Primo accenno attacco di panico
Salve,
ho 23 anni, sono uno studente universitario e soffro di ansia e stress. Qualche giorno fa ho avuto per la prima volta nella mia vita un accenno di attacco di panico sul treno senza apparente motivo, ma sono riuscito a non farlo degenerare.
Il problema è che la sensazione sgradevole provata si è poi ripetuta a intervalli tutto il giorno e l'ansia (che normalmente mi accompagna dalla mattina alla sera, sta aumentando costantemente).
Soffro di ansia ormai da qualche anno, purtroppo la mia è diventata una costante. Mi sveglio la mattina e vado a dormire la sera con leggera tachicardia e ansia come se ogni problema fosse insuperabile e come se non avessi mai tempo per fare nulla.
Lo sfogo principale è stato sempre un po' di sport, che però mi rilassa solo per pochissime ore. Anche quando sto sul divano a guardare la tv ormai ho questa fastidiosa tachicardia e quest'ansia anche se non sto pensando assolutamente a nulla, un'agitazione continua anche se sto riposando sul letto.
Mio padre è un piccolo imprenditore ed è molto ansioso e stressato dal lavoro e ha sofferto in passato di attacchi di panico, e anche mia zia (la sorella di mio padre), che ne soffre anche adesso ed ha molti problemi quando esce di casa.
La situazione in famiglia non è delle migliori, i miei litigano tutti i giorni e io litigo spesso con loro, soprattutto con mio padre. Avendo due visioni "politiche" della vita completamente diverse, ci scontriamo quasi tutti i giorni e lui non è "un tipo tenero". Inoltre sono fidanzato da un anno ma per "vecchie chiacchiere di paese" (lasciatemi passare il termine) i miei non vedono di buon occhio la nostra storia, dunque non parlo di lei a casa e l'ho portata a casa con i miei solamente 4-5 volte.
Per quanto riguarda il percorso di studi, studio Economia e Management e sono all'ultimo anno (mi mancano 5 esami). Sono sempre stato ansioso anche negli anni delle superiori ma la situazione all'università è peggiorata arrivando ad avere qualche malessere nei periodi d'esame.
Chiudo dicendo che non ho mai avuto problemi di panico fino ad ora, neanche nei periodi d'esame, ma al massimo alternavo momenti di serenità e momenti di angoscia durante il giorno, che però non mi hanno mai preoccupato cosi tanto, come ora invece mi preoccupano questi "sintomi" provati sul treno.
Un'ultima osservazione è che ho molta sfiducia nel futuro dal punto di vista lavorativo; sono nel momento della vita in cui mi rendo conto che i sogni di "diventare qualcuno" non saranno o potrebbero non essere realizzati.. e il fatto di pensare di non essere "all'altezza" per i miei genitori e per gli altri devo dire che un po' mi preoccupa. Ogni tanto mi sento schiacciato dalle pressioni esterne, nonostante capisco che spesso sono soltanto preoccupazioni che creo io stesso.
Cosa posso fare per evitare questi nuovi sintomi di attacco di panico? sono abbastanza preoccupato
Grazie
ho 23 anni, sono uno studente universitario e soffro di ansia e stress. Qualche giorno fa ho avuto per la prima volta nella mia vita un accenno di attacco di panico sul treno senza apparente motivo, ma sono riuscito a non farlo degenerare.
Il problema è che la sensazione sgradevole provata si è poi ripetuta a intervalli tutto il giorno e l'ansia (che normalmente mi accompagna dalla mattina alla sera, sta aumentando costantemente).
Soffro di ansia ormai da qualche anno, purtroppo la mia è diventata una costante. Mi sveglio la mattina e vado a dormire la sera con leggera tachicardia e ansia come se ogni problema fosse insuperabile e come se non avessi mai tempo per fare nulla.
Lo sfogo principale è stato sempre un po' di sport, che però mi rilassa solo per pochissime ore. Anche quando sto sul divano a guardare la tv ormai ho questa fastidiosa tachicardia e quest'ansia anche se non sto pensando assolutamente a nulla, un'agitazione continua anche se sto riposando sul letto.
Mio padre è un piccolo imprenditore ed è molto ansioso e stressato dal lavoro e ha sofferto in passato di attacchi di panico, e anche mia zia (la sorella di mio padre), che ne soffre anche adesso ed ha molti problemi quando esce di casa.
La situazione in famiglia non è delle migliori, i miei litigano tutti i giorni e io litigo spesso con loro, soprattutto con mio padre. Avendo due visioni "politiche" della vita completamente diverse, ci scontriamo quasi tutti i giorni e lui non è "un tipo tenero". Inoltre sono fidanzato da un anno ma per "vecchie chiacchiere di paese" (lasciatemi passare il termine) i miei non vedono di buon occhio la nostra storia, dunque non parlo di lei a casa e l'ho portata a casa con i miei solamente 4-5 volte.
Per quanto riguarda il percorso di studi, studio Economia e Management e sono all'ultimo anno (mi mancano 5 esami). Sono sempre stato ansioso anche negli anni delle superiori ma la situazione all'università è peggiorata arrivando ad avere qualche malessere nei periodi d'esame.
Chiudo dicendo che non ho mai avuto problemi di panico fino ad ora, neanche nei periodi d'esame, ma al massimo alternavo momenti di serenità e momenti di angoscia durante il giorno, che però non mi hanno mai preoccupato cosi tanto, come ora invece mi preoccupano questi "sintomi" provati sul treno.
Un'ultima osservazione è che ho molta sfiducia nel futuro dal punto di vista lavorativo; sono nel momento della vita in cui mi rendo conto che i sogni di "diventare qualcuno" non saranno o potrebbero non essere realizzati.. e il fatto di pensare di non essere "all'altezza" per i miei genitori e per gli altri devo dire che un po' mi preoccupa. Ogni tanto mi sento schiacciato dalle pressioni esterne, nonostante capisco che spesso sono soltanto preoccupazioni che creo io stesso.
Cosa posso fare per evitare questi nuovi sintomi di attacco di panico? sono abbastanza preoccupato
Grazie
[#1]
Gentile utente,
La condizione di ansia che lei descrive e che sembra durare da diversi anni, merita un approfondimento specialistico. Lo specialista psichiatra che valuterà direttamente la sua situazione potrà indirizzarla verso il migliore trattamento possibile, farmacologico, psicoterapico o integrato, dopo aver formulato una diagnosi.
Cordiali saluti
La condizione di ansia che lei descrive e che sembra durare da diversi anni, merita un approfondimento specialistico. Lo specialista psichiatra che valuterà direttamente la sua situazione potrà indirizzarla verso il migliore trattamento possibile, farmacologico, psicoterapico o integrato, dopo aver formulato una diagnosi.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 03/10/2014.
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