Piastrinopenia e ssri
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Gentile utente,
Gli SSRI possono ridurre la coagulabilità del sangue, il che non ha impatto in soggetti giovani e/o senza lesioni sanguinanti o altri fattori che influenzano la coagulazione.
La piastrinopenia è una situazione quindi di cautela relativa, anche se è importante chiarire di che tipo (ad esempio una piatrinopenia da cirrosi epatica si accompagna anche a lesioni potenzialmente sanguinanti come varici, una piastrinopenia di altro tipo no), e se coesiste anche anemia, come accade spesso negli anziani ammalati, per cui un sanguinamento occulto (anche non grave) può però aggravare l'anemia.
Esistono alternative agli SSRI che non sembrano dare aumento dei tempi di coagulazione comunque.
Gli SSRI possono ridurre la coagulabilità del sangue, il che non ha impatto in soggetti giovani e/o senza lesioni sanguinanti o altri fattori che influenzano la coagulazione.
La piastrinopenia è una situazione quindi di cautela relativa, anche se è importante chiarire di che tipo (ad esempio una piatrinopenia da cirrosi epatica si accompagna anche a lesioni potenzialmente sanguinanti come varici, una piastrinopenia di altro tipo no), e se coesiste anche anemia, come accade spesso negli anziani ammalati, per cui un sanguinamento occulto (anche non grave) può però aggravare l'anemia.
Esistono alternative agli SSRI che non sembrano dare aumento dei tempi di coagulazione comunque.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Buonasera Dottore e grazie per la risposta.
Faccio un breve racconto della mia storia.
Circa 8 anni fa a seguito di una forte stato ipocondriaco e ansioso, mi fu prescritto il farmaco Sereupin(prendevo una compressa da 20mg al giorno), il farmaco devo dire la verità mi fece rinascere nel giro di qualche mese.
Continuo l'assunzione del farmaco per i 6 anni successivi senza problemi rilevanti, però cominciavo a notare sulla mia pelle dei puntini rossi(petecchie credo), preoccupato(neanche tanto) da questa situazione vado a farmi un prelievo del sangue. Dal prelievo risulta un valore fuori norma, ovvero le piastrine a quota 50000. A seguito di questo risultato, consulto un ematologo il quale mi invita a fare degli accertamenti supplementari per capire la causa di questa piastrinopenia. Dagli accertamenti non si evince nessuna causa organica(ho fatto anche l'aspirato midollare) e vengo dimesso con la diango si IPT. In accordo con l'ematolo ed il neurologo che mi aveva prescritto il farmaco provo la sospensione del sereupin, per capire se il farmaco avesse causato il problema. Però vuoi la velocità con il quale mi venne tolto il sereupin(nel giro di una settimana) o altri fattori, dopo un mese mi venne ridato poichè stavo davvero male sia a livello fisico che psicologico.
Nel giro di 15 giorni dalla riassunzione del sereupin mi passo tutto(tranne le piastrine che pian piano continuavano a scendere), ma mi ero ripromesso di riprovare a togliere il farmaco successivamente, magari in modo più graduale.
continuo con l'assunzione del sereupin fino ai primi di maggio di quest'anno(lo scalaggio è durato quasi un'anno). Nel frattempo le mie piastrine erano peggiorate(25000) ed il mio ematologo, sempre a maggio mi precrisse del cortisone. Per circa un mese ho preso deltacortene 25 mg. Ma era peggiorato notevolmente anche il mio stato psicologico infatti alla cominciai ad assumere del tavor oro da 1 mg al giorno per cercare di placare l'ansia.
Purtroppo nel mese di maggio vuoi l'assenza del sereupin, preso per circa 8 anni, vuoi l'uso del cortisone, il mio stato psicologico e la mia ipocondria è peggiorata sempre di più. Cosi a Giugno mi rivolgo ad uno psichiatra il quale mi prescrive Remeron 15mg da prendere la sera. Comincio l'assunzione del farmaco, non senza mille paure e molti effetti collaterali(tanto da farmi fare una risonanza magnetica encefalo per continue parestesie e contrazioni muscolari), e sembro migliorare psicologicamente nei primi giorni, ma dagli inizi di agosto comincio a stare sempre più male, ho avuto degli attacchi di panico, con la conseguente paura di stare da solo, di prendere l'auto, e di andare a lavorare(cosa che in famiglia non capiscono). Per quanto riguarda la cura del cortisone le mie piastrine rispondono parzialmente arrivando fino a quota 63000. Ma poi terminata la cura del cortisone riscendo a 27000.
