Chiarimenti sintomi
Gentili dottori,
circa 10 mesi fa,ho avuto un episodio improvviso di tachicardia.Mi sono recato al pronto soccorso e,dopo aver effettuato tutti gli accertamenti previsti, sono stato dimesso non essendo stato riscontrato nulla.Dopo qualche giorno,al reiterarsi del medesimo episodio, ho effettuato,dietro suggerimento medico,una serie di esami (ecg, holter, ecocardiogramma, ecg da sforzo, test per intolleranze alimentari, esami per la tiroide...tutti risultati negativi ).Gli episodi sono divenuti molto frequenti (quasi tutti i giorni e per diverse ore al giorno).Nel mese di aprile, ho effettuato una gastroscopia dalla quale è emersa un'esofagite da reflusso di primo grado.Lo specialista mi ha prescritto per circa tre mesi :
-pantoprazolo da 40 mg mattina,
-1 cps di levopraid da assumere prima dei pasti principali,
- 1 bustina di antiacido da assumere dopo i pasti.
Ho seguito la cura come da prescrizione, tuttavia i benefici sono stati minimi rispetto al fastidio.Solo nel periodo estivo ( metà agosto- fine settembre) ho avuto un pò di tregua.Tuttavia, a seguito di seri problemi familiari,ho nuovamente iniziato ad avvertire gli stessi sintomi con maggiore intensità accompagnati da profonda ansia, agitazione ed attacchi di panico.
Alla fine mi sono rivolto ad uno psichiatra che mi ha prescritto il sereupin.
Dopo circa 4 giorni,nel corso dei quali gli effetti collaterali sono stati devastanti ( tachicardia, extrasistoli, stanchezza, giramaneti di testa, sonnolenza costante), ho deciso di interrompere l'assunzione del farmaco e di rivolgermi ad un altro neuropsichiatra,in quanto il primo continuava a rendersi irreperibile.
Ebbene,il nuovo specialista, fermo restando l'assunzione del pantoprazolo e del levopraid, mi ha prescritto :
-cipralex per i primi 5 giorni dosaggio pari a 10 mg, da portare successivamente a 20 mg ;
- 1 cps di samyr da assumere la mattina e dopo pranzo;
- 1 cps di visken da assumere 1/2 la mattina e 1/2 la sera;
- 1 mg di lorans da assumere la sera prima di andare a dormire
Non nego che l'idea di assumere tutti questi farmaci, mi ha creato non poche preoccupazioni, tuttavia ho deciso di seguire la cura.
Anche in questo caso,gli effetti collaterali sono stati devastanti ( ho dovuto interrompere l'attività lavorativa); dopo circa 10 gg ho avuto un'eruzione cutanea sul torace.Il medico,dopo avermi ridotto il dosaggio del cipralex da 20 mg a 10 mg, al 20mo gg. mi ha detto di sospenderlo e mi ha prescritto 0.50 mg di lorans la mattina ed il pomeriggio e 2,5mg la sera(in quanto gli avevo riferito di dormire male e poco).Ebbene dopo circa 4 giorni dalla sospensione del cipralex, ho iniziato ad avvertire nausea, vertigini ed una forte emicrania(ma le extrasistole si sono notevolmente ridotte).E' possibile che questi ultimi effetti siano legati alla brusca sospensione del cipralex?Non so più cosa pensare, ma sto davvero molto male.Vi ringrazio per qualsiasi suggerimento potrete darmi.
Cordiali saluti
circa 10 mesi fa,ho avuto un episodio improvviso di tachicardia.Mi sono recato al pronto soccorso e,dopo aver effettuato tutti gli accertamenti previsti, sono stato dimesso non essendo stato riscontrato nulla.Dopo qualche giorno,al reiterarsi del medesimo episodio, ho effettuato,dietro suggerimento medico,una serie di esami (ecg, holter, ecocardiogramma, ecg da sforzo, test per intolleranze alimentari, esami per la tiroide...tutti risultati negativi ).Gli episodi sono divenuti molto frequenti (quasi tutti i giorni e per diverse ore al giorno).Nel mese di aprile, ho effettuato una gastroscopia dalla quale è emersa un'esofagite da reflusso di primo grado.Lo specialista mi ha prescritto per circa tre mesi :
-pantoprazolo da 40 mg mattina,
-1 cps di levopraid da assumere prima dei pasti principali,
- 1 bustina di antiacido da assumere dopo i pasti.
Ho seguito la cura come da prescrizione, tuttavia i benefici sono stati minimi rispetto al fastidio.Solo nel periodo estivo ( metà agosto- fine settembre) ho avuto un pò di tregua.Tuttavia, a seguito di seri problemi familiari,ho nuovamente iniziato ad avvertire gli stessi sintomi con maggiore intensità accompagnati da profonda ansia, agitazione ed attacchi di panico.
Alla fine mi sono rivolto ad uno psichiatra che mi ha prescritto il sereupin.
Dopo circa 4 giorni,nel corso dei quali gli effetti collaterali sono stati devastanti ( tachicardia, extrasistoli, stanchezza, giramaneti di testa, sonnolenza costante), ho deciso di interrompere l'assunzione del farmaco e di rivolgermi ad un altro neuropsichiatra,in quanto il primo continuava a rendersi irreperibile.
