Ansia, agitazione, perdita del controllo dell' attenzione

Il disturbo da lei descritto sembra appartenere allo spettro ossessivo-compulsivo. Però il titolo della sua richiesta parla anche di "ansia e agitazione". Per darle una risposta attendibile è necessario che lei fornisca informazioni più particolareggiate.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

Proprio il fatto che mi accade questo mi agita molto, so che mi accadrà e che quindi mi metterà a disagio quindi mi agito, nello stesso tempo credo di sentire qualcosa che mi porta a parlare e dialogare con gli altri, nel momento in cui parlo e sono impegnato non succede, forse la cura che sto facendo ora non è sufficiente?
Mi capita anche di fissare particolari, come mani, gambe ecc...
Mi vogliono introdurre anche una bassa dose di paroxetina in aggiunta al resto.

Lei si sta curando con una associazione di due farmaci antipsicotici. E' vero che gli antipsicotici atipici possono essere utilizzati nella terapia del DOC. Però due insieme, mi fa pensare che la diagnosi sia un'altra.
Lei scrive "credo di sentire qualcosa che mi porta a parlare e dialogare con gli altri". Che cosa intende per "sentire"?

Sono stato sia da uno psicologo che da uno psichiatra e tutti e due hanno dato poca importanza alla cosa.
Sentire?nel senso che ho qualcosa che mi fa tendere a... nel senso che sono teso verso gli altri, nel senso forse voglio comunicare ma non so come fare allora guardo , credo.

Mi è stata diagnosticata depressione e prima mancanza di umore, mi sono curato sempre con il leponex che è servito ma poi mi ha portato alla depressione che ho curato con Prozac, questo disturbo non mi è passato, poi ho avuto una ricaduta depressiva e adesso mi sto curando con Abilify, secondo lo psichiatra che adesso non frequento più dovevo continuare a prendere il leponex che non mi faceva "vivere", cioè ero sempre stanco e sedato, ora va meglio.

Ho anche disordine un po nei pensieri e so che il leponex e l' Abilify servono anche a questo, ma per il momento mi stavo concentrando sulla depressione e dovrò ripresentare il disturbo in oggetto di nuovo presso l' ASL, lo avevo già presentato quando ero in cura prima di andare dallo specialista.

Ho passato un periodo che non avevo nulla tranne che questo DOC.

Lei continua a parlare di depressione, ma le terapie che le sono state prescritte sono incongrue con questa diagnosi. Non credo di poterla aiutare. Forse vorrà provare un altro collega.

La depressione è stata una conseguenza di alcuni farmaci, il problema fondamentale è quello in oggetto che è un fattore scatenante della depressione, quindi si parla di più fattori. Ho aggiunto la depressione per completezza

Mi può fare,se le è possibile, l'elenco cronologico delle cure da lei effettuate?
Cominciando dalla prima e finendo con quella attuale.

1)leponex per un paio di anni
2)risperdal + leponex
3)risperdal
4)noritren
5)prozac

poi...di nuovo leponex,
abilify che smetterò tra poco perchè mi provoca un agitazione incredibile
e adesso di nuovo leponex e sereupin.

La depressione c'è ed è una noia di fondo.
Incomincerò una psicoterapia molto presto comunque.

Se gli specialisti continuano a prescriverle farmaci antipsicotici è evidente che considerano la "depressione" di cui soffre un problema secondario.
Il Leponex non è indicato per la depressione, e nemmeno per il Disturbo Ossessivo Compulsivo-
Risperdal ed Abilify non sono indicati per la depressione, ma per i disturbi psicotici o per il Disturbo Bipolare. Qualche volta vengono utilizzati come adiuvanti nella depressione resistente, ma a dosi piccolissime.
Tuttora manca una diagnosi chiara.

la diagnosi attuale è quella del titolo, mi aveva chiesto una storia e io l' ho scritta, chiedo consiglio su quello che ho scritto nel primo post, attualmente prendo: depakin chrono 500mg, litio 450mg, abilify 1/4 di 15mg, sereupin 1/2 da 20mg

Grazie.

Confermo che quanto lei riferisce nella prima lettera:

"mi capita di fissare le persone contro la mia volontà, come se la andassi a cercare; anche se mi rivolgo ad un altra persona con la coda dell' occhio continuo a fissarla e questo mi crea un disagio non da poco"

rimanda ad un disturbo ossessivo.
Peraltro lei sta seguendo una terapia farmacologica molto complessa, e l'unica cosa che possiamo dirle è di seguire le indicazioni di chi la segue direttamente.