Svenimenti e interazioni farmaci

Potrebbero dipendere dalla terapia, in particolare la quetiapina nel primo periodo di trattamento può dare ipotensione e per tale motivo richiede una titolazione.

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La ringrazio per la solerte risposta. Le faccio presente che la quietiapina viene assunta da ragazzo da circa un mese e all'inizio non dava tali effetti. Non si tratta comunque del dosaggio più basso?

Comunque va titolata anche al dosaggio basso, l'ipotensione è fenomeno iniziale transitorio che si protrae per alcune settimane.

Ancora grazie.

Gent.mi dottori,
torno a scriverVi in uno stato di profonda preoccupazione, perchè mio figlio continua ad evere continui svenimenti e d è ormai praticamente allettato per paura che, cadendo, possa arrecarsi un grosso danno (Vi ho già descritto la sua condizione).
Oggi lo psichiatra, che è venuto a visitarlo a casa ed ha assistito a diversi episodi di svenimento, ha detto che si tratta di crisi funzionali e ha modificato così la terapia: 1 cp al mattino di ENTACT 10 mg, QUETIAPINA 25 mg 1 cp la sera, 6 gocce di lexotan solo la sera e Modalina 1 mg mezza compressa la mattina e mezza la sera.
Ritenete che potrei temporeggiare qualche giorno prima di somministrare la Modalina, e vedere se con la riduzione degli altri farmaci vi è un miglioramento? Temo che aggiungendo una nuova molecola possano aggiungersi problemi in un quadro già abbastanza delicato.
Ancora grazie per l'attenzione che mi dedicherete.
Cordialità.

Nello specifico, cosa si intende per crisi funzionali?

Preg.mo Dott. Ruggiero,
le ha definite così lo psichiatra dopo l'osservazione (in sua presenza ne ha avute almeno 4). Si tratta di svenimenti della durata di pochi secondi, senza apparente perdita di coscienza (il ragazzo chiude gli occhi accasciandosi, ma quando gli dò anche solo un buffetto risponde verbalmente di sentirlo). Lo psichiatra ritiene che sia legato allo stato di profonda depressione in cui si trova adesso e sia di origine psicosomatica. Ha escluso altre cause (ha già fatto controlli cardiologici, tutti negativi) ed esclude anche si tratti di crisi epilettiche.
Io temo che possa esserci anche una correlazione con l'uso dei farmaci, e per questo sarei tentato di ritardare l'introduzione del nuovo farmaco proposto.
Lei cosa ne pensa?
Ancora grazie.

Non credo che possa stabilire a priori delle variazioni sulle indicazioni che sono state recentemente fornite.

Eppure, non è ben chiaro l'orientamento diagnostico attuale.

Un conto è trattare le fasi di un disturbo bipolare acclarato, altro conto è trattare un disturbo indefinito con manifestazioni psicosomatiche.

La ringrazio infinitamente. La sua risposta mi induce a questo punto a sentire un altro specialista in presenza. La terrò aggiornato.