Ansia e leggera depressione, consulto
salve a tutti..
vi scrivo per un consulto/consiglio, ho visto l'efficienza delle vostre risposte..
allora vi racconto un po.. a febbraio di questo anno ho cominciato ad avere ansia ed attacchi di panico che mi hanno portato nel giro di un mesotto a subire una leggera depressione ansiosa da un momento all'altro, apparentemente senza un reale motivo. al che ho voluto consultare una psicoterapeuta con cui ho cominciato un percorso per capire un po cosa possa aver provocato ciò, mancanza del lavoro, spostamenti e rientri, stili di vita un po differenti da ciò che son sempre stato.. insomma nel tempo , vuoi per forza di volontà, vuoi per i suoi consigli, sono stato molto meglio.. al mio primo colloquio lei mi consigliò di consultare uno psichiatra perché i miei stimoli nella giornata erano scarsi.. e io volli essere così cocciuto e pauroso degli psicofarmaci che continuando ho avuto questa mini ripresa dell umore e della vita di tutti i giorni. arriviamo ad adesso.. sono due mesi che fortunatamente ho un lavoro, ho ripreso le attività fisiche come la palestra (insieme alla "ripresa monetaria"), viaggetti, batteria nuova.. ciò che mi avrebbe reso felice! il fatto pero è questo nell ultimo periodo mi sento dinuovo giu di morale, eppure tutto va bene.. avevo deciso di smettere la psicoterapia sempre due mesi fa con il consenso della psicoterapeuta. ma ieri ho fissato un appuntamento dove ho voluto rivederla per parlarle di questi cali depressivi ansiosi.. alla fine non rinuncio a niente, solo che l'ansia degli eventi è tanta, ma dormo, scherzo, e faccio ciò che avrei fatto "ieri", solo che devo sforzarmi.. vorrei avere un vostro consulto su cosa dovrei fare, se continuare psicoterapia o rivolgermi da uno psichiatra.. io ho una paura innata per gli psicofarmaci e per i loro effetti ..
vi scrivo per un consulto/consiglio, ho visto l'efficienza delle vostre risposte..
allora vi racconto un po.. a febbraio di questo anno ho cominciato ad avere ansia ed attacchi di panico che mi hanno portato nel giro di un mesotto a subire una leggera depressione ansiosa da un momento all'altro, apparentemente senza un reale motivo. al che ho voluto consultare una psicoterapeuta con cui ho cominciato un percorso per capire un po cosa possa aver provocato ciò, mancanza del lavoro, spostamenti e rientri, stili di vita un po differenti da ciò che son sempre stato.. insomma nel tempo , vuoi per forza di volontà, vuoi per i suoi consigli, sono stato molto meglio.. al mio primo colloquio lei mi consigliò di consultare uno psichiatra perché i miei stimoli nella giornata erano scarsi.. e io volli essere così cocciuto e pauroso degli psicofarmaci che continuando ho avuto questa mini ripresa dell umore e della vita di tutti i giorni. arriviamo ad adesso.. sono due mesi che fortunatamente ho un lavoro, ho ripreso le attività fisiche come la palestra (insieme alla "ripresa monetaria"), viaggetti, batteria nuova.. ciò che mi avrebbe reso felice! il fatto pero è questo nell ultimo periodo mi sento dinuovo giu di morale, eppure tutto va bene.. avevo deciso di smettere la psicoterapia sempre due mesi fa con il consenso della psicoterapeuta. ma ieri ho fissato un appuntamento dove ho voluto rivederla per parlarle di questi cali depressivi ansiosi.. alla fine non rinuncio a niente, solo che l'ansia degli eventi è tanta, ma dormo, scherzo, e faccio ciò che avrei fatto "ieri", solo che devo sforzarmi.. vorrei avere un vostro consulto su cosa dovrei fare, se continuare psicoterapia o rivolgermi da uno psichiatra.. io ho una paura innata per gli psicofarmaci e per i loro effetti ..
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Buonasera,
da quello che scrive sembrerebbe aver avuto un discreto beneficio dalla psicoterapia, solo che permane un lieve abbassamento del tono dell'umore. Per quanto riguarda la necessità o meno di una valutazione psichiatrica le consiglio di chiedere un parere alla sua psicoterapeuta che conosce approfonditamente la sua storia clinica. Consideri che comunque l'eventuale terapia farmacologica verrà prescritta dallo specialista tenendo conto del fatto che non ha mai assunto farmaci.
Cordiali saluti.
da quello che scrive sembrerebbe aver avuto un discreto beneficio dalla psicoterapia, solo che permane un lieve abbassamento del tono dell'umore. Per quanto riguarda la necessità o meno di una valutazione psichiatrica le consiglio di chiedere un parere alla sua psicoterapeuta che conosce approfonditamente la sua storia clinica. Consideri che comunque l'eventuale terapia farmacologica verrà prescritta dallo specialista tenendo conto del fatto che non ha mai assunto farmaci.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Tiziana Corteccioni
www.tizianacorteccioni.it
[#2]
La psicoterapia è di grande aiuto in questi casi. Anche i farmaci, i farmaci attuali aiutano a migliorare, aiutano a beneficiare maggiormente della psicoterapia adatta, non creano dipendenza e possono essere interrotti senza difficoltà. La scelta di avvalersene o no è tutta sua, le garantisco che nessuno psichiatra ambisce a sostituire il suo disturbo con uno legato ai farmaci ancora peggiore ;).
Inoltre, in questi casi, la farmacoterapia non rappresenta necessariamente un'alternativa alla psicoterapia efficace.
Inoltre, in questi casi, la farmacoterapia non rappresenta necessariamente un'alternativa alla psicoterapia efficace.
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 06/11/2014.
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Approfondimento su Ansia
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