Tempi remissione di psicosi acuta.-
Sono affetto da psicosi acuta da circa il 1980 (schizofrenia affettiva, con altri disturbi psicotici connessi),istituzionalmente riconosciuta dalla ASL di appartenenza; ultimamente sembra che stia molto migliorando. Dopo quanti anni, in medicina legale, si considera avvenuta una remissione totale o magari anche parziale (dal 100% attuale a magari il 40% o il 50% grado di invalidità) in casi come il mio? Come si fa a stabilire da quale data debba partire la remissione ? Preciso che in questi quasi trent’anni ho avuto un’infinità di miglioramenti con relative ricadute.
Nel ringraziare per il riscontro, sentitamente ringrazio e saluto.
Nel ringraziare per il riscontro, sentitamente ringrazio e saluto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Psichiatra, Psicoterapeuta
42.4k 1k
Gentile utente,
non ho ben capito se vuole sapere la percentuale di riduzione del grado di invalidita' oppure se vuole sapere se la sua patologia puo' andare in remissione dopo tutti questi anni.
non ho ben capito se vuole sapere la percentuale di riduzione del grado di invalidita' oppure se vuole sapere se la sua patologia puo' andare in remissione dopo tutti questi anni.
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[#2]
Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
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Gentile utente
"schizofrenia affettiva" non è una diagnosi psichiatrica. Se è schizofrenia non vi possono essere "altri disturbi psicotici connessi", la schizofrenia è una psicosi cronica di per sé, ed è un modello di malattia "opposto" a quello delle psicosi affettive, che hanno un altro nome.
La schizofrenia non prevede remissione, ma stabilizzazione, spontanea con un certo grado di danno residuo o con le terapie, che naturalmente possono però aggiungere effetti collaterali, oltre che non riuscire in genere a riportare le condizioni esattamente alla normalità. Direi che data la sua età (57), visto il decorso a episodi ripetuti intervallati da miglioramenti e il fatto che è ancora in grado di esprimersi e di interessarsi a queste questioni, forse soffriva di una forma di psicosi affettiva (erroneamente etichettata come schizofrenia affettiva), cioè di psicosi bipolare.
Chiarisca innanzitutto se è questa la diagnosi, oppure quali sono state quelle cliniche negli anni.
"schizofrenia affettiva" non è una diagnosi psichiatrica. Se è schizofrenia non vi possono essere "altri disturbi psicotici connessi", la schizofrenia è una psicosi cronica di per sé, ed è un modello di malattia "opposto" a quello delle psicosi affettive, che hanno un altro nome.
La schizofrenia non prevede remissione, ma stabilizzazione, spontanea con un certo grado di danno residuo o con le terapie, che naturalmente possono però aggiungere effetti collaterali, oltre che non riuscire in genere a riportare le condizioni esattamente alla normalità. Direi che data la sua età (57), visto il decorso a episodi ripetuti intervallati da miglioramenti e il fatto che è ancora in grado di esprimersi e di interessarsi a queste questioni, forse soffriva di una forma di psicosi affettiva (erroneamente etichettata come schizofrenia affettiva), cioè di psicosi bipolare.
Chiarisca innanzitutto se è questa la diagnosi, oppure quali sono state quelle cliniche negli anni.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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