Depressione ed epatite c
buongiorno, ho un epatite cronica "c" e soffro di ricorrenti depressioni da parecchi anni. Ho richiesto l'invalidità civile avendo anche problemi alla schiena (ho una brutta scoliosi) mi hanno riconosciuto un 46%. Ora vorrei chiedere l'aggravamento dovuto alle ricorrenti ricadute depressive. Sono correlabili queste frequenti depressioni con il mio stato di salute (epatite)? E quanto possono incidere in un evenutale richiesta di aggravamento? Grazie
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Gentile utente,
la sua domanda deve essere ripostata nella apposita sezione in cui ci sono colleghi che possono risponderle secondo quanto previsto dalle tabelle ministeriali.
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Non ho capito bene. La domanda è se le depressioni ricorrenti sono correlabili al decorso dell'epatite C ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Utente
si vorrei sapere se in medicina è stato valutata l'ipotesi che in qualche modo l'epatice c ,che è insorta sicuramente prima delle mie depressioni, sia collegata alle stesse e se eventuali cure che sto facendo e purtroppo sempre più spesso negli ultimi dieci anni (antidepressivi citalopram, en, xanax) possano influire negativamente sul mio fegato. Grazie
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Gentile utente,
e' necessario valutare il grado della sua epatite C, ed eventualmente considerare se sta effettuando una terapia farmacologica per ridurne la progressione.
E' infatti noto che l'uso di interferone puo' indurre fenomeni depressivi, come anche una epatite particolarmente avanzata puo' provocare alcune alterazioni dell'umore in relazione anche alla presenza di alcuni metaboliti nel sangue che non possono essere processati in modo efficace dal suo fegato.
L'utilizzo di alcuni psicofarmaci si e' dimostrato essere sufficientemente sicuro sul fegato anche in condizioni di insufficienza epatica non totale.
Quindi, si devono prendere in considerazione tutti questi parametri per poter valutare la presenza di sintomi depressivi secondari ad una condizione medica generale oppure una sintomatologia depressiva reattiva alla condizione insorta dopo la patologia epatica che l'ha colpita.
e' necessario valutare il grado della sua epatite C, ed eventualmente considerare se sta effettuando una terapia farmacologica per ridurne la progressione.
E' infatti noto che l'uso di interferone puo' indurre fenomeni depressivi, come anche una epatite particolarmente avanzata puo' provocare alcune alterazioni dell'umore in relazione anche alla presenza di alcuni metaboliti nel sangue che non possono essere processati in modo efficace dal suo fegato.
L'utilizzo di alcuni psicofarmaci si e' dimostrato essere sufficientemente sicuro sul fegato anche in condizioni di insufficienza epatica non totale.
Quindi, si devono prendere in considerazione tutti questi parametri per poter valutare la presenza di sintomi depressivi secondari ad una condizione medica generale oppure una sintomatologia depressiva reattiva alla condizione insorta dopo la patologia epatica che l'ha colpita.
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Utente
ho iniziato anni fa una terapia interferonica ma ho dovuto sospenderla perchè andava a peggiorare il mio stato ansio depressivo e per questo con l'ultima visita mi hanno levato ogni possibilità di cura proprio per evitare brutte ricadute ma succede comunque. La mia epatite non altera e non ha mai alterato le transaminasi ma ho una viremia altissima che raddoppia annualmente. L'ultima ecografia e il fibroscan non segnalano grosse alterazioni all'organo. Grazie del consulto e buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5k visite dal 22/08/2008.
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