La notte, sveglia grazie all'ansia
Buonasera,
sono una studentessa di medicina, sto per iniziare il Vo anno, e da sei mesi a questa parte soffro di attacchi di panico. Sono iniziati esattamente alla fine della sessione d'esami invernale, ovvero a marzo. Devo dire che è stata una sessione estremamente stressante, in cui mi sono portata al limite perché ho cercato di dare tantissimi esami, e ci sono riuscita, ma al costo di studiare anche la notte, sveglia grazie all'ansia di riuscirci. All università sono sempre andata molto bene pero non sono rapida, e quindi a quella sessione invece ho voluto sforzarmi ad essere piu rapida. Ce l'ho fatta, ma a che costo!
Gli attacchi si presentano tutti con mancanza del respiro e la convinzione di star morendo. Mi succede in tantissimi momenti della giornata. Quando va bene riesco a calmarmi sentendomi il polso, altrimenti devo chiamare mia madre, o un amica, o il mio fidanzato al telefono, e dirgli che forse sto per morire, e farmi calmare da loro. è diventato molto pesante anche per la gente che mi circonda che inizia a non sopportarmi piu. io mi sento in colpa e non so come smettere. quindi quando mi vengono adesso mi isolo.
c'è da dire che per questi 6 mesi ho tentato di sminuire la cosa. Sono sempre stata un po ipocondriaca, e so che è frequente negli studenti di medicina, stare sempre a diagnosticarsi patologie, anche rarissime, per deformazione professionale. Ma il mio è diventato un serio disturbo di panico. Prima perché assumevo la pillola YAZ, e avevo sentito dire che aveva una probabilità maggiore di causare trombosi venosa, e quindi embolia polmonare. Quindi poi l 'ho smessa, ma questi attacchi non sono passati. mi sono presa un mese di vacanza sperando che in questo modo mi sarei rilassata, allontanata dallo stress dello studio. in vacanza andava un pochino meglio (se sto in macchina al posto passeggero, vado nel panico subito, non capisco perché) pero adesso che sto tornando alla vita di tutti i giorni, fatico ad addormentarmi perché mi sembra di non riuscire a respirare. inoltre sono iniziati gli incubi. altra cosa: quando sono particolarmente forti, prendo un quarto di una pasticca di bromazepam, e tutto passa. insomma, so che ora non posso più pensare di far finta di nulla. vorrei vedere uno psichiatra, ma non so a chi rivolgermi. è diventato terribile e soffro molto. ho paura ad andare da uno psichiatra perché non vorrei scoprire di dover fare anni di psicoterapia. secondo voi è grave? cerco rassicurazione... quanto tempo dovra durare la psicoterapia? ne potrò uscire?
grazie in anticipo.
sono una studentessa di medicina, sto per iniziare il Vo anno, e da sei mesi a questa parte soffro di attacchi di panico. Sono iniziati esattamente alla fine della sessione d'esami invernale, ovvero a marzo. Devo dire che è stata una sessione estremamente stressante, in cui mi sono portata al limite perché ho cercato di dare tantissimi esami, e ci sono riuscita, ma al costo di studiare anche la notte, sveglia grazie all'ansia di riuscirci. All università sono sempre andata molto bene pero non sono rapida, e quindi a quella sessione invece ho voluto sforzarmi ad essere piu rapida. Ce l'ho fatta, ma a che costo!
Gli attacchi si presentano tutti con mancanza del respiro e la convinzione di star morendo. Mi succede in tantissimi momenti della giornata. Quando va bene riesco a calmarmi sentendomi il polso, altrimenti devo chiamare mia madre, o un amica, o il mio fidanzato al telefono, e dirgli che forse sto per morire, e farmi calmare da loro. è diventato molto pesante anche per la gente che mi circonda che inizia a non sopportarmi piu. io mi sento in colpa e non so come smettere. quindi quando mi vengono adesso mi isolo.
c'è da dire che per questi 6 mesi ho tentato di sminuire la cosa. Sono sempre stata un po ipocondriaca, e so che è frequente negli studenti di medicina, stare sempre a diagnosticarsi patologie, anche rarissime, per deformazione professionale. Ma il mio è diventato un serio disturbo di panico. Prima perché assumevo la pillola YAZ, e avevo sentito dire che aveva una probabilità maggiore di causare trombosi venosa, e quindi embolia polmonare. Quindi poi l 'ho smessa, ma questi attacchi non sono passati. mi sono presa un mese di vacanza sperando che in questo modo mi sarei rilassata, allontanata dallo stress dello studio. in vacanza andava un pochino meglio (se sto in macchina al posto passeggero, vado nel panico subito, non capisco perché) pero adesso che sto tornando alla vita di tutti i giorni, fatico ad addormentarmi perché mi sembra di non riuscire a respirare. inoltre sono iniziati gli incubi. altra cosa: quando sono particolarmente forti, prendo un quarto di una pasticca di bromazepam, e tutto passa. insomma, so che ora non posso più pensare di far finta di nulla. vorrei vedere uno psichiatra, ma non so a chi rivolgermi. è diventato terribile e soffro molto. ho paura ad andare da uno psichiatra perché non vorrei scoprire di dover fare anni di psicoterapia. secondo voi è grave? cerco rassicurazione... quanto tempo dovra durare la psicoterapia? ne potrò uscire?
grazie in anticipo.
[#1]
Una visita psichiatrica inquadra la problematica e indirizza verso i trattamenti adeguati e non è detto che possa essere "costretta" a dover fare una psicoterapia.
Studia in una università dove certamente c'è servizio di psichiatria apposito, alcune università hanno degli sportello di indirizzamento per gli studenti per questi problemi.
Studia in una università dove certamente c'è servizio di psichiatria apposito, alcune università hanno degli sportello di indirizzamento per gli studenti per questi problemi.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 29/08/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.