Disturbo d'ansia cronico

Egregi Dottori,
Vi disturbo in quanto ormai da anni convivo con problemi di ansia e panico. Di recente, direi negli ultimi 6 mesi, la situazione è degenerata.
L'ansia (sin dalla mattina) mi impedisce di fare progetti, godermi anche le cose belle e mi limito a fare quanto necessario per adempiere ai "doveri" sociali come il lavoro (sono avvocato), feste comandate, e simili).
Non riesco a rilassarmi, nè a fare una vacanza in quanto ho paura di allontanarmi da casa e che mi succeda qualcosa.
Sono in cura con una psichiatra, che mi ha detto che spetta a me far tesoro della terapia già svolta e superare cognitivamente il problema. Sono convinto che abbia ragione, ma credetemi, mi pare impossibile.

So che non esiste una bacchetta magica per risolvere il problema, ma gradirei dei consigli su come gestire la situazione, in quanto inizio a pensare che non ne uscirò più e i pensieri - anche quelli più nefasti - sono sempre presenti, come se non riuscissi a staccare mai dalla paura.

Attualmente sto prendendo solo 1/2 pastiglia la mattina di paroxetina, e alprazolam al bisogno. Anche l'assunzione di farmaci mi spaventa, in quanto sono diversi anni - pur sotto controllo medico - che ne sto facendo uso, e non vorrei essere assuefatto.

Grazie a chiunque di Voi che vorrà dare riscontro alla mia domanda ...


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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Il dosaggio che assume attualmente di paroxetina é inferiore a quello considerato minimo efficace. Se si vuole avere un aiuto reale dalla terapia farmacologica questa dovrebbe essere ottimizzata. Inoltre, la terapia farmacologica non escluda che il problema possa essere affrontato anche associando un percorso terapeutico di tipo cognitivo.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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