Ebbene,il nuovo specialista, fermo restando l'assunzione del pantoprazolo e del levopraid, mi ha prescritto :
-cipralex per i primi 5 giorni dosaggio pari a 10 mg, da portare successivamente a 20 mg ;
- 1 cps di samyr da assumere la mattina e dopo pranzo;
- 1 cps di visken da assumere 1/2 la mattina e 1/2 la sera;
- 1 mg di lorans da assumere la sera prima di andare a dormire
Non nego che l'idea di assumere tutti questi farmaci, mi ha creato non poche preoccupazioni, tuttavia ho deciso di seguire la cura.
Anche in questo caso,gli effetti collaterali sono stati devastanti ( ho dovuto interrompere l'attività lavorativa); dopo circa 10 gg ho avuto un'eruzione cutanea sul torace.Il medico,dopo avermi ridotto il dosaggio del cipralex da 20 mg a 10 mg, al 20mo gg. mi ha detto di sospenderlo e mi ha prescritto 0.50 mg di lorans la mattina ed il pomeriggio e 2,5mg la sera(in quanto gli avevo riferito di dormire male e poco).Ebbene dopo circa 4 giorni dalla sospensione del cipralex, ho iniziato ad avvertire nausea, vertigini ed una forte emicrania(ma le extrasistole si sono notevolmente ridotte).E' possibile che questi ultimi effetti siano legati alla brusca sospensione del cipralex?Non so più cosa pensare, ma sto davvero molto male.Vi ringrazio per qualsiasi suggerimento potrete darmi.
Cordiali saluti
[#1]
Lei non lo specifica, ma mi sembra di capire che il Cipralex le ha dato gli stessi effetti avversi del Sereupin. Evidentemente lei non tollera questa categoria di farmaci (SSRI), e le assicuro che la cosa non è affatto rara. E' anche possibile che nausea vertigini e cefalea siano dovuti alla sospensione dell'escitalopram. Proseguendo con la dose di ansiolitico che il suo medico le ha prescritto questi fenomeni dovrebbero gradualmente regredire.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Ex utente
Gentile dr. Carbonetti,
La ringrazio infinitamente per la celere risposta.
Sostanzialmente il seurepin ed il cipralex mi hanno scatenato gli stessi effetti collaterali.Il mio rammarico è che non ho potuto seguire la cura con il cipralex come da prescrizione a causa dell'eruzione cutanea che si è presentata e della quale ancora oggi non è chiaro se sia da ascrivere al predetto farmaco.Sono infatti consapevole che gli antidepressivi possono determinare nei primi giorni di assunzione diversi effetti collaterali che tendono a sparire con la prosecuzione della cura, almeno si spera.
Sono perplesso in quanto dopo aver combattutto per diversi mesi con tachicardia ed extrasistole continue, appena ho sospeso il cipralex questi fastidi sono quasi del tutto scomparsi (per completezza, faccio presente che da circa 5 giorni sto assumendo una bustina di polase dopo pranzo). Tuttavia, come sopra Le ho rappresentato, sono circa tre giorni che combatto con una forte emicrania( che ieri mi ha causato il vomito), giramenti di testa quando sono in posizione eretta, nausea.In linea teorica, sono sufficienti 20 giorni di assunzione di un antidepressivo( tra l'altro al dosaggio minimo) per causare tutto questo malessere?Oppure tutto ciò potrebbe comunque essere una manifestazione della sindrome ansiosa-depressiva?Cordialmente
La ringrazio infinitamente per la celere risposta.
Sostanzialmente il seurepin ed il cipralex mi hanno scatenato gli stessi effetti collaterali.Il mio rammarico è che non ho potuto seguire la cura con il cipralex come da prescrizione a causa dell'eruzione cutanea che si è presentata e della quale ancora oggi non è chiaro se sia da ascrivere al predetto farmaco.Sono infatti consapevole che gli antidepressivi possono determinare nei primi giorni di assunzione diversi effetti collaterali che tendono a sparire con la prosecuzione della cura, almeno si spera.
Sono perplesso in quanto dopo aver combattutto per diversi mesi con tachicardia ed extrasistole continue, appena ho sospeso il cipralex questi fastidi sono quasi del tutto scomparsi (per completezza, faccio presente che da circa 5 giorni sto assumendo una bustina di polase dopo pranzo). Tuttavia, come sopra Le ho rappresentato, sono circa tre giorni che combatto con una forte emicrania( che ieri mi ha causato il vomito), giramenti di testa quando sono in posizione eretta, nausea.In linea teorica, sono sufficienti 20 giorni di assunzione di un antidepressivo( tra l'altro al dosaggio minimo) per causare tutto questo malessere?Oppure tutto ciò potrebbe comunque essere una manifestazione della sindrome ansiosa-depressiva?Cordialmente
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Una cefalea con vomito e vertigini potrebbe essere emicranica, ma in questo caso dovrebbe averne già sofferto in passato. Sicuramente una cefalea come lei descrive non ha a che fare con la sindrome ansioso-depressiva. E' più probabile che sia correlata al farmaco.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 15/11/2014.
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