensazione che possa aggirare chiunque.
Grazie,
cordiali saluti
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Gentile utente, alcuni soggetti, come la persona che lei descrive, sono portati alla menzogna, da un impulso incontrollabile, al fine di ottenere benessere personale, senza scopo alcuno di manipolazione ( bugiardo compulsivo), o per soddisfare il proprio narcisismo (bugiardo patologico).
La differenza è fondamentale: il bugiardo patologico mente al fine di ottenere qualcosa,non curandosi delle conseguenze emotive e comportamentali che tale comportamento potrebbe avere sulle persone a lui vicine.
Il bugiardo patologico tende a perdere di vista la vita "reale", costruendosi una propria alterata esistenza su un castello di bugie.
Se ritiene che la persona da lei descritta, non stia ottenendo dei miglioramenti clinici, forse converrebbe parlare con il terapeuta di riferimento al fine di trovare una corretta via che porti l'interessato sulla strada del miglioramento clinico, sempre nel rispetto e nella tutela della privacy dell'interessato.
Cordiali saluti.
La differenza è fondamentale: il bugiardo patologico mente al fine di ottenere qualcosa,non curandosi delle conseguenze emotive e comportamentali che tale comportamento potrebbe avere sulle persone a lui vicine.
Il bugiardo patologico tende a perdere di vista la vita "reale", costruendosi una propria alterata esistenza su un castello di bugie.
Se ritiene che la persona da lei descritta, non stia ottenendo dei miglioramenti clinici, forse converrebbe parlare con il terapeuta di riferimento al fine di trovare una corretta via che porti l'interessato sulla strada del miglioramento clinico, sempre nel rispetto e nella tutela della privacy dell'interessato.
Cordiali saluti.
Dr. Raffaele Garinella
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 24/11/2014.
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