Pensiero ossessivo del suicidio
Buongiorno, è da circa un mese che continuo a pensare tutto il giorno al suicidio. Sono in cura con anafranil 75 mg 1 compressa la mattina e 1 la sera ma questo pensiero non se va. Io ho paura di arrivare a compiere questo gesto. Cosa posso fare? E' giusta la cura che mi è stata data? Quanto impiega l'anafranil a fare effetto? Grazie mille
[#1]
Buon giorno anche a Lei,
se la cura è solo questa, allora verosimilmente non è ottimale; ma credo che lo pensa anche Lei e credo che ne ha già parlato con il Suo psichiatra: che cosa dice lui ? Lo psichiatra che La segue è al corrente del come sta andando ?
se la cura è solo questa, allora verosimilmente non è ottimale; ma credo che lo pensa anche Lei e credo che ne ha già parlato con il Suo psichiatra: che cosa dice lui ? Lo psichiatra che La segue è al corrente del come sta andando ?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#3]
Ok, è stato valutato dal Suo psichiatra che si tratta di una ossessione, ma l'ossessione è solo un sintomo, un sintomo di una malattia, e, perché la terapia sia efficace, bisogna trattare non solo il sintomo, ma anche la malattia che sta alla base.
Le ossessioni possono essere caratteristiche del Disturbo Ossessivo-Compulsivo oppure, non di rado, delle fasi depressive delle malattie di umore (ho fatto solo alcuni esempi, magari più rilevanti per noi).
Allora, nel caso della fase depressiva di una malattia di umore (come mi risulta dai Suoi consulti precedenti), l'Anafranil è indicato come la cura, ma comporta anche i rischi, perché può di per sé accentuare alcuni sintomi, fra i quali i pensieri di suicidio. Dunque, nel caso dell'episodio depressivo, non sempre la dose più alta è la più ottimale. Diversa sarebbe la situazione nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo, dove ci vogliono le dosi veramente alte, ma ci vuole anche più tempo per vedere l'efficacia (il che è più sopportabile, perché nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo di solito non si tratta degli "episodi acuti" (come sembra nel Suo caso), ma dei sintomi che hanno un carattere più o meno costante.
Inoltre, l'Anafranil deve essere affiancato anche dagli altri farmaci, e bisogna valutare se questi altri farmaci (Olanzapina) sono ottimali. L'Olanzapina è un farmaco che ha attività ansiolitiche, sedative e (secondo alcuni) stabilizzanti l'umore. Questa ultima caratteristica (stabilizzante l'umore) potrebbe essere particolarmente importante (come anche quella ansiolitica) nel caso della malattia depressiva. Tuttavia, non è detto che l'Olanzapina è il farmaco ottimale al quale ricorrere a tali scopi: esistono anche i farmaci più "vecchi", ma buoni, cui uso a tale scopo è più affermato. Idem per quanto riguarda l'attività ansiolitica.
Non meno importante: l'Olanzapina è stata proposta anche per la cura dei sintomi ossessivi, anche nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo, ed anche nelle altre malattie che si manifestano con le ossessioni, ma quanto sia veramente ottimale in tale ambito è ancora discutibile, non si può scartare che in alcuni casi l'Olanzapina può anche peggiorare tali sintomi. E' corretto affiancare ad Anafranil un altro farmaco che possa migliorare il controllo anche dei sintomi specificatamente ossessivi, ma forse l'Olanzapina non è il farmaco più ottimale. Anche qui ci sono i farmaci più tradizionali.
Se l'Olanzapina fosse efficace, questo sarebbe stato chiaro già dai primi giorni, dunque, probabilmente non è efficace, e avrei pensato ad un altro farmaco che accompagni l'Anafranil.
------------------------------
Fermi restando i dubbi che ho espresso prima (da discutere con il Suo specialista), c'è anche la possibilità che a dosaggio maggiore l'Olanzapina sarebbe stata forse più efficace. Bisogna valutare anche la Sua esperienza precedente con l'Olanzapina - se è stata efficace in precedenza in questi casi e a quale dosaggio.
Le ossessioni possono essere caratteristiche del Disturbo Ossessivo-Compulsivo oppure, non di rado, delle fasi depressive delle malattie di umore (ho fatto solo alcuni esempi, magari più rilevanti per noi).
Allora, nel caso della fase depressiva di una malattia di umore (come mi risulta dai Suoi consulti precedenti), l'Anafranil è indicato come la cura, ma comporta anche i rischi, perché può di per sé accentuare alcuni sintomi, fra i quali i pensieri di suicidio. Dunque, nel caso dell'episodio depressivo, non sempre la dose più alta è la più ottimale. Diversa sarebbe la situazione nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo, dove ci vogliono le dosi veramente alte, ma ci vuole anche più tempo per vedere l'efficacia (il che è più sopportabile, perché nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo di solito non si tratta degli "episodi acuti" (come sembra nel Suo caso), ma dei sintomi che hanno un carattere più o meno costante.
