Disturbo ossessivo compulsivo con paura delle infezioni e dello sporco con conseguente ablutomania e
Salve gentili dottori, spero di aver centrato la sezione giusta.
Sono in cura da circa due anni per disturbo ossessivo compulsivo con paura delle infezioni e dello sporco con manie di pulizia (iniziato in maniera importante circa 3/4 anni prima).
Il mio psichiatra, assieme alla terapia comportamentale, mi ha dato il citalopram, portato, lentamente e senza effetti collaterali, a 30mg al giorno.
Da aprile 2013 sino ad agosto 2013, ho visto migliorare e quasi sparire il mio disturbo, lavorando come cameriere in una discoteca e raccogliendo da terra bicchieri sporchi, e quant'altro e non cambiandomi vestiti o biancheria da letto o da bagno ogni giorno (o più volte al giorno) come prima.
A fine agosto però, una vicenda personale grave (domiciliari) mi ha porta ad uno stato di prostrazione tale, da ricadere nel disturbo, complice il non potermi muovere da casa, con conseguente perdita di amicizie e lavori vari, e problemi economici.
Dopo qualche mese, a ottobre esco dai domiciliari, e inizio ad assumere il farmaco in maniera discontinua, senza dirlo al medico che mi seguiva e così sino maggio 2014, tra alti e bassi, quando finalmente decido di riprenderlo, a parte dieci giorni a luglio (in pratica ho azzerato tutto, mi ha detto poi) ma a tutt'oggi non sto ottenendo nessuno degli effetti ottenuti ad agosto 2013 (mi sembra di andare sempre peggio), quando stavo veramente bene, sono sempre in ansia per il lavoro, per mia madre che si dispera per me (sono orfano di padre).
Il mio psichiatra che è anche il mio psicoterapeuta, a questo punto, ha deciso di cambiare la terapia, proponendomi di associare all'antidepressivo un antipsicotico, (mi pare abbia parlato di Seroquel, se non sbaglio) però informandomi delle difficoltà di stabilire un'esatta dose di questo secondo farmaco e della risposta non certa, sia proponendomi il Prozac (quindi cambiando antidepressivo) associato ad una bassa dose di Orap (cercando una mia collaborazione, presumo).
Mi ha spiegato la differenza da un punto di vista dell'efficacia, solo che cercando in internet, ho visto che il seroquel dovrebbe essere dato solo a chi inizia la terapia con antidrepessivo e che non ha una buona efficacia, o per lo meno così ho capito, e che invece l'orap non andrebbe dato proprio con il prozac per eventuali problemi cardiaci, di cui lui mi ha parlato, ma rassicurandomi che la dose minima che mi dovrebbe dare, un quarto di compressa, non dovrebbe darmi nessun problema.
A questo punto vi chiedo secondo voi quale sarebbe la scelta giusta, anche perché sono sicuro che se risolvessi i miei problemi personali di lavoro e famiglia, potrei tornare alla condizione di agosto 2013 senza cambiare nulla.
Su questo il medico dice che sarebbe possibile, ma che anche non posso avere dei crolli ogni volta che incontro una situazione contraria, e mi ha anche informato che il trattamento del mio disturbo è complesso e che la situazione di mia madre che si dispera per me, non aiuta.
Grazie e spero di aver detto tutto
Sono in cura da circa due anni per disturbo ossessivo compulsivo con paura delle infezioni e dello sporco con manie di pulizia (iniziato in maniera importante circa 3/4 anni prima).
Il mio psichiatra, assieme alla terapia comportamentale, mi ha dato il citalopram, portato, lentamente e senza effetti collaterali, a 30mg al giorno.
Da aprile 2013 sino ad agosto 2013, ho visto migliorare e quasi sparire il mio disturbo, lavorando come cameriere in una discoteca e raccogliendo da terra bicchieri sporchi, e quant'altro e non cambiandomi vestiti o biancheria da letto o da bagno ogni giorno (o più volte al giorno) come prima.
A fine agosto però, una vicenda personale grave (domiciliari) mi ha porta ad uno stato di prostrazione tale, da ricadere nel disturbo, complice il non potermi muovere da casa, con conseguente perdita di amicizie e lavori vari, e problemi economici.
Dopo qualche mese, a ottobre esco dai domiciliari, e inizio ad assumere il farmaco in maniera discontinua, senza dirlo al medico che mi seguiva e così sino maggio 2014, tra alti e bassi, quando finalmente decido di riprenderlo, a parte dieci giorni a luglio (in pratica ho azzerato tutto, mi ha detto poi) ma a tutt'oggi non sto ottenendo nessuno degli effetti ottenuti ad agosto 2013 (mi sembra di andare sempre peggio), quando stavo veramente bene, sono sempre in ansia per il lavoro, per mia madre che si dispera per me (sono orfano di padre).
Il mio psichiatra che è anche il mio psicoterapeuta, a questo punto, ha deciso di cambiare la terapia, proponendomi di associare all'antidepressivo un antipsicotico, (mi pare abbia parlato di Seroquel, se non sbaglio) però informandomi delle difficoltà di stabilire un'esatta dose di questo secondo farmaco e della risposta non certa, sia proponendomi il Prozac (quindi cambiando antidepressivo) associato ad una bassa dose di Orap (cercando una mia collaborazione, presumo).
Mi ha spiegato la differenza da un punto di vista dell'efficacia, solo che cercando in internet, ho visto che il seroquel dovrebbe essere dato solo a chi inizia la terapia con antidrepessivo e che non ha una buona efficacia, o per lo meno così ho capito, e che invece l'orap non andrebbe dato proprio con il prozac per eventuali problemi cardiaci, di cui lui mi ha parlato, ma rassicurandomi che la dose minima che mi dovrebbe dare, un quarto di compressa, non dovrebbe darmi nessun problema.
A questo punto vi chiedo secondo voi quale sarebbe la scelta giusta, anche perché sono sicuro che se risolvessi i miei problemi personali di lavoro e famiglia, potrei tornare alla condizione di agosto 2013 senza cambiare nulla.
Su questo il medico dice che sarebbe possibile, ma che anche non posso avere dei crolli ogni volta che incontro una situazione contraria, e mi ha anche informato che il trattamento del mio disturbo è complesso e che la situazione di mia madre che si dispera per me, non aiuta.
Grazie e spero di aver detto tutto
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La cura del DOC è tra le più complesse e difficili di tutta la psichiatria. Il suo medico l'ha curata bene la prima volta,la conosce bene, e dovrebbe continuare ad avere fiducia in lui. L'associazione SSRI-atipico è valida.
Auguri
Auguri
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 12/11/2014.
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