Ansia e mancanza di serenità ( paternità...?? )

Buongiorno, ho 41 anni e da almeno 15 soffro periodicamente di attacchi di ansia e panico. Ho iniziato nel 1998 con svariate visite per poi intraprendere, con successo, una cura con Seroxat e xanax. Dopo pochi giorni sono stato meglio e ho continuato per qualche mese. Finita la cura, è venuta a mancare in pchi giorni mia madre per un tumore fulminante. Quindi ho ripreso, stavolta per più tempo, la cura con seroxat, poi diventato eutimil etc etc. Devo dire di aver smesso prestissimo di prendere Xanax o altri tranquillanti, continuando però per periodi più o meno lunghi a prendere la paroxetina.
Premetto che faccio un lavoro piuttosto stressante, sono un musicista di professione quindi sono sottoposto a tourneè lunghe, nottate n viaggio, pasti disordinati e anche un consumo, nel passato, eccessivo di alcool.
In questi anni ho continuato a prendere dosi bassissime ( 5 mg, max 10 ) di paroxetina a volte anche a giorni alterni.
Due anni fa ho smesso completamente poichè mi sentivo bene e riuscivo a controllare gli sporadici attacchi d'ansia, dovuti più che altro a preoccupazioni di carattere fiscale ( le tasse troppo alte ), poi io e la mia compagna siamo diventati genitori, a parte qualche episodio pre parto di ansia ( che giudico normale ) i mesi post parto sono stati bellissimi e sereni. Poi l'anno scorso verso la fine di settembre, a causa di alcuni problemi di natura fiscale, ma nulla di grave, ho cominciato di nuovo a stare male, malissimo, con attacchi di panico e un senso di paranoia costante, ho smesso di dormire per giorni e questo ha peggiorato le cose. Ho ripreso, tramite un consulto con un medico di famiglia, il Tavor solo la sera e lo Stiliden ( paroxetina ) 10 mg la mattina. Il tavor l'ho sospeso dopo qualche settimana perchè ho ripreso a dormire. Ma questa sensazione di ansia generalizzata perdura tuttora. Premetto. Non sono soddisfatto dei guadagni attuali, perchè la maggior parte se li succhia il fisco maledetto, ho paura per il futuro ( non dovrei poichè ho un papà che percepisce una buona pensione e che ci aiuta e dei "suoceri" benestanti ) ma non riesco più a trovare serenità e soddisfazione nelle cose che faccio. Sto anche pensando di cambiare completamente lavoro ( ammesso che ne trovi ) per avere più stabilità economica. Non riesco a godermi serenamente i giochi col io bambino, che ha quasi due anni, e non riesco nemmeno a trovare le giuste motivazioni per rilanciare la mia attività professionale come, forse potrei. Aggiungo, e finisco, che a maggio sono stato operato d'urgenza di peritonite, e successivamente per impegni di lavoro ho dovuto riprendere i viaggi quasi subito, senza riposarmi a sufficienza.
Aiuto !
Grazie
Renato
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
[#2]
Utente
Utente
Ha ragione e le chiedo scusa, preso dalla descrizione di tutto non ho posto in realtà nessuna domanda.
la domanda è : può lo Stiliden ( paroxetina ) risolvere in qualche modo, preso quotidianamente, questo disagio, in dosi da 10 mg ?
E' normale ansia da paternità e da presa di coscienza del mondo odierno ( quello del lavoro soprattutto ) o è il caso che, visto il passato, consideri anche una psicoterapia da affiancare a quella medicinale ?

Grazie
Cordialmente
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Il dosaggio potrebbe essere un pò basso.

La psicoterapia andrebbe indicata da chi l'ha visitata per capire preventivamente se siano presenti le condizioni di eleggibilità.
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