Somatizzazione quali rischi reali?

Buonasera, cerchero per quanto possibile di essere breve. Ho 32 anni e da circa un anno e mezzo ,in seguito ad un tamponamento con colpo di frusta soffro di somatizzazione ansiosa. In realtà dopo l incidente la diagnosi fu sindrome da stress post traumatico ,per la quale ho segiuto 16 mesi di terapia con paroxetina, i primi mesi compressa intera da 20 mg, poi scalata a 10 mg . Sono stata bene sin da subito ed ho Sospeso il tutto a maggio scorso ,mai avrei pensato ad una ricaduta . Fatto sta che dopo un estate molto densa di impegni ,sono arrivati i primi sintomi , dapprima dermatite al cuoio capelluto e ora pian piano altri sintomi somatici che avevo anche lo scorso anno ( vertigini , senso di instabilità di equilibrio) ,motivo per cui il medico mi ha ridato l antidepressivo ( stavolta la fluoxetina dato che con la paroxetina prendevo peso ) ma sono ancora nella prima fase, quella in cui i sintomi all inizio peggiorano ,quindi parecchio impressionabile. Proprio alla luce di tale impressionabilità ,da quando stamattina ho letto su un articolo che il disturbo da somatizzazione puo cronicizzarsi ed addirittura portare alla cecità , sembra che tutti i sintomi si siano trasferiti all occhio ed ora avverto fastidio. Anticipo gia che ho deciso ,di rivolgermi ad uno psicologo ,solo sto aspettando almeno passino le prime settimane critiche della terapia , ma vorrei almeno una parola di conforto , per nno somatizzare sugli occhi , perchè veramente mi pare assurdo che tutto cio possa portare alla cecità, cioè ne sono convinta che sia inverosimile ma purtroppo gia l occhio risente di cio che ho letto .Puo essere una cosa scritta in maniera ingantita ? lo spero proprio perchè non riesco a fare a meno di pensarci . Mi creda, fino al mese scorso ero lontanissima da questi sintomi ,ora è un crescendo di somatizzazioni .Diciamo che fino ad oggi ad ogni sintomo comparso mi son sempre detta che è frutto della mia mente, niente di reale e che sarebbe passato, ma in quell articolo vi stava proprio scritto : che il disturbo da somatizzazione cronica porta a cecità ...quindi come trovo conforto dicendo che è solo frutto della mia mente se ci sta scritto che è proprio questo frutto della mente che porta a cecità ?Mi scuso per il gioco di parole ma nno saprei come altro spiegarlo. Grazie per l eventuale risposta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Quali sono nello specifico i sintomi per cui viene fatta una diagnosi di somatizzazione ansiosa?

Sulla base di quale meccanismo il disturbo dovrebbe portare alla cecità?

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Utente
Utente
Chiedo scusa per il ritardo di questa mia risposta ,ma dal cellulare nno riuscivo a scrivere il testo . Dunque , la notizia è riportata su una famosa ''enciclopedia'' virtuale ( credo sia vietato dal regolamento di medicitalia mettere il link o fare il nome diretto quindi non lo faccio ma basta digitare su un motore di ricerca per trovarla ), e la cecità figura nell elenco dei vari sintomi a cui puo portare il disturbo da somatizzazione .Spero davvero non sia effettivamente cosi , o meglio , che qualora ci possano essere disturbi e offuscamenti della vista non siano definitivi ( non sono esperta di termini medici ma se leggo cecità penso ad un fenomeno non reversibile o almeno è quello che ho pensato in quel momento ). Il meccanismo per cui il disturbo dovrebbe portare alla cecità non lo so nemmeno io , ho semplicemente riportato cio che ho letto e ,ripeto , so bene che non avrei mai dovuto leggere cio in questo momento di particolare suscettibilità ,fatto sta che l ho fatto e da quasi subito ho avvertito fastidio ad un occhio ,gli stessi fastidi che ho quando ho quando ho un po di irritazione o mi espongo ad una fonte di luce intensa ( faccio la luce pulsata e spesso avverto questi disturbi che scompaiono nel giro di qualche giorno ). Solo che stavolta non ho avuto alcuna esposizione, certamente si è trattata di somatizzazione allo stato puro .Sono piu tranquilla di ieri , ma comunquel occhio ancora da fastidio anche adesso che sono davanti al pc.

Non voglio accusare o polemizzare sull articolo , pero trovo sia molto allarmante quello che vi sta scritto , per questo ieri ho chiesto delucidazioni in questa sezione. Suppongo che qualora ci siano stati casi di cecità magari ci fossero anche problemi organici all occhio , quindi nno che possa capitare ad una persona con occhi sani o almeno spero vivamente di trovarne conferma nelle sue parole.

Per rispondere all altra sua domanda, i sintomi per cui è stata fatta la diagnosi sono vertigini o meglio pseudovertigini ( di fondo pero c'è un danno organico ,avendo io avuto un anno e mezzo un fa un colpo di frusta ) ,che a parere del medico sono organiche ma accentuate da ansia , e una forma di dermatite al cuoi capelluto esplosa all improvviso lo scorso agosto, in un periodo denso di impegni . Aggiungo che dopo l incidente feci tutte le visite del caso ( otorino , Rmn colonna ed encefalo ) ed era tutto nella norma, motivo per cui ora direttamente mi sono rivolta allo psichiatra senza ripeterle .

