Sospensione terapia cipralex
Gentili dottori, assumo cipralex (ora 12 gt al giorno) da 2 anni e mezzo per ansia ed attacchi di panico.La terapia ha impiegato 4 mesi per fare effetto ed ora diciamo che sto quasi completamente bene (ansia sparita ed attacchi di panico inesistenti). Dovrei sentire lo psichiatra per la riduzione della terapia (all'inizio mi disse che avrei dovuto prenderlo per 2 anni). Arbitrariamente negli ultimi 2 mesi ho scalato 4 gtt (ne prendevo 16 come dosaggio). Volevo chiedervi: Se il medico mi toglie del tutto la terapia, quale probabilità esiste che ritorni l'ansia ed il panico come prima? Sono stato malato per 7 anni e nn mi sembra vero di star bene.Ho paura che sospendendo il cipralex possano ritornare i sintomi.Inoltre in questi 2 anni e mezzo ho messo 10 kg ed ho ritardi eiaculatori.Con la sospensione totale cesseranno questi effetti collaterali.Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile utente,
non doveva scalare il farmaco di Sua iniziativa. La pratica di consultare lo specialista solo verso la fine del ciclo di terapia senza il monitoraggio durante il periodo di cura (monitoraggio del compenso psichico, degli effetti collaterali, della dose) non è ottimale. Spero che avete fatto o che farete il monitoraggio e che Lei farà la visita ora dal Suo specialista senza indugio e senza posticipare.
Se si decidesse di scalare il farmaco del tutto, e se la sospensione sarà graduale, allora, dopo la sospensione completa, tenendo conto del compenso raggiunto prima, e tenendo conto della duratura terapia di mantenimento già fatta, è molto probabile un periodo abbastanza lungo senza ricadute, ma la garanzia ferrea non può esserci. In parecchi casi nei quali il Disturbo da Attacchi di Panico è stato curato solo con la farmacoterapia dopo la sospensione a lungo termine sono possibili le ricadute. In teoria per questo disturbo ci vorrebbe una profilassi psicoterapeutica, la quale (se la persona è motivata a farla, se si trova uno psicoterapeuta adatto e se fatta bene), in aggiunta alla farmacoterapia, dà una maggiore sicurezza.
Per quanto riguarda l'aumento ponderale ed il ritardo dell'eiaculazione, questi aspetti, nella maggior parte dei casi, dovrebbero normalizzarsi in seguito alla sospensione del farmaco.
non doveva scalare il farmaco di Sua iniziativa. La pratica di consultare lo specialista solo verso la fine del ciclo di terapia senza il monitoraggio durante il periodo di cura (monitoraggio del compenso psichico, degli effetti collaterali, della dose) non è ottimale. Spero che avete fatto o che farete il monitoraggio e che Lei farà la visita ora dal Suo specialista senza indugio e senza posticipare.
Se si decidesse di scalare il farmaco del tutto, e se la sospensione sarà graduale, allora, dopo la sospensione completa, tenendo conto del compenso raggiunto prima, e tenendo conto della duratura terapia di mantenimento già fatta, è molto probabile un periodo abbastanza lungo senza ricadute, ma la garanzia ferrea non può esserci. In parecchi casi nei quali il Disturbo da Attacchi di Panico è stato curato solo con la farmacoterapia dopo la sospensione a lungo termine sono possibili le ricadute. In teoria per questo disturbo ci vorrebbe una profilassi psicoterapeutica, la quale (se la persona è motivata a farla, se si trova uno psicoterapeuta adatto e se fatta bene), in aggiunta alla farmacoterapia, dà una maggiore sicurezza.