Ora il mio psichiatra al posto del Remeron mi ha prescritto l'entcat. A dire il vero ho un po di paura ad assumere questo farmaco.
Preciso che l'ultimo emocromo fatto a luglio le mie piastrine sono salite a quota 48000. Senza uso di cortisonici. A questo punto mi chiedo se magari il sereupin sia stato la causa di questa piastrinopenia.
Comunque ho paura di prendere un nuovo SSRI per i motivi citati sopra.
Chiedo scusa se mi sono dilungato.
Faccio un breve racconto della mia storia.
Circa 8 anni fa a seguito di una forte stato ipocondriaco e ansioso, mi fu prescritto il farmaco Sereupin(prendevo una compressa da 20mg al giorno), il farmaco devo dire la verità mi fece rinascere nel giro di qualche mese.
Continuo l'assunzione del farmaco per i 6 anni successivi senza problemi rilevanti, però cominciavo a notare sulla mia pelle dei puntini rossi(petecchie credo), preoccupato(neanche tanto) da questa situazione vado a farmi un prelievo del sangue. Dal prelievo risulta un valore fuori norma, ovvero le piastrine a quota 50000. A seguito di questo risultato, consulto un ematologo il quale mi invita a fare degli accertamenti supplementari per capire la causa di questa piastrinopenia. Dagli accertamenti non si evince nessuna causa organica(ho fatto anche l'aspirato midollare) e vengo dimesso con la diango si IPT. In accordo con l'ematolo ed il neurologo che mi aveva prescritto il farmaco provo la sospensione del sereupin, per capire se il farmaco avesse causato il problema. Però vuoi la velocità con il quale mi venne tolto il sereupin(nel giro di una settimana) o altri fattori, dopo un mese mi venne ridato poichè stavo davvero male sia a livello fisico che psicologico.
Nel giro di 15 giorni dalla riassunzione del sereupin mi passo tutto(tranne le piastrine che pian piano continuavano a scendere), ma mi ero ripromesso di riprovare a togliere il farmaco successivamente, magari in modo più graduale.
continuo con l'assunzione del sereupin fino ai primi di maggio di quest'anno(lo scalaggio è durato quasi un'anno). Nel frattempo le mie piastrine erano peggiorate(25000) ed il mio ematologo, sempre a maggio mi precrisse del cortisone. Per circa un mese ho preso deltacortene 25 mg. Ma era peggiorato notevolmente anche il mio stato psicologico infatti alla cominciai ad assumere del tavor oro da 1 mg al giorno per cercare di placare l'ansia.
Purtroppo nel mese di maggio vuoi l'assenza del sereupin, preso per circa 8 anni, vuoi l'uso del cortisone, il mio stato psicologico e la mia ipocondria è peggiorata sempre di più. Cosi a Giugno mi rivolgo ad uno psichiatra il quale mi prescrive Remeron 15mg da prendere la sera. Comincio l'assunzione del farmaco, non senza mille paure e molti effetti collaterali(tanto da farmi fare una risonanza magnetica encefalo per continue parestesie e contrazioni muscolari), e sembro migliorare psicologicamente nei primi giorni, ma dagli inizi di agosto comincio a stare sempre più male, ho avuto degli attacchi di panico, con la conseguente paura di stare da solo, di prendere l'auto, e di andare a lavorare(cosa che in famiglia non capiscono). Per quanto riguarda la cura del cortisone le mie piastrine rispondono parzialmente arrivando fino a quota 63000. Ma poi terminata la cura del cortisone riscendo a 27000.
Ora il mio psichiatra al posto del Remeron mi ha prescritto l'entcat. A dire il vero ho un po di paura ad assumere questo farmaco.
Preciso che l'ultimo emocromo fatto a luglio le mie piastrine sono salite a quota 48000. Senza uso di cortisonici. A questo punto mi chiedo se magari il sereupin sia stato la causa di questa piastrinopenia.
Comunque ho paura di prendere un nuovo SSRI per i motivi citati sopra.
Chiedo scusa se mi sono dilungato.
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Gentile utente,
Sembra quindi una piastrinopenia autoimmune. La mirtazapina in effetti non sembra avere effetti sulla coagulazione, ma anche altri antidepressivi sono proponibili in questi casi, quindi valuterei una nuova opzione non-ssri
Sembra quindi una piastrinopenia autoimmune. La mirtazapina in effetti non sembra avere effetti sulla coagulazione, ma anche altri antidepressivi sono proponibili in questi casi, quindi valuterei una nuova opzione non-ssri
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.4k visite dal 30/08/2014.
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