Ossessioni e psicanalisi
Da un anno soffro di ossessioni legate ad una parte del mio corpo che ritengo deforme. Ho fatto di tutto per cercare di nasconderla, ma non ci riesco mai perché è sempre evidente. A volte ho un desiderio forte di levarmi dal corpo questa parte deforme, ma non potrei mai farlo, è come un peso che mi accompagna per sempre, da quando mi sveglio la mattina a quando vado a letto. Provo ansia ad esporre questa parte fisica perché siccome gli altri in passato mi hanno preso in giro per questo 'difetto' ho paura che lo facciano di nuovo, e non voglio di certo passare per quello deforme. Da giugno soffro di depressione ( questa è stata la diagnosi del mio psicologo), passo molto tempo sdraiato a letto, piango spesso senza motivo, ho difficoltà di concentrazione e ho perso l'interesse di fare qualsiasi cosa. Ho frequenti pensieri di morte, ma non ho mai pensato al suicidio. Una volta ho pensato all'autolesionismo, ma non ho mai avuto il coraggio di fare una cosa del genere. La mia psicanalista dice che non ho niente, che le ossessioni passano da sole perché i pensieri si possono modificare, e io intanto dopo ogni seduta mi sento sempre peggio. Quando le parlo del mio sintomo, lei lo ignora bellamente senza capire quanto disagio mi procura. Poi lei tende a negare l'esistenza della mia deformità fisica, non ci crede, è sbalordita, e quindi io non ho mai provato a convincerla della mia opinione, perché per lei ''non esiste nessun difetto fisico''. E quando le chiedo se soffro di una patologia ossessiva, lei mi dice che non mi devo dare etichette. Dopo otto sedute di terapia non ho ottenuto alcun risultato. Adesso per via della depressione ho un appuntamento con uno psichiatra fra due settimane. Sono talmente frustrato e deluso che ormai ho perso la speranza per una guarigione totale del mio problema. Mi sono affezionato alla psicanalista e non la voglio cambiare, ma tanto non sto ottenendo niente. Cosa dovrei fare?? Devo aspettare la visita psichiatrica e tenermi i sintomi oppure cambiare terapia??
[#1]
Sembra che lei soffra di Dismorfofobia,un disturbo che fa parte dello spettro ossessivo-compulsivo. Ho forti dubbi che lei possa risolverla con la sola psicoterapia.
Quasi stento a credere che la sua terapeuta le abbia veramente detto "che non ho niente, che le ossessioni passano da sole perché i pensieri si possono modificare" .
Le ossessioni sono un sintomo di una patologia, possono anche passare senza terapia (glielo auguro) come una polmonite può guarire senza antibiotici, ma non è vero che lei non ha niente. Sarebbe come dire a un malato appunto di polmonite che non ha niente. Nè dirle che non ha nessun difetto fisico può farla star meglio, come lei sta constatando.
Lo psichiatra le proporrà sicuramente un trattamento medico che potrà aiutarla.
Auguri
Quasi stento a credere che la sua terapeuta le abbia veramente detto "che non ho niente, che le ossessioni passano da sole perché i pensieri si possono modificare" .
Le ossessioni sono un sintomo di una patologia, possono anche passare senza terapia (glielo auguro) come una polmonite può guarire senza antibiotici, ma non è vero che lei non ha niente. Sarebbe come dire a un malato appunto di polmonite che non ha niente. Nè dirle che non ha nessun difetto fisico può farla star meglio, come lei sta constatando.
Lo psichiatra le proporrà sicuramente un trattamento medico che potrà aiutarla.
Auguri
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Ex utente
gentile medico,
innanzitutto la ringrazio per la sua risposta pronta e completa. Vorrei precisare alcuni dettagli. Lo psicologo mi ha detto che io soffrivo di depressione, ma non mi ha detto che soffrivo di dismorfofobia, anzi ha rifiutato categoricamente l'idea che io fossi affetto da questa malattia, dicendo che ad ogni modo non era ''rilevante'' e che non mi dovevo dare etichette. Durante le sedute, come l'approccio psicodinamico prevede, abbiamo portato l'attenzione su alcuni eventi del passato dolorosi, sui miei sogni notturni, sulle mie relazioni, sui miei sentimenti, ma abbiamo evitato di parlare del ''sintomo'', che attualmente rappresenta la mia fonte primaria di disagio. In effetti l'approccio psicodinamico non vuole guarire direttamente il sintomo, da quanto ho capito, ma la persona nella sua totalità, e questo secondo la mia psicologa si può fare solo scavando nel proprio passato e risolvendo i propri conflitti inconsci. la psicologa voleva sicuramente dire che io attraverso la terapia potevo modificare i miei pensieri ed in questo modo potevo uscire dalle mie ossessioni.. Posso solamente dire che dopo otto sedute il sintomo è rimasto (ma ovviamente devo mettere da parte la mia natura ansiosa ed aspettare), ma non solo è rimasto : è anche peggiorato!
In poche parole io mi aspettavo un miglioramento almeno parziale, invece devo dire che le ossessioni e le ansie sono rimaste.
Adesso la psicologa mi ha indirizzato da uno psichiatra, al quale spiegherò la situazione nel dettaglio, anche perché in questo periodo ho bisogno di più stabilità e concentrazione e sento che la terapia psicologica non ha alcuna efficacia (o almeno per quanto ho visto fino ad adesso). Il problema di fondo però rimane : cioè la mia psicologa, dalla quale continuerò ad andare anche dopo la visita psichiatrica, per completare la terapia, - ignora il mio sintomo e non lo fa rientrare all'interno di alcuna malattia.
innanzitutto la ringrazio per la sua risposta pronta e completa. Vorrei precisare alcuni dettagli. Lo psicologo mi ha detto che io soffrivo di depressione, ma non mi ha detto che soffrivo di dismorfofobia, anzi ha rifiutato categoricamente l'idea che io fossi affetto da questa malattia, dicendo che ad ogni modo non era ''rilevante'' e che non mi dovevo dare etichette. Durante le sedute, come l'approccio psicodinamico prevede, abbiamo portato l'attenzione su alcuni eventi del passato dolorosi, sui miei sogni notturni, sulle mie relazioni, sui miei sentimenti, ma abbiamo evitato di parlare del ''sintomo'', che attualmente rappresenta la mia fonte primaria di disagio. In effetti l'approccio psicodinamico non vuole guarire direttamente il sintomo, da quanto ho capito, ma la persona nella sua totalità, e questo secondo la mia psicologa si può fare solo scavando nel proprio passato e risolvendo i propri conflitti inconsci. la psicologa voleva sicuramente dire che io attraverso la terapia potevo modificare i miei pensieri ed in questo modo potevo uscire dalle mie ossessioni.. Posso solamente dire che dopo otto sedute il sintomo è rimasto (ma ovviamente devo mettere da parte la mia natura ansiosa ed aspettare), ma non solo è rimasto : è anche peggiorato!
In poche parole io mi aspettavo un miglioramento almeno parziale, invece devo dire che le ossessioni e le ansie sono rimaste.
Adesso la psicologa mi ha indirizzato da uno psichiatra, al quale spiegherò la situazione nel dettaglio, anche perché in questo periodo ho bisogno di più stabilità e concentrazione e sento che la terapia psicologica non ha alcuna efficacia (o almeno per quanto ho visto fino ad adesso). Il problema di fondo però rimane : cioè la mia psicologa, dalla quale continuerò ad andare anche dopo la visita psichiatrica, per completare la terapia, - ignora il mio sintomo e non lo fa rientrare all'interno di alcuna malattia.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 12/09/2014.
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