La verità sulle Benzodiazepine e gli SSRI

Gentili Dottori,

Sulle Benzodiazepine e sugli SSRI su Internet si legge tutto e il contrario di tutto, e almeno io, non riesco ad avere un indizio su cosa sia vero e cosa sia frutto di ignoranza e mal gestione delle terapie.

A causa di Ansia, e Attacchi di Panico, prendo dal 2012 una compressa di Zoloft e una media di 30 gocce di Alprazolam al giorno, suddivise in 15 mattina 15 pomeriggio. Durante il 2013 ho smesso, senza alcun disturbo, per 8-10 mesi e in seguito a un periodo difficile ho ripreso la terapia con gli stessi dosaggi.

Il mio psicologo, il mio psichiatra (che ovviamente mi segue) e il mio dottore generico sono tutti a conoscenza di questa terapia e tutti la supportano con positività, ripetendomi che sono bassi dosaggi, che è una terapia perfettamente normale, iper prescritta e che se su di me funziona non c'è ragione di temerla o di sospenderla senza avere la piena certezza di poter camminare con le proprie gambe.

Eppure la mia famiglia e la mia fidanzata, vedono questa mia necessità farmacologica come il male assoluto, mi tartassano di articoli online dove si condannano tali sostanze come estremamente dannose, dove si parla di dipendenza paragonabile a eroina e droghe pesanti.

Forse il mio desiderio di sentirmi appoggiato in questa terapia, è chiedere troppo. O forse hanno ragione loro, e dovrei liberarmi da questa "necessità".
Mi chiedo, e Vi chiedo, se una visita neurologica fosse utile, magari a verificare la natura del mio problema.

Ma sopratutto Vi chiedo se davvero questi farmaci sono così dannosi come alcuni ritengono, o se si mistifica tutto a causa dell'aura di ignoranza che esiste sull'argomento. Vi chiedo anche se in effetti è vero che queste terapie andrebbero fatte per brevi periodi, anche se il mio Medico generico mi ha detto che di recente, onde evitare ricadute, si è proprio scoperto che è più efficace una terapia di basso dosaggio ma di lunga durata.

Mi affido ai vostri consigli e al vostro giudizio disinteressato.

Grazie
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
La ricaduta dopo un breve periodo di sospensione può essere testimonianza del fatto che la precedente terapia era stata effettuata per un periodo troppo breve e a un dosaggio relativamente troppo basso, per quello che riguarda l'antidepressivo. La terapia con alprazolam dovrebbe essere limitata ad alcuni mesi e poi gradualmente dismessa, sotto controllo medico, poiché tali farmaci non sono curativi ma soltanto sintomatici e dopo diverse settimane possono iniziare a dare problemi di assuefazione. La terapia con l'ssri va invece mantenuta per un periodo variabile tra i 12 e i 24 mesi e a un dosaggio che dipende da numerose variabili, tra cui la risposta clinica, la tollerabilità, il numero precedente di episodi, i dosaggi precedenti, i tempi di terapia precedenti, etc. Tutte variabili che lo specialista analizza e valuta nel prescrivere una terapia, anche di mantenimento.
Su internet c é scritto di tutto. Occorre saper filtrare le fonti. C é anche scritto che Michael Jackson é ancora vivo, che Hitler vive in Brasile, che Ebola é stato creato in laboratorio, che al posto di Paul Mc Cartney c é un sosia, etc. etc.

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it