Malessere
Buonasera,
sono disperata. Ho 32 anni, mi sono curata per 4 anni con dominans ( due pasticche al dì) per un problema di ansia e depressione. Poi dopo 4 anni io ed il mio ex compagno con il quale sono stata sei anni ci siamo lasciati, l ho lasciato io per un infatuazione perchè la nostra coppia era gia in crisi netta da anni. Da li sono entrata nuovamente in depressione e non ho fatto niente, non ho chiamato nè psichiatra nè psicoterapeuta. A dicembre ho chiamato un altro psichiatra dopo aver preso la pillola anticoncezionale stavo malissimo, e mi ha dato cipralex oltre al dominans e poi abbiamo iniziato una cura con tolep e dominans per un disturbo dell'umore. Da qui ho iniziato ad avere instabilità, impulsività totale, incapacita di curarmi, di prendere i farmaci nel modo giusto, ho speso un sacco di soldi, ho iniziato due relazioni diverse in un anno. Poi buttandomi sul lavoro ho iniziato a stare meglio, lasciandomi soprattutto dalle persone con cui stavo, ma spendevo cmq molti soldi. La terapia non era piu seguita ma continuavo a prendere 2 tolep ed un dominans. Ho trovato serenità ma come ho iniziato a prendere la pillola sono ripiombata in ansia, instabilità e depressione. Il sessuologo da cui sn andata in cura per il vaginismo 4 anni fa che mi ha dato il dominans mi ha detto inoltre che con gli stabilizzatori dell'umore non è efficace e quindi di riprendere due dominans e un entact. Ho paura ad iniziare questa cura, lui mi ha curato dal vaginismo ma due psichiatri da cui sn andata mi hanno diagnosticato il disturbo bipolare. cosa devo fare secondo voi? dominans e entact possono andar bene anche per questo problema? mi ha detto il sessuologo che è anche laureato in psicologia clinica di fare psicoterapia e credo sinceramente fosse l'unica cosa che mi abbia fatto bene ma sono disperata. riesco a sembrare normale, ma sento che nella mia mente c è qualcosa che non va, ho bisogno di aiuto. grazie.
sono disperata. Ho 32 anni, mi sono curata per 4 anni con dominans ( due pasticche al dì) per un problema di ansia e depressione. Poi dopo 4 anni io ed il mio ex compagno con il quale sono stata sei anni ci siamo lasciati, l ho lasciato io per un infatuazione perchè la nostra coppia era gia in crisi netta da anni. Da li sono entrata nuovamente in depressione e non ho fatto niente, non ho chiamato nè psichiatra nè psicoterapeuta. A dicembre ho chiamato un altro psichiatra dopo aver preso la pillola anticoncezionale stavo malissimo, e mi ha dato cipralex oltre al dominans e poi abbiamo iniziato una cura con tolep e dominans per un disturbo dell'umore. Da qui ho iniziato ad avere instabilità, impulsività totale, incapacita di curarmi, di prendere i farmaci nel modo giusto, ho speso un sacco di soldi, ho iniziato due relazioni diverse in un anno. Poi buttandomi sul lavoro ho iniziato a stare meglio, lasciandomi soprattutto dalle persone con cui stavo, ma spendevo cmq molti soldi. La terapia non era piu seguita ma continuavo a prendere 2 tolep ed un dominans. Ho trovato serenità ma come ho iniziato a prendere la pillola sono ripiombata in ansia, instabilità e depressione. Il sessuologo da cui sn andata in cura per il vaginismo 4 anni fa che mi ha dato il dominans mi ha detto inoltre che con gli stabilizzatori dell'umore non è efficace e quindi di riprendere due dominans e un entact. Ho paura ad iniziare questa cura, lui mi ha curato dal vaginismo ma due psichiatri da cui sn andata mi hanno diagnosticato il disturbo bipolare. cosa devo fare secondo voi? dominans e entact possono andar bene anche per questo problema? mi ha detto il sessuologo che è anche laureato in psicologia clinica di fare psicoterapia e credo sinceramente fosse l'unica cosa che mi abbia fatto bene ma sono disperata. riesco a sembrare normale, ma sento che nella mia mente c è qualcosa che non va, ho bisogno di aiuto. grazie.
