Droga, depakin e laroxyl

Mi riallaccio e ultimo la mia richiesta online a questi consulti: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/442192-dubbio-droga-effetti-collaterali-del-farmaco-depakin.html

Ho eseguito la visita specialistica e mi è stata prescritta quella cura che ho elencato. Ho subito degli effetti collaterali e ho sospeso sotto consiglio del medico il depakin per i disturbi che mi ha causato molto violenti, mentre il laroxyl, antipanico e antidepressivo mi è stato consigliato per curare quei dolori nevralgici che sono stati bollati come causa dell'uso di sostanze e di forte stress. Nonostante io segua scrupolosamente la cura e a breve aggiungerò il supporto psicoterapeutico (e nonostante il laroxyl) mi perdura questa sensazione di malessere, forte mialgia sopratutto dentro il bulbo oculare, un disturbo visivo a sprazzi, nausea e anche dissenteria. Ora lungi dal voler essere ipocondriaco, ma conscio di aver usato a grandi dosi sia per via nasale che orale alcaloidi come la cocaina, essere stato per 5 mesi un forte fumatore, e aver subito dei forti stress nervosi, conoscendo quali siano le principali fonti di danno di questi tre fattori sopra elencati e ascoltando i sintomi al di fuori di un discorso puramente psichiatrico e psicoterapeutico, diciamo per "scrupolo", dovrei richiedere un altro tipo di indagine per scongiurare qualche altra causa concomitante?
Non voglio arrivare a confondere malesseri fisici da quelli psichici ma i disturbi sono distaccati dal fattore "panico" o ansia e non vorrei trascurarli.
Appunto chiedevo un parere se sia il caso di richiedere un approfondimento in questo senso
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

Non esiste alcuna distinzione tra fisico e psichico, perché non sono due termini sullo stesso piano. A monte dello psichico c'è il cervello, che è parte del fisico.
Si tratta di distinguere una reazione di panico da altro, e chi ne soffre può svilupparla in relazione a svariati farmaci, senza che questo comporti necessariamente il doverli sospendere.

Se ha sospeso però il depakin, mi par di capire che la cura quindi non ci sia più. Per cui deve contattare lo psichiatra e farsi comunicare un'alternativa.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Questo senza meno. La mia preoccupazione è che a questo punto possa esserci qualcosa di natura patologica oltre che psichiatrica
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
"di natura patologica oltre che psichiatrica "

Le ripeto che lo psichiatrico rientra nel cerebrale, quindi "patologico" lo è come qualsiasi altro tipo di malattia. Soltanto che trattandosi di cervello, la persona tende a non riconoscere i sintomi psichici come espressione del cervello, da qui la distinzione, in realtà inesistente, tra "fisico" e "non fisico".
I sintomi di una ipocondria, o di un disturbo d'ansia, sono riconoscibili come quelli di una polmonite.
La diagnosi l'ha già avuta, ora il punto è iniziare una cura, il primo tentativo non è andato bene per motivi di tollerabilità, o forse semplicemente per una reazione d'allarme ad alcuni effetti del farmaco, non necessariamente limitanti.
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Utente
Utente
Queste sintomatologie sono sempre presenti e spossanti e se l'esito è stato quello, ahimè, devo attenermi al verdetto. Devo dire che fisicamente è molto dura perchè il malessere fisico è vivido e talvolta con stati "spaventevoli" e quindi essendo una persona che si sposta molto e esposta a una situazione di stress e circondata da persone ho quell'aura di paura di una ricaduta o un aspettazione di un evento poco piacevole.
So che la terapia non è una passeggiata, questi farmaci sono pesanti, non mi basta pensare ad altro per far andare via il malessere, anzi .... cercherò di resistere che devo dire :)
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

"questi farmaci sono pesanti, non mi basta pensare ad altro per far andare via il malessere, anzi .... cercherò di resistere che devo dire :) "

Non capisco il ragionamento. Quali farmaci sono pesanti ? Al momento non ha una cura, se ne faccia mettere una. Ha solo provato un farmaco che (forse) non fa per lei. Che c'entra resistere ? Sta probabilmente temporeggiando per effetto della sua condizione anziché passare ad un'altra cura. Non ha senso. Inutile ripetere i suoi sintomi come se fossero poco chiari, deve trattare la sua condizione. Non capisco secondo quale logica si arrivi a dire "non mi basta pensare ad altro per far andare via il malessere" (chi le chiede questo ? Mi sembra ovvio che non serva a niente. Se pensa ad altro non sta male, non è che pensando ad altro manda via il malessere); e "cercherò di resistere" (assolutamente no, si curi).
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Utente
Utente
La cura che seguo sono attualmente i 3 xanax da 0,50 al giorno, il depakin sospeso dal medico quindi non contato e il laroxyl alla sera 5 gocce. Dal momento del fatto della droga sono apssati quasi 2 mesi e la caduta nervosa forte è stata 3 settimane fa il cui esito della TAC risultava perfetto. Il ragionamento è che a tutt'oggi questi sintomi fisici persistono, malessere costante giornaliero, nausea, giramenti di capo sopratutto a fare sforzi e camminate, stanchezza, algie al capo e fastidiose auree agli occhi ....
Però non so più a cosa collegare questi disturbi fisici. Somatizzazioni? ansia? Non riesco più a capire se questi disturbi siano collegati a un trauma di tipo psicologico o siano patologici, questo è il punto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

Devo ripetermi perché evidentemente non sta capendo. La cura non c'è. Aveva una cura, il depakin non è stato confermato, per cui la cura non c'è più. Va scelta una cura in sostituzione, eventualmente. Questa non è la cura decisa in partenza, quindi semplicemente al momento non ha la cura che il medico aveva pensato, né una in sostituzione.
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Utente
Utente
Questo è chiaro e ora ho compreso il discorso. Ho intrapreso comunque una via di psichiatria e psicoterapia. Questa sera ad esempio ho avuto il solito episodio di disturbo visivo e nausea dopo una camminata e la solita "aura" di fastidio dietro la testa. A cena questa cosa si è acutizzata in un cerchio al centro della testa come una sensazione di formicolio ma estremamente forte e fastidiosa, direi quasi preoccupante, ma vista la situazione (un lutto e persone in casa) ho taciuto la cosa e mangiato. Ho sentito subito la dottoressa e ha escluso una connessione con il perdurare di questi disturbi, il laroxyl mu ha tolto i dolori al collo ma non questi disturbi. A questo punto, fermo restando che ho assunto forti dosi di droga per due mesi, che ho un passato da doc bipolare, e che comunque questi disturbi perdurano nonostante io sia seguito da uno specialista, cambiando la domanda, ritiene come specialista delle dipendenze che siano effetti normali anche dopo due mesi (anche se si sono acutizzati durante la fase di forte stress psicologico) o che debba fare qualche altro esame di tipo specialistico? (Neurologico ecc... ) se potrebbe o meno essere necessario, giusto per capire la ragione di queste manifestazioni di malessere
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

Ritengo che non abbia più una cura coerente con le sue diagnosi, che non sono "un passato da doc bipolare", sono diagnosi di cui almeno una ha come elemento scontato la ricorrenza (bipolare), l'altro (doc) frequentemente persiste, cambiando l'oggetto dell'ossessione.
Al momento non ha una terapia né per il disturbo bipolare, né per il doc. Non si capisce perché salta a piè pari questo punto logico. Aveva il depakin, non si può usare il depakin (forse), quindi cosa si usa ?

Tutto il resto è già stato ripetuto abbondantemente, ma se rimaniamo a discuterne non credo che la cosa abbia un senso.
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