Da un mese a questa parte mi si accavalla nella mente in termine somatizzazione, ero un po scettica all inizio ,ma alla luce di quanto accaduto ieri ,cioè che avendo letto l articolo di cui sopra ho cominciato ad avvertire il disturbo , sto cominciando a rendermene conto . Spero di stare intervenendo in tempo , sono alla prima settimana di inizio terapia con SSRI , ma stavolta, cerchero di approfondire con una consulenza psicologica , data la mia ricaduta ..La prima volta ho pensato che fosse solo stress dovuto all incidente,tanto che in breve ho ripreso normalmente la mia vita e le mie attività . Ora francamente nno c'è stato alcun incidente, solo tanti ,tantissimi impegni nella fase in cui ho sospeso il farmaco ( nessuno mi aveva detto che i primi mesi dopo la sospensione sono un po critici e ci si dovrebbe ''riguardare'' ).

La ringrazio per la sua cortesia e per l attenzione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Nei limiti della consultazione online, a mio parere un disturbo di somatizzazione ha ben altre caratteristiche mentre i sintomi che descrive possono essere normalmente presenti anche in un disturbo d'ansia non complicato.

In entrambi i casi il trattamento con SSRI risulta essere efficace.

Per ciò che attiene la cecità nel disturbo di somatizzazione probabilmente si fa un errato riferimento ai disturbi organici provenienti da fenomeni di isteria che sono diversi dalla somatizzazione.
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Utente
Utente
La ringrazio per le sue parole confortanti . Oggi ho sentito il dottore ed ha detto che all inizio della terapia con SSRI è normale che l ansia persista . Le chiedo due ultime cose : come posso definire se non somatizzazione il fatto che dopo aver letto della cecità abbia cominciato ad accusare il disturbo all occhio?

Ed ancora, volendo iniziare una psicoterapia , devo presentare alla psicologa la diagnosi di somatizzazione del mio neurologo , o cio potrebbe fuorviarla ( qualora tale diagnosi non sia appropriata )e devo limitarmi a descrivere i miei sintomi facendo giungere la stessa psicologa alla diagnosi ?Non so come muovermi ,è la prima volta che tento un approccio di questo tipo.

L anno scorso ero molto scettica quando iniziai la terapia con SSRI perchè pensavo ad un disturbo organico ( avevo avuto il colpo di frusta ) ma poi sono stata meglio, contro ogni mia aspettativa. Stavolta invece, temo il contrario ,cioè di far troppo affidamento al farmaco ed ho paura di rimanerne delusa .

RingranziandoLa ancora una volta per il tempo dedicatomi,

Le porgo i miei piu cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Anche un disturbo d'ansia può avere delle ideazioni su organi bersaglio.

Il problema è capire se vi sia una idea fissa sull'idea di malattia di organo o se tutto scaturisce dall'ansia preesistente ai disturbi che lamenta.

Per ciò che attiene la psicoterapia, la correttezza diagnostica consente al trattamento di essere efficace.

Secondo me deve raccontare tutta la situazione così come è, la psicologa provvederà a farsi una sua idea personale per proporre il trattamento più appropriato.
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Utente
Utente
Buonasera Dott. mi scusi se torno a scriverle ma ho un dubbio che mi tormenta. Come accennato le volte scorse , sto assumendo da un mese fluoxetina ( la compressa intera da 20 mg solo da 10 giorni ) , per un diagnosticato disturbo d ansia e somatizzazione. Ora leggendo il bugiardino pero, tra le indicazioni del prozac trovo solo depressione maggiore ,disturbo ossessivo compulsivo , bulimia nervosa, e non trovo indicato il disturbo d ansia ,come invece indicato nei bugiardni di sereupin . Ora ,siccome, io non sto notando grossi miglioramenti nonostante da 10 giorni sia passata alla compressa intera ( il medico voleva inizialmente fermarsi a mezza compressa considerando che con il sereupin ho seguito la maggior parte del trattamento con mezza compressa ) , potrebbe il prozac essere meno indicato per il disturbo d ansia rispetto al sereupin ? Il medico ,su mia richiesta mi ha dato il prozac perchè con il sereupin avevo preso peso , pero io ricordo con il sereupin di essere stata meglio dopo un paio di settimane di terapia ( ed allora stavo anche molto peggio di quanto stessi adesso prima di cominciare ). In teoria il principio di funzionamento non dovrebbe essere uguale per tutti gli SSRI? E' anche vero che mi sono affidata ad uno specialista per cui non penso che poteva darmi un prodotto che sapeva essere meno adatto ,ma io il dubbio me lo son posta facendo il paragone con la volta precedente ,in cui stavo peggio e sono migliorata molto prima, e poi ,ora ,mi sembra di trovare conferma dal bugiardino. Le chiedo gentilmente un parere al riguardo .
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