[#4]
Grazie, Le faccio altre domande:
perché, in seguito, Lei si è rivolta ad altri specialisti (Lei parla di due psichiatri) e non è tornata subito da lui ? Lei è stata insoddisfatta delle sue cure ?
perché è stato necessario assumere l'anticoncezionale e chi lo ha prescritto ?
perché, in seguito, Lei si è rivolta ad altri specialisti (Lei parla di due psichiatri) e non è tornata subito da lui ? Lei è stata insoddisfatta delle sue cure ?
perché è stato necessario assumere l'anticoncezionale e chi lo ha prescritto ?
[#5]
Utente
si, le rispondo volentieri.
1) per motivo di distanza, è a piu di 3 ore da dove abito e me ne sono pentita di non averlo chiamato prima.
2) a causa del fatto che non sopporto il profilattico, non riesco a torrerarlo durante i rapporti sessuali. al momento sto utilizzando il metodo del coito interrotto ma il mio sessuologo -ginecologo ovviamente non è per niente daccordo con questo metodo.
1) per motivo di distanza, è a piu di 3 ore da dove abito e me ne sono pentita di non averlo chiamato prima.
2) a causa del fatto che non sopporto il profilattico, non riesco a torrerarlo durante i rapporti sessuali. al momento sto utilizzando il metodo del coito interrotto ma il mio sessuologo -ginecologo ovviamente non è per niente daccordo con questo metodo.
[#6]
Gentile utente,
se lo specialista sessuologo (il quale è laureato in medicina, specializzato in ginecologia e in psicologia clinica) non ha anche una specializzazione in psichiatria,
allora lui non avrebbe dovuto prescriverLe gli psicofarmaci, perché sono di competenza solo di chi si è specializzato in psichiatria.
(bisogna fare la parentesi che i medici che si sono specializzati nella psicologia clinica spesso ritengono di poter agire anche prescrivendo gli psicofarmaci, ovvero, come gli "psichiatri", ma in realtà non hanno le stesse competenze e la stessa esperienza degli psichiatri).
In ogni caso,
anche se è quanto meno discutibile che lo specialista del quale parliamo abbia le competenze nella psichiatria (ho spiegato perché),
lui, già una volta, è riuscito a trovare per Lei una cura che ha funzionato, e..
la cosa non meno importante - mi sembra che Lei si fidi di lui.
Dunque, ha senso di provare a tornare di essere seguita da lui e dunque di fidare dei pareri che dà lui (anche su psicoterapia).
Per quanto riguarda il contraccettivo, di quale farmaco si tratta esattamente ?
se lo specialista sessuologo (il quale è laureato in medicina, specializzato in ginecologia e in psicologia clinica) non ha anche una specializzazione in psichiatria,
allora lui non avrebbe dovuto prescriverLe gli psicofarmaci, perché sono di competenza solo di chi si è specializzato in psichiatria.
(bisogna fare la parentesi che i medici che si sono specializzati nella psicologia clinica spesso ritengono di poter agire anche prescrivendo gli psicofarmaci, ovvero, come gli "psichiatri", ma in realtà non hanno le stesse competenze e la stessa esperienza degli psichiatri).
In ogni caso,
anche se è quanto meno discutibile che lo specialista del quale parliamo abbia le competenze nella psichiatria (ho spiegato perché),
lui, già una volta, è riuscito a trovare per Lei una cura che ha funzionato, e..
la cosa non meno importante - mi sembra che Lei si fidi di lui.
Dunque, ha senso di provare a tornare di essere seguita da lui e dunque di fidare dei pareri che dà lui (anche su psicoterapia).
Per quanto riguarda il contraccettivo, di quale farmaco si tratta esattamente ?
[#8]
Esiste una grande varietà degli contraccettivi orali, fra i quali il Suo specialista può scegliere uno magari più ottimale.