Inoltre, l'Anafranil deve essere affiancato anche dagli altri farmaci, e bisogna valutare se questi altri farmaci (Olanzapina) sono ottimali. L'Olanzapina è un farmaco che ha attività ansiolitiche, sedative e (secondo alcuni) stabilizzanti l'umore. Questa ultima caratteristica (stabilizzante l'umore) potrebbe essere particolarmente importante (come anche quella ansiolitica) nel caso della malattia depressiva. Tuttavia, non è detto che l'Olanzapina è il farmaco ottimale al quale ricorrere a tali scopi: esistono anche i farmaci più "vecchi", ma buoni, cui uso a tale scopo è più affermato. Idem per quanto riguarda l'attività ansiolitica.
Non meno importante: l'Olanzapina è stata proposta anche per la cura dei sintomi ossessivi, anche nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo, ed anche nelle altre malattie che si manifestano con le ossessioni, ma quanto sia veramente ottimale in tale ambito è ancora discutibile, non si può scartare che in alcuni casi l'Olanzapina può anche peggiorare tali sintomi. E' corretto affiancare ad Anafranil un altro farmaco che possa migliorare il controllo anche dei sintomi specificatamente ossessivi, ma forse l'Olanzapina non è il farmaco più ottimale. Anche qui ci sono i farmaci più tradizionali.
Se l'Olanzapina fosse efficace, questo sarebbe stato chiaro già dai primi giorni, dunque, probabilmente non è efficace, e avrei pensato ad un altro farmaco che accompagni l'Anafranil.
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Fermi restando i dubbi che ho espresso prima (da discutere con il Suo specialista), c'è anche la possibilità che a dosaggio maggiore l'Olanzapina sarebbe stata forse più efficace. Bisogna valutare anche la Sua esperienza precedente con l'Olanzapina - se è stata efficace in precedenza in questi casi e a quale dosaggio.
[#4]
Utente
Grazie per la risposta, è gentilissimo anche se non ho capito benissimo tutto ciò che ha scritto. Io vorrei solo che questo pensiero mi passasse. Oggi ho risentito il mio psichiatra e mi ha detto di aspettare ancora una settimana per vedere i benefici di questa nuova cura con anafranil. Per me in questo momento è difficilissimo perchè sono prorpio messa male come pensieri. SPero di riuscire a tenere duro
[#5]
Gentile utente,
in sostanza:
sì, per l'Anafranil è possibile che ci vuole aspettare ancora un po',
ma c'è anche l'altra parte della terapia (l'Olanzapina) che sembra di non funzionare come potrebbe.
Parli con il Suo psichiatra anche dell'Olanzapina: se va bene o no, se ci vuole un altro dosaggio di Olanzapina o un altro farmaco al posto dell'Olanzapina.
Ho cercato di essere ora più chiaro. Ci sono riuscito ?
in sostanza:
sì, per l'Anafranil è possibile che ci vuole aspettare ancora un po',
ma c'è anche l'altra parte della terapia (l'Olanzapina) che sembra di non funzionare come potrebbe.
Parli con il Suo psichiatra anche dell'Olanzapina: se va bene o no, se ci vuole un altro dosaggio di Olanzapina o un altro farmaco al posto dell'Olanzapina.
Ho cercato di essere ora più chiaro. Ci sono riuscito ?
[#6]
Utente
GRazie mille dott. Gukov, è stato chiarissimo. Fino ad oggi non ho notato grossi miglioramenti. Un po' il pensiero si è attenuato ma è sempre molto presente. Ma questa ossessione del suicidio dice che passerà? Io non vorrei mai arrivare a farlo ma ho paura che andando avanti così possa metterlo in atto. Grazie infinite
[#7]
Utente
Buongiorno, sono ancora a scrivervi perchè la situazione non è cambiata di molto. Continuo a pensare al suicidio nonostante stia prendendo dal 24/ottobre 2 compresse di anafranil, 3 compresse di lorasepam e olanzapina 10mg. E' ancora presto per vedere gli effetti dei farmaci? Passerà questo pensiero? Grazie in anticipo a chi vorrà rispondermi. Dimenticavo il mio curante mi ha detto che non commetterò mai quel gesto ma vi assicuro che averlo in testa tutto il giorno non è una bella cosa
[#10]
Utente
Grazie per la sua disponibilità All'ultimo controllo l'unica modifica che ha fatto il mio curante è stat quella di aggiungere lorazepam e lasciare invariati anafranil e olanzapina. La mia domanda è passeranno questi pensieri che ad oggi occupano gran parte della mia giornata? L'anafranil a dosaggio pieno dopo quanto fa effetto? Grazie ancora
[#11]
Utente
Buongiorno, sono di nuovo a chiedervi un parere. Ormai è um mese che assumo anafranil 75 mg 2 volte al giorno e olanzapina 10 mg ma i pensieri suicidi non se vanno. Ci sono giorni che non ci penso ed altri che sono davvero insostenibili. E' normale? Devo aspettare che anafranil faccia effetto o è meglio richiamare il mio medico? Grazie per la disponibilità
[#12]
Gentile utente,
e' meglio richiamare il Suo medico.
