Ansia, pressione bassa
Buongiorno, sono uno studente di ingegneria di 27 anni prossimo alla laurea. Progressivamente da quando 5 anni fa mi sono iscritto all' università, ho avuto una vita sempre più da recluso in casa, con l' unico chiodo fisso di riuscire in quel che facevo, abbandonando amici, uscite, divertimenti e rapporti sociali ai quali prima mai e poi mai avrei fatto a meno. Probabilmente per questo motivo mim trovo in una situazione nella quale non appena esco di casa, per andare in università, per andare al bar a bere il caffè o in altre occasioni, inizio a sudare ed ho forti giramenti di testa.
Misurando la pressione in questi casi, vedo che la minima va generalmente da 50 a 60.
Devo anche aggiungere che non appena torno a casa, questi disturbi se ne vanno immediatamente, come se superare il cancello fosse un interruttore tra lo svenimento ed il benessere. Faccio un' ora di sport quotidiano, vado a correre per i fatti miei, ed in questi casi i miei problemi non hanno luogo, è proprio come se l' orrida sensazione di svenimento sia per intensità direttamente proporzionale con il numero di persone con le quali sono obbligato ad interagire al di fuori delle mie 4 mura.
Il mio dottore dice che sono stressato e che sono troppo giovane per prendere farmaci, voi cosa ne pensate?
Cordiali saluti.
Misurando la pressione in questi casi, vedo che la minima va generalmente da 50 a 60.
Devo anche aggiungere che non appena torno a casa, questi disturbi se ne vanno immediatamente, come se superare il cancello fosse un interruttore tra lo svenimento ed il benessere. Faccio un' ora di sport quotidiano, vado a correre per i fatti miei, ed in questi casi i miei problemi non hanno luogo, è proprio come se l' orrida sensazione di svenimento sia per intensità direttamente proporzionale con il numero di persone con le quali sono obbligato ad interagire al di fuori delle mie 4 mura.
Il mio dottore dice che sono stressato e che sono troppo giovane per prendere farmaci, voi cosa ne pensate?
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
penso che le osservazioni da lei effettuate circa lo svolgimento dei suoi sintomi possano essere già indicative,o comunque diano dei primi spunti di riflessione.Naturalmente ritengo sia necessario un confronto dal vivo con uno psichiatra di sua fiducia con cui valutare anche il possibile iter terapeutico,se verrà ritenuto necessario.
Qualora non si volesse o non si ritenesse opportuno l'uso di farmaci si possono prendere in considerazione anche altre opzioni.quali la psicoterapia.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
penso che le osservazioni da lei effettuate circa lo svolgimento dei suoi sintomi possano essere già indicative,o comunque diano dei primi spunti di riflessione.Naturalmente ritengo sia necessario un confronto dal vivo con uno psichiatra di sua fiducia con cui valutare anche il possibile iter terapeutico,se verrà ritenuto necessario.
Qualora non si volesse o non si ritenesse opportuno l'uso di farmaci si possono prendere in considerazione anche altre opzioni.quali la psicoterapia.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
[#2]
Ex utente
Dr. Biondani, in primo luogo la ringrazio per la risposta,
volevo chiederLe cosa mi potrebbe aiutare per cercare di superare quella sgradevole sensazione, prima di andare a parlare eventualmente con uno psichiatra. Come le ho detto pratico sport quotidianamente, magari cercare di sforzarmi ad uscire spesso nonostante i giramenti di testa e provare a sopportarli per riabituarmi ad avere una vita sociale, così che torni a rientrare nella mia personale normalità anche l' avere un contatto con altre persone in luoghi che non siano casa mia? Oppure altri espedienti?
Mi rendo conto che telematicamente non può che consigliarmi almeno 4 chiacchere con un professionista, però magari ha già avuto a che fare con casi del genere e potrebbe darmi un consiglio.
La ringrazio per la Sua disponibilità.
Cordiali saluti.
volevo chiederLe cosa mi potrebbe aiutare per cercare di superare quella sgradevole sensazione, prima di andare a parlare eventualmente con uno psichiatra. Come le ho detto pratico sport quotidianamente, magari cercare di sforzarmi ad uscire spesso nonostante i giramenti di testa e provare a sopportarli per riabituarmi ad avere una vita sociale, così che torni a rientrare nella mia personale normalità anche l' avere un contatto con altre persone in luoghi che non siano casa mia? Oppure altri espedienti?
Mi rendo conto che telematicamente non può che consigliarmi almeno 4 chiacchere con un professionista, però magari ha già avuto a che fare con casi del genere e potrebbe darmi un consiglio.
La ringrazio per la Sua disponibilità.
Cordiali saluti.
[#3]
Gentile utente,
proprio perchè ho seguito molti casi le devo dire che ogni persona è un universo a sè.pertanto ciò che può giovare ad uno non è necessariamente utile ad un altro.Le attività cui lei accennava possono,in linea generale essere giovevoli in situazioni simili,e comunque non dannose,ma non prescinderei da un consiglio specialistico dal vivo per avere delle indicazioni più mirate.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
proprio perchè ho seguito molti casi le devo dire che ogni persona è un universo a sè.pertanto ciò che può giovare ad uno non è necessariamente utile ad un altro.Le attività cui lei accennava possono,in linea generale essere giovevoli in situazioni simili,e comunque non dannose,ma non prescinderei da un consiglio specialistico dal vivo per avere delle indicazioni più mirate.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 02/09/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.