Yaz appartiene quasi all'ultima generazione dei contraccettivi, i quali, rispetto alle generazioni precedenti, potrebbero avere meno effetti collaterali dal punto di vista metabolico, cardiaco ecc, ed anche dal punto di vista degli effetti ormonali meno desiderati, tuttavia non è detto che questi ultimi contraccettivi (come Yaz) sono migliori anche dal punto di vista degli effetti sull'umore.
Spesso capita (non solo in ginecologia) che si tende a prescrivere i farmaci più moderni, come se fossero sempre i migliori, ma non sempre sono i migliori. Piuttosto, i farmaci nuovi si aggiungono alla lista dei farmaci già noti (e dei contraccettivi ce ne sono tanti), allargando la scelta.
Quello che potrebbe essere influente sull'umore è il contenuto progestinico del farmaco. Il tipo di questo contenuto progestinico varia da un farmaco ad altro sia fra i farmaci ancora più moderni rispetto a Yaz, sia fra quelli più "vecchi" ma i quali potrebbero essere validi. E credo che, cercando, il Suo specialista possa trovare un contraccettivo "a misura" per Lei.
Yaz appartiene quasi all'ultima generazione dei contraccettivi, i quali, rispetto alle generazioni precedenti, potrebbero avere meno effetti collaterali dal punto di vista metabolico, cardiaco ecc, ed anche dal punto di vista degli effetti ormonali meno desiderati, tuttavia non è detto che questi ultimi contraccettivi (come Yaz) sono migliori anche dal punto di vista degli effetti sull'umore.
Spesso capita (non solo in ginecologia) che si tende a prescrivere i farmaci più moderni, come se fossero sempre i migliori, ma non sempre sono i migliori. Piuttosto, i farmaci nuovi si aggiungono alla lista dei farmaci già noti (e dei contraccettivi ce ne sono tanti), allargando la scelta.
Quello che potrebbe essere influente sull'umore è il contenuto progestinico del farmaco. Il tipo di questo contenuto progestinico varia da un farmaco ad altro sia fra i farmaci ancora più moderni rispetto a Yaz, sia fra quelli più "vecchi" ma i quali potrebbero essere validi. E credo che, cercando, il Suo specialista possa trovare un contraccettivo "a misura" per Lei.
[#9]
Utente
grazie. volevo porle un'ulteriore domanda: non è che potrei soffrire del disturbo borderline di personalità? quando ho fatto la terapia col dominas per 4 anni ho risposto bene, riuscivo a svolgere la mia routine, avevo chiaramente ansia ma penso sia una mia caratteristica. quando ho preso stabilizzatori dell'umore non ho avuto giovamento se non per periodi di vita stabile. Io ho crisi depressive quando mi fidanzo, dottore, se qualcuno ritarda ad un appuntamento con me io mi sento abbandonata, ho sempre bisogno di cure, divento come un bambino bisognoso quando sto con una persona e ho una tendenza alla manipolazione, a voler esistere solo io per questa persona ed ad isolarla dal resto del mondo. Credo la psicoterapia mi possa far ottenere dei grandi benefici. In passato ho ricorso a shopping compulsivo, sesso promiscuo e tagli per riempire questo vuoto cosmico che sento. Ho anche subito violenze sessuali, quindi ci sta che anche questo abbia cambiato il mio temperamento. Non ho ricordi di periodi sereni, se non quando lavoro e sono single. La ringrazio per la sua disponiblità.
[#10]
Gentile utente,
per quanto riguarda la psicoterapia, sono d'accordo con il Suo specialista, che la psicoterapia nel Suo caso sarebbe necessaria.
Per quanto riguarda la diagnosi, non posso escludere il disturbo borderline di personalità (è una ipotesi da valutare), ma non posso fare le diagnosi via internet. Di sicuro la "diagnosi" che Lei riportava all'inizio di questo consulto ("un problema di ansia e depressione") è stata abbastanza approssimativa e non abbastanza chiara come diagnosi. Chi deve farLe la diagnosi è il Suo specialista. Che cosa dice lui ?
per quanto riguarda la psicoterapia, sono d'accordo con il Suo specialista, che la psicoterapia nel Suo caso sarebbe necessaria.
