Alternative al Valpinax 20

Buongiorno,
faccio uso da alcuni anni di Valpinax 20mg (concordato con il medico), per tenere sotto controllo alcune situazioni di ansia/panico (difficoltà a dormire, mi si sballano gli orari e faccio tardissimo, battito del cuore molto accelerato in caso di relazioni con persone che conosco poco, leggero cambio di umore in negativo, divento un po' più asociale, ...).
Cerco di farne uso solo nei periodi della vita in cui mi sento più sotto stress (es. periodo universitario, vicinanza agli esami, ...) e di fare attenzione all'alimentazione (alcuni alimenti sembrano portarmi in questi stati di "panico", es. cioccolata, thè, ...), tuttavia dopo un periodo di tempo da quando smetto, inevitabilmente, riprendono tutti i sintomi.
Preciso che ormai mi rendo conto della cosa e cerco di controllarla, però vorrei sapere se:
1) è possibile liberarsene "per sempre" (magari risalendo alla causa?);
2) ci sono alternative a questo farmaco, che magari può avere delle conseguenze spiacevoli (leggevo recentemente circa uno "studio" riguardante l'alzheimer che pare sia influenzato dal benzodiazepine). Mi riferisco sia ad altri possibili farmaci, che a soluzioni differenti, se ce ne sono.

Grazie mille.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
Il farmaco da lei citato contiene una benzodiazepina e un antispastico ed é usato per la terapia a breve termine delle situazioni in cui, per cause prevalentemente di origine ansiosa, ci siano dei sintomi colitici. Se il suo problema è caratterizzato da un disturbo d'ansia, la terapia in grado di garantire, almeno in linea di principio, una remissione prolungata, si fonda su farmaci di tipo diverso. A questo proposito potrebbe essere utile la valutazione dello specialista psichiatra.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Utente
Utente
Salve,
anzitutto la ringrazio per la risposta più che tempestiva.
Sì, ho dimenticato di citare qualche leggero disturbo di stomaco, che però dal *mio* punto di vista, è secondario, a malapena me ne rendo conto.
Dunque devo fare una visita psichiatrica, nel frattempo è possibile sapere qualcosa di più, a riguardo? Ad esempio lei ha scritto di "farmaci di tipo" diverso, cosa cambia? Possono portare alla risoluzione definitiva del problema? Possono creare disturbi a breve/lungo termine? Ci sono altre precauzioni che si possono prendere? Che so, evitare determinate cose, etc...

Grazie.
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Le terapie farmacologiche a lungo termine dell'ansia si basano, come prima scelta, essenzialmente su farmaci della classe degli ssri, inibitori selettivi del reuptake della serotonina, o degli snri, inibitori selettivi del reuptake di serotonina e noradrenalina. L'uso di questo tipo di farmaci o di altri, naturalmente, deve essere indicato da uno specialista che abbia individuato il disturbo e che valuti come necessaria la terapia. Dal punto di vista degli effetti collaterali, questi farmaci sono generalmente ben tollerati, con alcune differenze specifiche tra una molecola e l'altra. Lo specialista sceglierà sulla base della condizione clinica e del bilancio tra efficacia e tollerabilità, rapporto che varia da persona a persona.
Cordiali saluti
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