Come trattare uno schizofrenico?
Buongiorno.
Lavoro in un negozio aperto fino a tardi e da qualche tempo abbiamo la visita di una persona decisamente poco sana di mente, che viene con dei pretesti più volte al giorno e si comporta in maniera gentile ma appiccosa e sgradevole.
Ha iniziato a chiedere a me e alle mie colleghe come ci chiamassimo, stare lì impalato per molto tempo, racconta storie senza senso... etc.
Ieri mi ha chiesto come mi chiamassi ed io, per tagliare lì, gli ho detto che non potevo dirgli il mio nome perché il titolare non voleva etc. Lui si è arrabbiato e ha iniziato a urlare che ero obbligata a dirgli come mi chiamassi, perché lui è del governo e quindi io devo dirgli il mio nome, e che anzi, sarò obbligata ad uscire con lui perché lui è una persona importante, aggiungendo poi che dovrò uscire con lui e con "la moglie".
Io ovviamente non ho replicato e lui dopo qualche minuto è uscito. Non nego di essermi spaventata, perché penso che da una persona simile ci sia da aspettarsi qualsiasi reazione.
Ora, pur consapevole che ogni persona faccia caso a sé e che non si sappia nè se sia o meno malato (ma, anche se sono inesperta, penso proprio di sì) nè eventualmente "di cosa", vi chiedo un aiuto sul modo in cui comportarmi qualora dovesse ritornare.
Io sarei per chiamare i carabinieri, secondo la mia collega esagero... Però, davvero, mi ha lasciato un'orribile sensazione addosso.
Lavoro in un negozio aperto fino a tardi e da qualche tempo abbiamo la visita di una persona decisamente poco sana di mente, che viene con dei pretesti più volte al giorno e si comporta in maniera gentile ma appiccosa e sgradevole.
Ha iniziato a chiedere a me e alle mie colleghe come ci chiamassimo, stare lì impalato per molto tempo, racconta storie senza senso... etc.
Ieri mi ha chiesto come mi chiamassi ed io, per tagliare lì, gli ho detto che non potevo dirgli il mio nome perché il titolare non voleva etc. Lui si è arrabbiato e ha iniziato a urlare che ero obbligata a dirgli come mi chiamassi, perché lui è del governo e quindi io devo dirgli il mio nome, e che anzi, sarò obbligata ad uscire con lui perché lui è una persona importante, aggiungendo poi che dovrò uscire con lui e con "la moglie".
Io ovviamente non ho replicato e lui dopo qualche minuto è uscito. Non nego di essermi spaventata, perché penso che da una persona simile ci sia da aspettarsi qualsiasi reazione.
Ora, pur consapevole che ogni persona faccia caso a sé e che non si sappia nè se sia o meno malato (ma, anche se sono inesperta, penso proprio di sì) nè eventualmente "di cosa", vi chiedo un aiuto sul modo in cui comportarmi qualora dovesse ritornare.
Io sarei per chiamare i carabinieri, secondo la mia collega esagero... Però, davvero, mi ha lasciato un'orribile sensazione addosso.
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Raccontare bugie non è mai una buona strategia. Può servire invece, dato che siete in un negozio, chiedergli con cortese fermezza se vuole comprare qualcosa, facendogli capire che siete lì per lavoro. Se insiste, proporgli acquisti, mettendogli sotto il naso gli oggetti, insomma essere insistenti più di lui. E' un richiamo alla realtà: noi siamo qui per vendere e per lavorare che non ha niente di terapeutico, intendiamoci, ma che può funzionare se siete tutte d'accordo e se vi comportate tutte allo stesso modo.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 30/08/2014.
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