Per quanto riguarda la diagnosi, non posso escludere il disturbo borderline di personalità (è una ipotesi da valutare), ma non posso fare le diagnosi via internet. Di sicuro la "diagnosi" che Lei riportava all'inizio di questo consulto ("un problema di ansia e depressione") è stata abbastanza approssimativa e non abbastanza chiara come diagnosi. Chi deve farLe la diagnosi è il Suo specialista. Che cosa dice lui ?
[#12]
Utente
Scusi se le scrivo ancora. Ho preso l'elopram e ho avuto la peggior giornata: 3 sbalzi di umore notevoli, la notte insonne, ho pianto e sono stata catatonica tutta la mattina, nausea, poi nel pomeriggio ridevo, ero agitata, euforica completamente, poi nella sera l'umore è tornato normale. Ho deciso di tornare da uno psichiatra. Ho paura, vorrei poter prendere la pillola. ma secondo lei è possibile prendere la pillola e continuare la terapia con stabilizzatori dell'umore? io senza quelli non riesco a stare. Grazie, le chiedo solo un pò di conforto. sto soffrendo molto.
[#13]
Gentile utente,
1) ha ripreso l'elopram alla dose piena come lo assumeva tempo fa ? (questo sarebbe stato da evitare: la terapia con il farmaco doveva iniziare gradualmente, dai dosaggi bassi). Lo ha ripreso in associazione con Dominans ? (a quale dosaggio è il Dominans?).
Comunque, è probabile che l'Elopram (citalopram, un analogo di es-citalopram) sia veramente destabilizzante per Lei, come lo si poteva ipotizzare in passato anche per l'Es-citalopram; ed è probabilmente il caso di tornare per ora alla terapia senza l'Elopram, e poi vedere.
2) Una gran parte della confusione e della sofferenza è dovuta alla Sua propria instabilità intrinseca. Bisogna decidere di chi si fida, non cambiare specialista appena qualcosa non va. Gli psichiatri dai quali Lei è già andata non sempre hanno trovato una cura giusta... Che Lei debba curarsi necessariamente con gli stabilizzatori non è un assioma, ovvero ci vuole una nuova valutazione (che non posso fare io, ma se l'ipotesi è il disturbo di personalità, allora non è detto che per tale disturbo gli stabilizzatori siano la cura migliore, ma qui in internet non posso fare le diagnosi; voglio solo sottolineare il dubbio diagnostico). Adesso è possibile che Lei voglia rivolgersi ancora ad un altro psichiatra (non quelli che L'hanno già seguito..?) - non so quali era il Suo progetto..., ma allora si tratta di una persona nuova ancora un'altra volta e non si sa come andrà...
Il mio consiglio è di aspettare di riprendere l'Elopram (non è detto che sia un farmaco per Lei, c'è un dubbio), ricontattare il sessuologo, riferendo a lui la situazione (almeno metterlo al corrente e sentire che cosa propone, consultarsi con lui anche sulla Sua idea di rivolgersi ad uno psichiatra) (in altre parole, siccome è stato lui l'ultimo medico prescrittore di questa terapia, è corretto ricontattarlo);
ma inoltre: cercare già adesso uno psicoterapeuta, perché a Lei probabilmente serve la psicoterapia, e se sarà la persona giusta, è molto più sicuro di un nuovo farmaco; lo psicoterapeuta serve molto in questo momento, perché, se abile, può aiutare a Lei ad avere il necessario punto di riferimento, che è così importante proprio adesso. E lo stesso psicoterapeuta conosce magari/ magari lavora talvolta in collaborazione con... uno psichiatra e così potrà consigliarlo anche e Lei, dopo il colloquio al quale magari avrà capito il Suo caso.
Dunque, l'idea di rivolgersi allo psichiatra è una idea corretta.
Ma come uno ennesimo "cambio di bandiera" - no, perché allora destabilizzante.
Allora Le propongo di cercare lo psichiatra tramite lo psicoterapeuta,
che intanto la psicoterapia a Lei serve molto.
Nel frattempo, finché non ha trovato lo psichiatra, mantenere il contatto con chi ha prescritto l'ultima cura.