Perche', sebbene il Suo curante ritiene che Lei non commettera' questo gesto (e vorrei credrci anch'io, che non c'e' bisogno di dramatizzare), lui comuque ha tenuto conto dell'impatto negativo che tali pensieri possono avere su di Lei, ed ha preso i provvedimenti, modificandoLe la terapia e aggiungendo il Lorazepam. Il Lorazepam, a differenza di altri farmaci, da' effetto in poco tempo, ma da quella ultima modifica sono passate gia' circa due settimane.
Dunque, c'e' bisogno di monitorare i risultati di questa modifica (se l'aggiunta del Lorazepam e' sufficiente o no, e se ci vuole rivalutare il resto della farmacoterapia).
E dunque, ha senso richiamare il Suo medico.
e' meglio richiamare il Suo medico.
Perche', sebbene il Suo curante ritiene che Lei non commettera' questo gesto (e vorrei credrci anch'io, che non c'e' bisogno di dramatizzare), lui comuque ha tenuto conto dell'impatto negativo che tali pensieri possono avere su di Lei, ed ha preso i provvedimenti, modificandoLe la terapia e aggiungendo il Lorazepam. Il Lorazepam, a differenza di altri farmaci, da' effetto in poco tempo, ma da quella ultima modifica sono passate gia' circa due settimane.
Dunque, c'e' bisogno di monitorare i risultati di questa modifica (se l'aggiunta del Lorazepam e' sufficiente o no, e se ci vuole rivalutare il resto della farmacoterapia).
E dunque, ha senso richiamare il Suo medico.
[#13]
Utente
Grazie dott. Gukov, lei è gentilissimo. Io pensavo che il farmaco principale fosse l'anafranil e fosse quello che mi aiutava in un certo senso a "combattere" questa ossessione del suicidio. E' veramente pesante vivere la giornata con questo tipo di pensiero soprattutto perchè non sarebbe una mia volontà. Mi sa dare delle strategie per sconfiggere questo pensiero? Grazie ancora
[#14]
Utente
Buongiorno, dopo aver passato una quindicina di giorni abbastanza decentemente in questi ultimi giorni è ritornato il pensiero del suicidio. E' normale? Sto male quando comincio a pensarci. Ormai è due mesi che sono in cura con anafranil, pensavo di essere quasi uscita da questo periodo nero e invece ecco che ritorna il pensiero di farla finita. Grazie
[#16]
Utente
Grazie dott. Gukov. Ma mi sa dire perchè continuo a fare certi tipi di pensieri quando tutto intorno a me va bene. Io vorrei non averli, non c'è motivo di pensare a una cosa del genere eppure ci penso e ho paura di metterlo in atto. Non so se la psicoterapia mi può dare a mano in tal senso. Grazie
[#17]
Gentile utente,
non Le so dire "perché continua a fare certi tipi di pensieri", perché non si può conoscere la persona così bene via internet.
A proposito della psicoterapia, questa non presuppone necessariamente che un certo tipo di pensiero abbia un motivo. Ci sono i vari tipi di psicoterapia, e se Lei vorrà considerarlo, può informarsi e valutarlo assieme con il Suo specialista, e al Suo posto non scarterei così a priori le potenziali opportunità come questa, se la Sua situazione clinica non è buona. Poi, non dico che per Lei è indicata la psicoterapia, perché non La conosco. Intendo che il tipo di disturbo forse potrebbe giovarne, ma bisogna valutarlo con il Suo specialista.
La farmacoterapia + la psicoterapia adeguate assieme possono essere più efficaci che ciascuna da solo.
A questo punto La saluto
e La invito a chiudere questa nostra discussione, perché dura già da più tempo, e monitorare la Sua situazione non fa parte dei compiti di questo sito, bensì è la competenza del Suo specialista. Se invece, Lei vorrà fare una nuova domanda, Le consiglio aprire una nuova discussione.
un saluto !
non Le so dire "perché continua a fare certi tipi di pensieri", perché non si può conoscere la persona così bene via internet.
A proposito della psicoterapia, questa non presuppone necessariamente che un certo tipo di pensiero abbia un motivo. Ci sono i vari tipi di psicoterapia, e se Lei vorrà considerarlo, può informarsi e valutarlo assieme con il Suo specialista, e al Suo posto non scarterei così a priori le potenziali opportunità come questa, se la Sua situazione clinica non è buona. Poi, non dico che per Lei è indicata la psicoterapia, perché non La conosco. Intendo che il tipo di disturbo forse potrebbe giovarne, ma bisogna valutarlo con il Suo specialista.
La farmacoterapia + la psicoterapia adeguate assieme possono essere più efficaci che ciascuna da solo.
A questo punto La saluto
e La invito a chiudere questa nostra discussione, perché dura già da più tempo, e monitorare la Sua situazione non fa parte dei compiti di questo sito, bensì è la competenza del Suo specialista. Se invece, Lei vorrà fare una nuova domanda, Le consiglio aprire una nuova discussione.
un saluto !
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 12.2k visite dal 20/10/2014.
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