Pensieri continui ed ossessionanti

Salve, sono un ragazzo di 23 anni.
Vi scrivo per capire a chi rivolgermi e se ci sia un effettivo bisogno di rivolgermi a qualcuno.
Molto spesso mi capita di essere pervaso da ansia ed angoscia quasi paralizzante, nel senso che non riesco a svolgere le abituali azioni quotidiane, a causa di pensieri che mi affollano la mente. Il pensiero più ossessionante è la paura di causare del male alle persone con i miei atteggiamenti o, comunque, con le mie azioni arrivando a formulare ipotesi catastrofiche.
Ad esempio mi capita che se un mio contatto non mi risponde più (sia su internet che al cellulare) penso subito che sia morto o che gli sia successo qualcosa di grave e che è colpa mia perchè se io non l'avessi contattato magari sarebbe stato in un altro posto e avrebbe evitato il dramma. Mi rendo perfettamente conto che sono cose irrazionali quelle che penso, ma non riesco a scacciare questi pensieri perchè mi ripeto che non ho la certezza matematica che ciò non sia avvenuto e la paura di non avere una risposta certa in futuro (perchè magari non avrò più modo di chattare con una determinata persona) mi rende irrequieto come se dovessi sopportare a vita un peso enorme e una colpa imperdonabile, rimanendo col dubbio eterno.
Questo sta compromettendo i miei studi, il mio umore e la mia autostima. Mi piace tantissimo studiare, ma non ci riesco a lasciare libera la mente.
Spero in un consiglio operativo, cordiali saluti.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Operativamente la cosa più importante da fare é incontrare uno specialista psichiatra al più presto per una valutazione diretta. Quelli che lei descrive potrebbero rientrare nell'ambito di pensieri ossessivi, tuttavia, queste che possono essere solo mere ipotesi di discussione, vanno valutate con uno specialista che abbia la possibilità di interagire direttamente con lei. Una volta approfondita la situazione lo specialista potrà indirizzarla verso il migliore trattamento.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Attivo dal 2010 al 2019
Ex utente
Gentile dottore,
la ringrazio molto per la sua risposta. Mi ha fatto capire una cosa che per me è inportante: la probabilità di avere un problema risolvibile proprio in virtù del fatto stesso che ne abbia uno.
Le dico questo perché spesso mi sento di essere un "ammalato" che non riesce a godere della bellezza della vita in cui si trova. Anzi mi sembra che me la stia rovinando io.
Studio quello che mi piace, ho terminato gli studi liceali con la lode. Solo ora non riesco più a studiare nonostante io lo voglia e nonostante io ami studiare.
Secondo lei, l'improvvisa incapacità di studiare potrebbe essere letta anche alla luce di questa eventuale problematica di cui discutere con uno specialista?
La ringrazio e la saluto!
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Potrebbe essere una possibilità abbastanza concreta.
Cordiali saluti