Antidepressivi e euforia
se durante l uso di un antidepressivo (anafranil nel mio caso) si hanno momenti di euforia un po troppo esagerata che significa?
- che si soffre sicuramente di disturbo bipolare?
- o che l antidepressivo, per la persona che lo usa, è troppo attivante (e bisognerebbe quindi passare a un antidepressivo meno attivante?
tendo a specificare che prima dell uso dell anafranil non avevo mai avuto episodi di questo genere.
- che si soffre sicuramente di disturbo bipolare?
- o che l antidepressivo, per la persona che lo usa, è troppo attivante (e bisognerebbe quindi passare a un antidepressivo meno attivante?
tendo a specificare che prima dell uso dell anafranil non avevo mai avuto episodi di questo genere.
[#1]
Gentile utente,
via internet non è possibile stabilire di quale delle due cose si tratta nel Suo caso individuale.
L'iperattivazione è possibile come effetto collaterale degli antidepressivi (non trattandosi in tal caso necessariamente del disturbo bipolare, bensì dell'effetto collaterale del farmaco),
mentre dall'altra parte il disturbo bipolare spesso si palesa proprio sotto l'effetto farmacologico (come ad esempio, nell'epilessia le crisi possono manifestarsi solo sotto determinati stimoli, mentre senza tali stimoli le crisi sono assenti, e tuttavia le persone non affette dall'epilessia anche sotto tali stimoli non manifestano le crisi: parlo dell'epilessia solamente a mo' d'esempio).
Chi può dirimere questo dubbio diagnostico è solo quel psichiatra che La visita dal vivo, che La conosce sufficientemente e che La segue come specialista.
Spesso, a prescindere dell'esattezza di tale valutazione diagnostica (che è comunque da chiarire, perché importante anche per la prognosi), si è davanti alla necessità di trovare una soluzione farmacologica per tali sintomi - la soluzione che si basa non solo sulla diagnosi e che talvolta in entrambi i casi può essere simile:
- nell'ambito del disturbo bipolare, ci sono i casi nei quali è meglio astenersi dagli antidepressivi e dunque utilizzare solo gli stabilizzatori di umore; ma ci sono anche non pochi casi del disturbo bipolare nei quali l'antidepressivo serve, allora: o va scelto un altro depressivo come dice Lei, o si rivaluta la dose dell'antidepressivo attuale, o si lascia l'antidepressivo come è, ma in ogni caso (!) - si valuta l'associazione con un farmaco stabilizzatore di umore.
- nel caso dell'iperattivazione come sintomo collaterale, prima ancora della decisione di cambiare l'antidepressivo, di solita si prova se con una dose un po' minore si mantengono gli effetti desiderati dell'antidepressivo ma l'iperatttivazione non compare; ed esiste anche la terza possibilità - lasciare l'antidepressivo come è (se è l'antidepressivo più indicato, se si è dimostrato efficace e ci vuole proprio questa dose), ma associare all'antidepressivo uno stabilizzatore di umore o un farmaco sedativo.
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via internet non è possibile stabilire di quale delle due cose si tratta nel Suo caso individuale.
L'iperattivazione è possibile come effetto collaterale degli antidepressivi (non trattandosi in tal caso necessariamente del disturbo bipolare, bensì dell'effetto collaterale del farmaco),
mentre dall'altra parte il disturbo bipolare spesso si palesa proprio sotto l'effetto farmacologico (come ad esempio, nell'epilessia le crisi possono manifestarsi solo sotto determinati stimoli, mentre senza tali stimoli le crisi sono assenti, e tuttavia le persone non affette dall'epilessia anche sotto tali stimoli non manifestano le crisi: parlo dell'epilessia solamente a mo' d'esempio).
Chi può dirimere questo dubbio diagnostico è solo quel psichiatra che La visita dal vivo, che La conosce sufficientemente e che La segue come specialista.
Spesso, a prescindere dell'esattezza di tale valutazione diagnostica (che è comunque da chiarire, perché importante anche per la prognosi), si è davanti alla necessità di trovare una soluzione farmacologica per tali sintomi - la soluzione che si basa non solo sulla diagnosi e che talvolta in entrambi i casi può essere simile:
- nell'ambito del disturbo bipolare, ci sono i casi nei quali è meglio astenersi dagli antidepressivi e dunque utilizzare solo gli stabilizzatori di umore; ma ci sono anche non pochi casi del disturbo bipolare nei quali l'antidepressivo serve, allora: o va scelto un altro depressivo come dice Lei, o si rivaluta la dose dell'antidepressivo attuale, o si lascia l'antidepressivo come è, ma in ogni caso (!) - si valuta l'associazione con un farmaco stabilizzatore di umore.
- nel caso dell'iperattivazione come sintomo collaterale, prima ancora della decisione di cambiare l'antidepressivo, di solita si prova se con una dose un po' minore si mantengono gli effetti desiderati dell'antidepressivo ma l'iperatttivazione non compare; ed esiste anche la terza possibilità - lasciare l'antidepressivo come è (se è l'antidepressivo più indicato, se si è dimostrato efficace e ci vuole proprio questa dose), ma associare all'antidepressivo uno stabilizzatore di umore o un farmaco sedativo.
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Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
grazie dottore.
devo dire che da quando mi fu ridotto l anafranil le esaltazioni non ci furono piu e non si ripresentarono nemmeno quando mi fu tolto l anafranil e mi dettero il prozac.
sulla base di questi ulteriori elementi cosa è piu probabile dottore? disturbo bipolare o anafranil farmaco per il mio caso troppo attivante?
devo dire che da quando mi fu ridotto l anafranil le esaltazioni non ci furono piu e non si ripresentarono nemmeno quando mi fu tolto l anafranil e mi dettero il prozac.
sulla base di questi ulteriori elementi cosa è piu probabile dottore? disturbo bipolare o anafranil farmaco per il mio caso troppo attivante?
[#3]
Gentile utente,
dalla storia delle Sue richieste di consulto su questo sito vedo che Lei pone la questione della diagnosi (bipolare, non bipolare ?) in modo ricorrente, probabilmente non essendo Lei d'accordo o non riuscendo accettare la diagnosi data a Lei dal Suo specialista.
La soluzione di questa domanda sulla diagnosi non può essere trovata tramite i consulti in internet, ma solo chiedendo al Suo psichiatra (il quale ha seguito Lei nella Sua storia di malattia) di dare a Lei i chiarimenti, e, se Lei rimane insoddisfatto, sottoporsi alla visita dal vivo da un altro psichiatra, per il secondo parere.
Inoltre, per valutare se si tratta del disturbo bipolare (o no) non è sufficiente, come la "base", il fatto che Lei riferisce. Le malattie non vengono diagnosticati solo in base alla reazione ai farmaci.
dalla storia delle Sue richieste di consulto su questo sito vedo che Lei pone la questione della diagnosi (bipolare, non bipolare ?) in modo ricorrente, probabilmente non essendo Lei d'accordo o non riuscendo accettare la diagnosi data a Lei dal Suo specialista.
La soluzione di questa domanda sulla diagnosi non può essere trovata tramite i consulti in internet, ma solo chiedendo al Suo psichiatra (il quale ha seguito Lei nella Sua storia di malattia) di dare a Lei i chiarimenti, e, se Lei rimane insoddisfatto, sottoporsi alla visita dal vivo da un altro psichiatra, per il secondo parere.
Inoltre, per valutare se si tratta del disturbo bipolare (o no) non è sufficiente, come la "base", il fatto che Lei riferisce. Le malattie non vengono diagnosticati solo in base alla reazione ai farmaci.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 12k visite dal 15/10/2014.
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