3) Per quanto riguarda il contraccettivo - capisco l'importanza, ma questa problematica deve essere messa per ora sul secondo piano, non si può occuparsi di tutto assieme (perché dobbiamo anche abituarsi a distinguere fra il problema più urgente e quella un po' meno urgente e in generale fra i problemi diversi). In ogni caso, per il contraccettivo ci sono le possibilità, ma lo deve studiare il Suo ginecologo (se lo può fare; se no, bisognerà cercare un altro ginecologo, ma non si può fare il tutto assieme).
Spero di esserLe stato d'aiuto
un saluto
1) ha ripreso l'elopram alla dose piena come lo assumeva tempo fa ? (questo sarebbe stato da evitare: la terapia con il farmaco doveva iniziare gradualmente, dai dosaggi bassi). Lo ha ripreso in associazione con Dominans ? (a quale dosaggio è il Dominans?).
Comunque, è probabile che l'Elopram (citalopram, un analogo di es-citalopram) sia veramente destabilizzante per Lei, come lo si poteva ipotizzare in passato anche per l'Es-citalopram; ed è probabilmente il caso di tornare per ora alla terapia senza l'Elopram, e poi vedere.
2) Una gran parte della confusione e della sofferenza è dovuta alla Sua propria instabilità intrinseca. Bisogna decidere di chi si fida, non cambiare specialista appena qualcosa non va. Gli psichiatri dai quali Lei è già andata non sempre hanno trovato una cura giusta... Che Lei debba curarsi necessariamente con gli stabilizzatori non è un assioma, ovvero ci vuole una nuova valutazione (che non posso fare io, ma se l'ipotesi è il disturbo di personalità, allora non è detto che per tale disturbo gli stabilizzatori siano la cura migliore, ma qui in internet non posso fare le diagnosi; voglio solo sottolineare il dubbio diagnostico). Adesso è possibile che Lei voglia rivolgersi ancora ad un altro psichiatra (non quelli che L'hanno già seguito..?) - non so quali era il Suo progetto..., ma allora si tratta di una persona nuova ancora un'altra volta e non si sa come andrà...
Il mio consiglio è di aspettare di riprendere l'Elopram (non è detto che sia un farmaco per Lei, c'è un dubbio), ricontattare il sessuologo, riferendo a lui la situazione (almeno metterlo al corrente e sentire che cosa propone, consultarsi con lui anche sulla Sua idea di rivolgersi ad uno psichiatra) (in altre parole, siccome è stato lui l'ultimo medico prescrittore di questa terapia, è corretto ricontattarlo);
ma inoltre: cercare già adesso uno psicoterapeuta, perché a Lei probabilmente serve la psicoterapia, e se sarà la persona giusta, è molto più sicuro di un nuovo farmaco; lo psicoterapeuta serve molto in questo momento, perché, se abile, può aiutare a Lei ad avere il necessario punto di riferimento, che è così importante proprio adesso. E lo stesso psicoterapeuta conosce magari/ magari lavora talvolta in collaborazione con... uno psichiatra e così potrà consigliarlo anche e Lei, dopo il colloquio al quale magari avrà capito il Suo caso.
Dunque, l'idea di rivolgersi allo psichiatra è una idea corretta.
Ma come uno ennesimo "cambio di bandiera" - no, perché allora destabilizzante.
Allora Le propongo di cercare lo psichiatra tramite lo psicoterapeuta,
che intanto la psicoterapia a Lei serve molto.
Nel frattempo, finché non ha trovato lo psichiatra, mantenere il contatto con chi ha prescritto l'ultima cura.
3) Per quanto riguarda il contraccettivo - capisco l'importanza, ma questa problematica deve essere messa per ora sul secondo piano, non si può occuparsi di tutto assieme (perché dobbiamo anche abituarsi a distinguere fra il problema più urgente e quella un po' meno urgente e in generale fra i problemi diversi). In ogni caso, per il contraccettivo ci sono le possibilità, ma lo deve studiare il Suo ginecologo (se lo può fare; se no, bisognerà cercare un altro ginecologo, ma non si può fare il tutto assieme).
Spero di esserLe stato d'aiuto
un saluto
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 2.5k visite dal 16/10/2014.
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