Per quanto riguarda l'aumento ponderale ed il ritardo dell'eiaculazione, questi aspetti, nella maggior parte dei casi, dovrebbero normalizzarsi in seguito alla sospensione del farmaco.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Ex utente
Grazie dottore, a giorni chiamerò lo psichiatra.In realtà io ho fatto terapia ipnotica per anni.Per fare l a profilassi s'intende andare in psicoterapia preventiva? Inoltre dalla sospensione della terapia ci sono da attendere effetti sul mio corpo e sulla psiche? Quando mai ci fossero la riduzione graduale aiuterebbe? Inoltre per gli effetti sulla sfera sessuale il ritardo eiaculatorio è molto fastidioso perchè lì'atto sessuale sembra interminabile e devo aiutarmi con la masturbazione per raggiungere l'orgasmo.Orientativamente quanto tempo occorre dalla sospensione del farmaco per recuperare tempi normali? Questa normalità può raggiungersi anche a dosaggi più bassi di Cipralex? Mi rendo conto di averle posto troppe domande ma le sarei grato se mi risponde, grazie e buona serata.
[#3]
"...In realtà io ho fatto terapia ipnotica per anni.Per fare l a profilassi s'intende andare in psicoterapia preventiva?"
- Non esattamente. Intendevo che tutta la psicoterapia in generale, secondo me, ha anche un ruolo preventivo. Anche la terapia ipnotica che Lei ha fatto per anni (presumo, nel corso della malattia) ha potuto avere un tale ruolo preventivo, però dipende dallo stile di lavoro dell'ipnotista. Quali risultati Lei ha avuto con l'ipnosi ? (E' importante). Non tutti i tipi di psicoterapia riescono ad essere preventivi ("preventivi" nel senso di assicurare più o meno la stabilità anche dopo la psicoterapia), ma non ho i pregiudizi contro l'ipnosi, può darsi che ha funzionato a lungo termine... o può darsi che ci vogliono le sedute "di richiamo"... Aspetterò che cosa mi risponde Lei.
"...dalla sospensione della terapia ci sono da attendere effetti sul mio corpo e sulla psiche? Quando mai ci fossero la riduzione graduale aiuterebbe?"
- La sospensione del farmaco è normale che viene "avvertita" dall'organismo, ma gli effetti da sospensione normalmente si attenuano e scompaiono. Se la sospensione è graduale, tali fenomeni sono normalmente minori e si può anche non accorgersene. Dunque, sì, la sospensione graduale aiuterebbe.
"...per gli effetti sulla sfera sessuale..." "...Orientativamente quanto tempo occorre dalla sospensione del farmaco per recuperare tempi normali? Questa normalità può raggiungersi anche a dosaggi più bassi di Cipralex?"
- Non è possibile stimare i tempi: variano molto dal caso al caso. Non si può escludere che la normalità può raggiungersi a dosaggi minori.
- Non esattamente. Intendevo che tutta la psicoterapia in generale, secondo me, ha anche un ruolo preventivo. Anche la terapia ipnotica che Lei ha fatto per anni (presumo, nel corso della malattia) ha potuto avere un tale ruolo preventivo, però dipende dallo stile di lavoro dell'ipnotista. Quali risultati Lei ha avuto con l'ipnosi ? (E' importante). Non tutti i tipi di psicoterapia riescono ad essere preventivi ("preventivi" nel senso di assicurare più o meno la stabilità anche dopo la psicoterapia), ma non ho i pregiudizi contro l'ipnosi, può darsi che ha funzionato a lungo termine... o può darsi che ci vogliono le sedute "di richiamo"... Aspetterò che cosa mi risponde Lei.
"...dalla sospensione della terapia ci sono da attendere effetti sul mio corpo e sulla psiche? Quando mai ci fossero la riduzione graduale aiuterebbe?"
- La sospensione del farmaco è normale che viene "avvertita" dall'organismo, ma gli effetti da sospensione normalmente si attenuano e scompaiono. Se la sospensione è graduale, tali fenomeni sono normalmente minori e si può anche non accorgersene. Dunque, sì, la sospensione graduale aiuterebbe.
"...per gli effetti sulla sfera sessuale..." "...Orientativamente quanto tempo occorre dalla sospensione del farmaco per recuperare tempi normali? Questa normalità può raggiungersi anche a dosaggi più bassi di Cipralex?"
- Non è possibile stimare i tempi: variano molto dal caso al caso. Non si può escludere che la normalità può raggiungersi a dosaggi minori.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 20/10/2014.
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