Ansia e dolori vari

Buongiorno Dottori,
purtroppo vi scrivo anche in questa sezione.

Io sono un ragazzo di 21 anni che da anni (probabilmente da quando mia nonna è morta di tumore, io avevo 14 anni) soffro di ansia riguardo alle malattie e alla morte. Ho avuto, nel 2012, anche alcuni mesi in cui ho sofferto di attacchi di panico dove ho assunto Xanax in piccole dosi. Gli attacchi di panico e la forte ansia sono stati creati da un ambiente di lavoro malsano (potremmo chiamarlo mobbing). Purtroppo ancora oggi mi trovo in terapia da uno psichiatra senza assumere farmaci (per mia volontà) e nello stesso posto di lavoro, anche se ci sono stati dei miglioramenti.

Questo posto di lavoro (ufficio) mi ha fatto anche iniziare a fumare, quasi un pacchetto al giorno, che è diventata una scusa per uscire un attimo e fare una breve pausa. Il fumo però, chiaramente, mi crea ansia.

Ultimamente avverto dolori e fastidi al petto e al braccio sinistro, oltre che fastidi alle orecchie (come se fossero tappate). Ogni qualvolta sento un dolore, magari mentre fumo o subito dopo, vado in panico pensando a qualcosa di grave. Devo dire che l'ansia è migliorata, in quanto questi dolori un anno fa mi facevano scappare subito dal medico o al pronto soccorso, mentre ora non più. Ho fatto dunque molte volte radiografie del torace, elettrocardiogrammi, analisi, ecc. che non hanno mai riscontrato niente se non dolori muscolari o leggere nevralgie. Ultimi analisi (radiografie, ECG, ecc) le ho effettuate in giugno 2014, anche in questo caso senza nessun risultato preoccupante. In agosto 2014 ho effettuato un analisi generale del sangue da cui il mio medico ha detto che ho uno stato di salute, almeno fisicamente, buono. Allo stesso tempo però assumo ogni mattina (da circa un anno) delle pastiglie di bisoprololo (5mg) che mi calmano le palpitazioni e di conseguenza calmano anche un po' l'ansia (quando avevo palpitazioni avevo ansia).

Ultima cosa: ultimamente la sera, a letto e mentre sto cercando di addormentarmi, avverto spesso (magari anche più volte in una sera) degli attimi in cui mi sembra che il cuore si fermi con un conseguente senso di caldo in tutto il corpo di pochissimi secondi. Il senso del "cuore che si ferma" l'ho avvertito, una settimana fa, mentre stavo fumando ed ero in pausa al lavoro...potete immaginare l'ansia che ho avuto.

Vi chiedo dunque: dolori e fastidi al petto, viste le varie analisi e il mio stato di salute fisico abbastanza buono, e queste sensazioni citate prima di addormentarmi, possono derivare tutte "semplicemente" dall'ansia o sono motivi di preoccupazione fisica?

Ringraziandovi anticipatamente, porgo cordiali saluti.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Il suo psichiatra di fiducia cosa afferma al riguardo? Ha formulato una diagnosi? Ha proposto una terapia che lei preferisce non assumere? Avere qualche notizia in questo senso ci può chiarire alcune questioni.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dottore,
la ringrazio per la risposta.

Il mio psichiatra, riguardo ai dolori, ipotizza che sia una leggera iperventilazione che può creare dolori ai muscoli pettorali. Il mio medico generalista invece crede siano leggere nevralgie. Quando mi è capitato, causa ansia, di farmi visitare in pronto soccorso loro hanno sostenuto siano dolori muscolari, ma non mi hanno dato una spiegazione riguardo la causa.

Io ho sofferto di attacchi di panico da giugno a novembre 2012 e sono andato da uno psichiatra. Traslocando e con il passare degli attacchi di panico non sono più andato. Ho richiamato un altro psichiatra, più vicino al mio nuovo domicilio, nel maggio 2013, che è il mio attuale. All'inizio, dopo prime visite per capire il motivo dell'ansia, mi ha chiesto se avessi voluto farmaci ma io ho risposto che, se era possibile, volevo evitare. Da lì non mi ha proposto più nessuna cura farmacologica, ma ha sostenuto quella del mio generalista (bisoprololo).

La diagnosi di ansia, lui dice, può essere legata ad un insicurezza generale (io ho sempre vissuto con mia mamma e non ho mai conosciuto mio padre, per volere suo), dovuta a molti fattori. Mi ha detto che potrebbe trattarsi anche di "una voglia di sentirsi normale e uguale agli altri", però una diagnosi certa non me l'ha mai formulata.

Dal maggio 2013 ad oggi la situazione è sicuramente migliorata. Come detto non scappo subito in pronto soccorso al primo dolore e anche il mio psichiatra, vedendo miglioramenti, ha deciso di continuare a vederci una volta al mese invece che una volta ogni due settimane (agli inizi era anche una volta alla settimana).

Cordialmente
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Considerata la breve esposizione della sua storia clinica, la modalità di presentazione dei sintomi riferiti e la negatività degli accertamenti clinici finora praticati, l'ipotesi di problemi relativi all'ansia, nella genesi dei suoi disturbi, appare verosimile. Tuttavia deve essere lo specialista di fiducia a esprimersi in questo senso dal punto di vista diagnostico. Se lo specialista dovesse confermare l'ipotesi di un disturbo d'ansia, allora sarebbe opportuno un trattamento farmacologico teso alla risoluzione della stessa sintomatologia. A mio parere occorre approfondire questi aspetti con lo specialista di fiducia.
Cordiali saluti
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