Rabbia incontrollata
Il mio compagno soffre di attacchi di rabbia che non riesce a gestire diventa offensivo e verbalmente violento. Si trasforma in una persona molto diversa da come è normalmente, sragiona non è lucido e mi attacca su cose non inerenti alla situazione, cerca di ferirmi in tutti i modi e dà voce a pensieri ossessivi di gelosia che alimenta con la fantasia. In pratica è ossessionato da un tradimento che io ho attuato nei confronti del mio ex marito molti anni fa. Passata questa rabbia furiosa torna indietro scusandosi e piangendo però questi episodi sono ricorrenti per questo mi preoccupano. E si accentuano quando è più stanco e stressato. Ha iniziato un percorso con uno psicologo che gli ha sollevato ovviamente cause latenti legate all'infanzia ma non ha calmato la rabbia nè l'insonnia non potendo prescrivere farmaci. Ora può esservi una causa fisica? Pur continuando gli incontri con lo psicologo? Ovvero che fare per evitare questi attacchi irrazionali ed eccessivi? La cui causa psicologica non si è ancora capita? Grazie
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Gentile utente,
se il percorso psicologico non ha evidenziato fino ad ora effetti positivi sul comportamento del partner,e non vi è una precisa diagnosi dei disturbi di cui soffre,penso possa essere utile anche una consulenza con un medico psichiatra di vostra fiducia.Con una visita dal vivo sarà possibile ipotizzare se esistono o meno componenti fisiche che possano almeno in parte spiegare la situazione.
Ritengo che sia importante formulare una diagnosi che possa inquadrare in maniera clinica i disturbi del suo compagno,e successivamente valutare il tipo di terapia,evntualmente anche farmacologica,necessaria.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
se il percorso psicologico non ha evidenziato fino ad ora effetti positivi sul comportamento del partner,e non vi è una precisa diagnosi dei disturbi di cui soffre,penso possa essere utile anche una consulenza con un medico psichiatra di vostra fiducia.Con una visita dal vivo sarà possibile ipotizzare se esistono o meno componenti fisiche che possano almeno in parte spiegare la situazione.
Ritengo che sia importante formulare una diagnosi che possa inquadrare in maniera clinica i disturbi del suo compagno,e successivamente valutare il tipo di terapia,evntualmente anche farmacologica,necessaria.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 26/08/2014.
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