Bulimia nervosa

Salve, mi chiamo Daniele. Mi è capitato di conoscere una ragazza malata di bulimia. Siamo usciti insieme per un periodo e siamo stati fidanzati, ma la situazione è complicatissima, non so come comportarmi e ogni volta in cui lei sta male tende ad allontanarmi.. vabè oltre questo il vero problema è che qualche giorno fa mi ha mandato un messaggio dove, oltre a scrivere che la sua vita è troppo complicata e una storia sarebbe troppo strana per poterla continuare, ha scritto anche in una piccola parte del messaggio che qualche giorno prima aveva pensato pure di FARLA FINITA, DI AMMAZZARSI.. questo è il suo messaggio di quella parte: ''questi giorni dalla sofferenza ho pensato pure di farla finita, di ammazzarmi perche il mio male ti fa soffrire fino a quando non ce la fai piu e non è giusto, non la voglio una vita fatta di sofferenze io. sono stanca di combattere, stanca di tutto questo male che mi sta distruggendo lentamente''... Ora, io onestamente mi sto spaventando e non so che cosa fare, i suoi genitori non sanno di questa malattia, non sanno che è malata, pochissime persone lo sanno a parte me!.. e lei non sta andando ne da uno psicologo ne niente.. non vorrei che nessuno attorno a lei si accorge della situazione visto che i familiari non lo sanno e altra gente non la vede che non esce di casa e lei veramente esaurisca la voglia di combattere la malattia!.. che cosa devo fare? non so se parlare con i genitori o cercare di convincere lei ad andare da qualcuno, non lo so.. mi sento solo tanto confuso e ho paura per lei. aiutatemi
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 201
Gentile utente,
ammettiamo pure che nessuno, salvo pochissime persone, sappiano della patologia della sua amica, che sceglie a chi dirlo, sceglie di non curarsi e "combatte" non si sa come.Quando "si sfoga" con lei, in realtà la carica di una responsabilità molto grossa: le confida di avere idee suicidarie, le butta addosso tutta la sua sofferenza.
Può accompagnarla presso il centro di salute mentale del suo territorio (telefonando prima per prendere un appuntamento) per un colloquio, oppure dirlo a sua madre o a suo padre, che qualche sospetto dovranno pure averlo, con una figlia giovane che non esce di casa...
Non conoscendo la situazione non saprei quale delle due opzioni consigliarle, anche se una non esclude l'altra. Di sicuro bisogna muoversi in tempi brevi, di giorni.
La cosa da non fare è mantenere il segreto e diventare il confidente (o il lavandino, scusi la brutalità) su cui scaricare tutte le emozioni negative, non farebbe bene a nessuno dei due.

Franca Scapellato

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Dr. Francesco Pietrini Psichiatra, Psicoterapeuta 59 4
Cerchi di farle capire che si tratta di una malattia e la convinca a rivolgersi ad uno specialista in psichiatria.
Accompagnandola di persona e con l'aiuto dei genitori.
Se serve, prenda lei stesso l'appuntamento.

Dr. Francesco Pietrini - medico psichiatra

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Utente
Utente
Vi ringrazio, io infatti non ne ho la certezza che i genitori siano all'oscuro di tutto, sembra molto strano anche a me che non si accorgano di niente visto che oltre ad alternare frequenti periodi di depressione a periodi normali pratica a anche un'eccessiva attivita fisica, segue sempre una sua dieta, va a camminare quotidianamente ecc.. solo che è stata proprio lei a dirmelo che non sanno niente! perciò onde evitare, la cosa piu giusta è parlargliene! Lo dirò ai genitori e loro in caso sceglieranno quello che fare! Grazie.
Poi un'altra curiosità, ma è possibile stare insieme ad una persona con questa malattia? perche quello che mi fa strano è il fatto che alterna appunto periodi normali a periodi depressi, e nei periodi in cui sta ''bene'' riesce a tenere un rapporto con me normale ma nei periodi invece piu depressi mi allontana di continuo, mi dice sempre che non possiamo stare insieme, che dobbiamo finirla, che finche è malata non puo avere una storia con una persona.. Ora la mia domanda è: è normale che mi dica cosi per via del fatto che ora sta male oppure credete sia una cosa semplicemente comune a lei?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 201
Una persona che soffre di un disturbo alimentare è molto concentrata su se stessa, specie nei periodi in cui non sta bene, quindi il rapporto di coppia è "a senso unico". Difficilmente il partner trova attenzione o ascolto. Ad alcune persone va bene così, del resto. Se c'è un netto miglioramento (di "guarigione" vera e propria è difficile parlare nei disturbi del comportamento alimentare) si può creare un legame affettivo e una vera storia d'amore.
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