Disturbi d'ansia, derealizzazione
Buonasera,
soffro da diversi anni di disturbi d'ansia, ma non mi sono mai rivolta ad uno specialista. Vivo costantemente angosciata, ho sempre la preoccupazione che possa accadere qualcosa di terribile, vorrei poter avere il controllo su tutto ed ho frequenti comportamenti compulsivi. Saltuariamente ho avuto casi di derealizzazione durati pochi minuti (meno di una volta al mese).
Ho sempre rimandato una visita per paura/vergogna (ingiustificata, lo so; io stessa credo che siano assurdi questi timori, ma una parte di me ha questo blocco) e le mie condizioni sono sempre state altalenanti, periodi più tranquilli seguiti a peggioramenti. In linea di massima, nel tempo, ho assistito ad un lento peggioramento della mia condizione mentale. Attualmente provo ansia anche all'idea di entrare in un negozio, fare una telefonata ad uno sconosciuto. Sovente soffro di crisi di pianto e in generale tendo ad essere infelice.
La situazione è peggiorata da ieri sera: dopo aver fumato della marijuana (6-7 anni fa ne ho fatto uso costante per circa un anno, poi raramente, attualmente non mi capitava da oltre un anno), ho iniziato a provare un atroce terrore, dominato dalla convinzione di stare per avere un attacco cardiaco. Ho cercato di calmarmi e di far passare l'effetto, ma in quei momenti si è insinuata in me l'idea che non sarei più tornata normale, che l'effetto non sarebbe passato. Dopo un'ora sono riuscita ad addormentarmi, per poi risvegliarmi un'ora dopo. Ho passato una notte agitata e dormendo poco. Al risveglio ho sentito una sensazione di stordimento e distacco dalla realtà. Tale sensazione si amplifica in certi momenti e poi diminuisce ma rimane costante. Adesso oramai è passato un giorno, e non passa. Continuo a rimuginare ed angosciarmi, nella paura appunto di non tornare mai più normale. E' come se una parte di me credesse di essere in un sogno, anche se sono consapevole di essere sveglia. Mi sembra che il tempo non passi, che sia un illusione e in realtà sia ancora ieri sera. Sono consapevole dell'assurdità delle mie parole, ma non riesco ad uscire da questa sensazione. So che devo rivolgermi ad uno specialista, e lo farò. Ma non conosco i tempi d'attesa ed ho bisogno di un consulto urgente quindi mi rivolgo a voi.
Vorrei solo sapere come calmare questa situazione, che in poco tempo sembra consumarmi.
Ringrazio anticipatamente
soffro da diversi anni di disturbi d'ansia, ma non mi sono mai rivolta ad uno specialista. Vivo costantemente angosciata, ho sempre la preoccupazione che possa accadere qualcosa di terribile, vorrei poter avere il controllo su tutto ed ho frequenti comportamenti compulsivi. Saltuariamente ho avuto casi di derealizzazione durati pochi minuti (meno di una volta al mese).
Ho sempre rimandato una visita per paura/vergogna (ingiustificata, lo so; io stessa credo che siano assurdi questi timori, ma una parte di me ha questo blocco) e le mie condizioni sono sempre state altalenanti, periodi più tranquilli seguiti a peggioramenti. In linea di massima, nel tempo, ho assistito ad un lento peggioramento della mia condizione mentale. Attualmente provo ansia anche all'idea di entrare in un negozio, fare una telefonata ad uno sconosciuto. Sovente soffro di crisi di pianto e in generale tendo ad essere infelice.
La situazione è peggiorata da ieri sera: dopo aver fumato della marijuana (6-7 anni fa ne ho fatto uso costante per circa un anno, poi raramente, attualmente non mi capitava da oltre un anno), ho iniziato a provare un atroce terrore, dominato dalla convinzione di stare per avere un attacco cardiaco. Ho cercato di calmarmi e di far passare l'effetto, ma in quei momenti si è insinuata in me l'idea che non sarei più tornata normale, che l'effetto non sarebbe passato. Dopo un'ora sono riuscita ad addormentarmi, per poi risvegliarmi un'ora dopo. Ho passato una notte agitata e dormendo poco. Al risveglio ho sentito una sensazione di stordimento e distacco dalla realtà. Tale sensazione si amplifica in certi momenti e poi diminuisce ma rimane costante. Adesso oramai è passato un giorno, e non passa. Continuo a rimuginare ed angosciarmi, nella paura appunto di non tornare mai più normale. E' come se una parte di me credesse di essere in un sogno, anche se sono consapevole di essere sveglia. Mi sembra che il tempo non passi, che sia un illusione e in realtà sia ancora ieri sera. Sono consapevole dell'assurdità delle mie parole, ma non riesco ad uscire da questa sensazione. So che devo rivolgermi ad uno specialista, e lo farò. Ma non conosco i tempi d'attesa ed ho bisogno di un consulto urgente quindi mi rivolgo a voi.
Vorrei solo sapere come calmare questa situazione, che in poco tempo sembra consumarmi.
Ringrazio anticipatamente
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Deve rivolgersi ad uno specialista di persona per ricevere una corretta diagnosi ed un trattamento.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 19/09/2014.
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